nessuna violenza, nessuna provocazione ci fermerà

 Il G8 di Genova si è concluso. I grandi della terra dovevano discutere di povertà, miseria, ambiente, disoccupazione. Risultato? Qualche spicciolo elargito per l'emergenza AIDS in Africa ( una cifra che l'ONU ritiene sei volte inferiore a quella minima necessaria), vaghe e fumose promesse sulla riduzione del debito dei paesi più poveri (anche qui si tratta di elemosine tanto da assumere il sapore dell'insulto: si parla di una riduzione di una cinquantina di miliardi di dollari quando il debito complessivo ammonta ad oltre 2500!). Per il resto la globalizzazione va bene così, anzi bisogna andare avanti ad aprire le frontiere a capitali finanziari e merci ( tenendole ben chiuse per le persone), avanti con la precarizzazione-flessibilizzazione di ogni rapporto di lavoro e di ogni aspetto della nostra vita, via i diritti sociali che sono un ostacolo allo "sviluppo", la disoccupazione è un male incurabile. Per l'ambiente non verranno rispettati nemmeno gli insufficienti accordi di Kyoto sulla riduzione dell'emissione dei gas inquinanti.

 Contro tutto questo nei giorni scorsi a Genova ci sono state tre grandi manifestazioni il cui successo è nei numeri: oltre 50000 al corteo per i diritti dei migranti di giorno 19, 60000 ad assediare la zona rossa il giorno seguente e 300000 al grandissimo corteo unitario di giorno 21. Tantissime persone, tanto diverse tra loro, dai disoccupati napoletani agli indios del Sudamerica, dai ragazzi dei centri sociali ai volontari di tante organizzazioni religiose, dalle tute bianche ai rom, dagli ecologisti alle associazioni partigiane, ecc, tutti insieme per combattere il mostro neoliberista. Tantissime persone nonostante la chiusura delle frontiere, il clima di intimidazione, i fermi, le perquisizioni, le bombe. Di fronte a questa grande protesta, l'impero, il G8, il governo Berlusconi hanno mostrato il loro vero volto, quello della bestia reazionaria che ha paura di perdere i suoi privilegi e il suo dominio: la polizia ha usato tutti i mezzi possibili, non solo cariche violentissime, idranti e centinaia di lacrimogeni, ma ha sparato con armi da fuoco, un ragazzo è morto un'altra è in coma, molte le persone ferite. Questi sono fatti terribili, la cui responsabilità è del governo, del g8. Con il pretesto della presenza di qualche centinaio di equivoche “tute nere” ( che 20000 agenti schierati non hanno voluto fermare, non solo ma ci sono foto e filmati che mostrano chiaramente alcune "tute nere" parlare con poliziotti e uscire da caserme), hanno caricato con una violenza inaudita tutti gli spezzoni di assedio alla zona rossa ( cattolici, lillipuziani e pacifisti compresi).

Il corteo dei "disobbedienti" ( centri sociali, tute bianche, Prc "armati" solo di scudi protezioni  corporali e privi di qualsiasi arma offensiva) è stato colpito durissimamente. Infine, la notte del 21, mentre i manifestanti erano sui treni del ritorno, la polizia ha fatto irruzione nel centro stampa del Genoa Social Forum, massacrando di botte decine di persone (colpendo anche parlamentari, medici e avvocati), arrestando oltre novanta persone la cui colpa era di essere lì. L'associazione nazionale dei giornalisti, che ha avuto vari feriti, ha definito assolutamente sproporzionata e assurda l'aggressione delle "forze del disordine".            

        

La logica dell'occhio per occhio non ci appartiene, è degna figlia di questo sistema che sfrutta opprime e uccide. Ma si

sappia che il movimento che è sceso in piazza a Genova non lo si può fermare, tantomeno con  la repressione poliziesca.

 

CARLO GIULIANI ERA UNO DI NOI ED E' MORTO PER LA LIBERTA'!

CARLO GIULIANI E' VIVO E LOTTA INSIEME A NOI!

LE NOSTRE IDEE NON MORIRANNO MAI!!

AVANTI VERSO UN AUTUNNO CALDO FATTO DI MILLE LOTTE! 

 

 - Associazione “Ya Basta!”                                    - Collettivo “Spazio Liberato”                                    - Giovani Comunisti  

questi grandi questo governo sono degli assassini!!                                                     

     

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