ALLARGAMENTO DELLA LOTTA

Collettivo "Des papiers pour tous" (Documenti per tutti)

Abbiamo dovuto aspettare 5 mesi perché il Collettivo di S.Ambroise rompesse il muro dell’indifferenza e aprisse la via allo sviluppo di un movimento autonomo dei Sans-papiers, provando quindi a strutturarsi in Coordinamento nazionale dei collettivi regionali. Siamo ancora all’inizio di questa lotta, nata affinché i "cattivi immigrati" non siano più preda dei funzionari collaborazionisti e dei loro padroni. La funzione produttiva assegnata a questi lavoratori invisibili che sono i clandestini, figura emblematica di un precariato del lavoro che si generalizza, è quella di lavorare per delle prestigiose imprese al consolidamento del commercio estero o alla soddisfazione dei bisogni locali della vita colonizzata dal lavoro.

Per ottenere queste rivendicazioni immediate - regolarizzazione globale dei Sans-papiers, moratoria delle espulsioni, liberazione dei prigionieri, ritorno degli espulsi - il coordinamento nazionale e i coordinamenti regionali lavorano alla costruzione e all’allargamento del movimento. Creare dappertutto in Francia nuovi collettivi di Sans-papiers, raccogliere nuovi casi, rendersi visibili pubblicamente da parte di nuovi soggetti immigrati "clandestini" sono le condizioni richieste per la costruzione di nuove comunità di lotta. Solo tali aggregazioni collettive saranno capaci di opporre un rapporto di forza reale allo Stato. Ora il paese conta una quarantina di collettivi di Sans-papiers e 3 coordinamenti regionali (Regione Parigina, Bretagna, Languedoc-Roussillon -regione del sud-ovest del Mediterraneo che va da Nimes fino a Perpignan). Durante la giornata del Giovedì 12 settembre si sono svolte manifestazioni in tutta la Francia, occupazioni di amministrazioni che si occupano dei Sans-papiers; e anche occupazioni di locali precedentemente vuoti. Questa giornata segna un passo avanti nel processo di contestazione della politica di "immigrazione" portata avanti da più di 20 anni. L’azione del "Terzo collettivo di Parigi" è inserita in questa logica. Questo collettivo è nato all’inizio di settembre all’interno del coordinamento regionale. Raggruppa attualmente 350 Sans-papiers di 22 nazionalità, militanti della LDH (Lega Diritti Umanitari) e della ATMF (Associazione dei Lavoratori Marocchini in Francia), e dell’ATT (Associazione dei Lavoratori Turchi) e del "Collettivo Documenti per Tutti". Come sua prima azione pubblica, il "Terzo collettivo" ha occupato il "Centro di Accoglienza per stranieri in attesa di asilo politico" che dipende della Questura di Parigi. Verso le 11:00, 200 persone di cui 120 Sans- papiers hanno occupato gli uffici e hanno imposto di incontrare un responsabile di questa amministrazione. Arrivati numerosissimi, i poliziotti hanno dovuto contentarsi del ruolo di spettatori, i loro furgoni sono rimasti vuoti. il vicedirettore dell'Ufficio Stranieri è arrivato ed ha aperto le negoziazioni. Dopo avere ascoltato l’esposizione della situazione e le rivendicazioni da parte dei delegati dei Sans-papiers, questo funzionario ad alta responsabilità sulla questione dei "dossier" degli stranieri, ha chiesto che il collettivo formuli per iscritto i criteri sui quali effettuare il riesame dei "dossier" dei Sans-papiers in attesa di regolarizzazione.

Questa azione segna l’atto di nascita del collettivo. La presenza massiccia e notevole di cittadini della Cina Popolare, per la prima volta apparsi durante le manifestazioni per la regolarizzazione, apre un nuovo periodo di lotte degli immigrati. Lo Stato francese ha così ben capito il pericolo di questa emergenza (basta immaginare l’effetto "Tienanmen" di un semplice progetto di charter verso Pechino) che ha già mandato i suoi cani a "militarizzare" Belleville e l'11° Distretto (i due ultimi quartieri dove si sono impiantate le diverse comunità asiatiche). I traduttori, i giuristi, i militanti che hanno voglia di sostenere la lotta dei Sans-papiers sono invitati a raggiungerci per contribuire alla strutturazione e al rafforzamento di questo "Terzo collettivo". Altre realtà dell’immigrazione stanno per entrare nella lotta. Il movimento raggruppa oggi parecchie migliaia di Sans-papiers, ma il numero di quelle e di quelli che rimangano nascosti è notevole.

Ora più che mai, l’autorganizzazione del movimento dei Sans-papiers è una necessità. Due scadenze devono dare il ritmo a questa costruzione: il 18 settembre, l’incontro dei Sans-papiers con i parlamentari europei a Strasburgo può permettere lo svolgimento di diverse manifestazioni locali; il 28 settembre, la manifestazione nazionale a Parigi organizzata dal coordinamento nazionale deve esprimere la generalizzazione del movimento.


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