INTERVISTA A MADJIGUÈNE CISSÉ

Radio Sherwood - Collettivo Infodiret(t)e, Padova 26.02.97

 
Ludo:
So che ieri ci sono state diverse manifestazioni in Francia. Quella di Parigi ha riunito più di 20.000 persone e alla fine ci sono stati scontri con la polizia. Puoi dirmi di più?

Madjiguene:
Ieri era la seconda giornata nazionale di mobilitazione contro il progetto Debré.
Come hai detto c'erano manifestazioni e comizi in piazza un po' dappertutto. Per esempio, a Tolosa erano presenti più di 6.000 persone. Occorre dire che a Tolosa c'era anche un congresso regionale del Front National e che quindi è stata l'occasione per tutti di ribadire la propria opposizione al partito di Le Pen.
Alle manifestazioni di Parigi e di Tolosa ci sono stati scontri con la polizia. Alla fine dei due cortei ci sono stati scontri fra forze dell'ordine e manifestanti e che sono durati 4 ore, vale a dire fino a mezzanotte.

Ludo:
Ho sentito che uno dei sans papiers di S.Bernard è stato arrestato ieri dalla polizia...

Madjiguene:
Si, si chiama Sako Nama. Doveva tornare a Parigi per assistere al suo processo. Il suo avvocato gli aveva consigliato di essere presente al processo. Visto che Sako era con noi nel Sud-Ovest della Francia per partecipare alla "carovana dei sans papiers", ha deciso, ieri, di prendere l'aereo per tornare a Parigi. All'aeroporto è stato fermato dalla polizia ed è stato subito portato in un campo di custodia a Tolosa. Poi questa mattina, è stato portato a Tarbes (Città delle Pirenei centrali) per essere processato. Il giudice si è dichiarato incompetente per giudicarlo. Da quello che ho potuto sapere ultimamente è stato portato di nuovo a Tolosa per essere processato. Però non ho altre notizie.

Ludo:
Che significato dai agli scontri di ieri?

Madjiguene:
Dimostrano la grandezza dell'opposizione alla legge Debré e che il movimento si sta ampliando. C'è una crisi sociale che attraversa il paese e il governo vuole addossarne la responsabilità sugli immigrati, ma non ci riesce. Le manifestazioni diventano sempre più massicce.
La gente ha anche voglia di esprimere la rabbia che nutre nei confronti di questo progetto di legge. Gli scontri sono stati assai violenti, la polizia ha usato subito i lacrimogeni, nonostante questo sono andati avanti per 4 ore.
A Parigi, gli scontri non si sono verificati solo davanti al Parlamento ma anche in Piazza dell'Odéon.
Tutto ciò dimostra la determinazione della gente ad opporsi a questo progetto.

Ludo:
Avete altre iniziative previste?

Madjiguene:
Sì, la mobilitazione continua. C'è la necessità di fare pressione sul Consiglio Costituzionale.
Questa sera c'è anche un comizio davanti alla Questura di Parigi per sostenere Sako.
La "carovana" continua il suo percorso nel Sud-ovest della Francia...

Ludo:
A questo proposito, hai visto un cambiamento di atteggiamento da parte della gente dopo la manifestazione di Sabato scorso a Parigi?

Madjiguene:
No, si è sentito il cambiamento già due settimane prima della manifestazione. La gente era sempre più numerosa e anche più determinata. La mobilitazione cresce sempre di più. Ci sono città in cui la gente ci dice che non ha visto una tale mobilitazione dal dicembre '95 per le grande manifestazioni dei lavoratori. E questo, a noi fa molto piacere.

Ludo:
Ma secondo te, non c'è anche la necessità ora di allargare il movimento a questioni di ordine più generale come per esempio il problema della disoccupazione e dell'esclusione, senza dimenticare ovviamente la regolarizzazione di tutti i sans papiers?

Madjiguene:
Sono d'accordo con te e per questo, sto scrivendo articoli su questi argomenti.
Bisogna qualificare il dibattito. Per esempio, sulle relazioni franco-africane. Non dimenticare che la maggiore parte dei sans papiers in lotta sono Africani, anche se ci sono tanti Asiatici.
Sul problema della disoccupazione c'è necessità di continuare a comunicare con la gente.


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