Massime,
aforismi e pensieri per pensare
sulla guerra umanitaria Il numero di pecorelle scannate dai pastori è di
gran lunga superiore al numero di pecorelle mangiate dai lupi. Per cui, se
qualcuno si proponesse di essere il vostro pastore per salvarvi dai lupi,
pensateci bene. (Anonimo) I mostri e l’abissoNel combattere i mostri stai attento a non diventare mostro anche tu. Quando scruti l’abisso ricordati che anche lui ti sta scrutando. F. Nietzsche
Oltre la politicaLa politica è l’arte di impedire alla gente di impicciarsi di ciò che la riguarda. Valèry Pubblicità Se questa pubblicità è l’anima del commercio questo commercio
andrà all’inferno! ( Anonimo) L’identitàCiascuno di noi dovrebbe essere incoraggiato ad assumere la propria diversità, a concepire la propria identità come la somma delle sue diverse appartenenze, invece di confonderla con una sola, eretta ad appartenenza suprema e a strumento di esclusione, talvolta di guerra. (
Amin Maalouf) Dialogo surreale tra R.u.k.o.l.a. Cercando di stemperare la rabbia del dottor Fanacànn contro alcuni soggetti, Rukola 2: “devi comprendere… in fondo siamo tutti figli di questa società”, e il dottore lapidario “No!… io sono figlio di mia madre!”.
La moltitudineIn realtà, non basta dire Viva il molteplice, anche se questo grido è difficile da lanciare. Nessuna abilità tipografica, lessicale o anche didattica basterà per farlo sentire. Il molteplice bisogna farlo… (G.
Deleuze- F. Guattari) Da “Zona rossa”, il libro bianco sulle
violenze poliziesche nei confronti dei partecipanti alla manifestazione
“Contro Global forum”, il 17 marzo 2001 a Napoli: “… Entro in un grosso stanzone dove sul fondo vedo cinque, sei ragazzi inginocchiati, faccia al muro, presi a calci, calci così forti da farli saltare da terra. E’ quello che aspetta anche me. Ho paura. Sento le gambe tremarmi tanto che, quando ci sbattono contro il muro e dicono di inginocchiarci con le mani dietro la nuca, è quasi un momentaneo sollievo. Le provocazioni e gli insulti sono pressanti, mai avrei immaginato che le cose andassero così! Se ti giravi per vedere chi le stesse prendendo, giù con calci e pugni anche su di te. Hanno fatto così con un ragazzo che mi era affianco. Perdi ogni diritto, ti tolgono la dignità. Mi hanno detto cose orribili…” (Testimonianza di un giovane
manifestante)
|
sommario rukola6 |