AI CRISTIANI DI S.JEAN-BAPTISTE DE BELLEVILLE

(volantino diffuso dai preti all'entrata della chiesa, Domenica 23 febbraio 1997)

Da Sabato 22 febbraio 1997, ore 16.00, la nostra chiesa è occupata da più di 300 immigrati sans papiers, uomini, donne e bambini, di diverse nazionalità e a maggioranza cinese.
Ci hanno spiegato che la maggiore parte di loro sono in Francia da molti anni, che hanno una casa ed un lavoro, e che i loro figli sono scolarizzati. La loro difficoltà viene del fatto che non ottengono i documenti che li autorizzino a risiedere in Francia.

Questa occupazione non l'abbiamo voluta, né sollecitata. Essi l'hanno considerata come l'ultimo ricorso per farsi sentire. Capiamo la loro indigenza e la loro lotta per vivere nella dignità. E quindi non intraprenderemo nessuna azione che possa avere come conseguenza il loro sgombero.

Domenica scorsa, per l'entrata in quaresima, avete ricevuto, in questa chiesa, una copia della lettera mandata al Senato dai responsabili di 43 movimenti cristiani che dichiaravano: "Le nostre richieste si fondano su valori essenziali della nostra fede cristiana: l'accoglienza e la solidarietà con i più poveri; il nostro intervento manifesta anche la nostra convinzione che una vasta regolarizzazione dei sans papiers sarebbe opera di realismo e di coraggio".
Abbiamo anche fatto riferimento ad una dichiarazione firmata dal Vescovo ausiliare di Parigi, C.Frikart, del 9 gennaio 1997, che andava nello stesso senso.

Per noi, la nostra chiesa è prima di tutto un luogo di preghiera e di culto. Teniamo che sia rispettato come tale. Le nostre diverse celebrazioni della fede continueranno malgrado gli inconvenienti dovuti alla situazione presente.

Il Vangelo di questa Domenica ci dice che è nel volto dei fratelli che soffrono che siamo chiamati a riconoscere il volto trasfigurato del Cristo.

I preti della parrocchia, il consiglio pastorale


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