Il Presidente della Repubblica ed il governo francese, sgomberando
i Sans-papiers di S.Bernard, hanno scelto lo scontro.
Act Up-Paris condanna questo
atteggiamento disumano e porta la sua solidarietà a tutti quelli che lottano
per il diritto alla vita.
A. Juppé ha dichiarato che le persone ammalate in situazione irregolare
non sarebbero state espulse.
Act Up-Paris che lotta quotidianamente per impedire
l'espulsione dalla Francia di persone ammalate denuncia l'ipocrisia di questa dichiarazione.
Di fatto, sappiamo per esperienza che la situazione sanitaria costituisce molto raramente un motivo per sospendere un'espulsione. L'espulsione verso paesi in cui le strutture sanitarie non sono adatte ed in cui i trattamenti sono inaccessibili, equivale ad una vera condanna a morte. E quando, dopo molte azioni, otteniamo la sospensione della procedura d'espulsione, la persona è assegnata agli arresti domiciliari o detentrice di un permesso provvisorio di soggiorno per motivi di salute, rinnovabile secondo la decisione discrezionale delle questure ogni 3 o 6 mesi.
Nella vita quotidiana, la gente è lasciata in situazioni precarissime e quasi clandestine: senza diritti sociali, senza reddito, senza permesso di lavoro, senza diritto alla casa ... La salute pubblica è assoggettata a una politica di repressione perpretata con la complicità di H.Gaymard, Segretario di Stato alla Sanità. Esaminando la situazione degli stranieri in situazione irregolare "caso per caso", il governo spera di dividere i Sans-papiers. Ma che si tratti di genitori di figli francesi, di malati o di richiedenti del diritto d'asilo, tutti gli stranieri in situazione irregolare sono ugualmente vittime delle leggi Pasqua.
Act Up-Paris esige la regolarizzazione di tutti i Sans-papiers, l'abrogazione delle leggi Pasqua e Toubon e il ritiro del progetto di legge Debré.