-----Messaggio originale-----
Da: Ya basta! <yabasta@tin.it>
Data: venerdì 3 dicembre 1999 13.15
Oggetto: India // UN ESEMPIO DI LOTTA


Karnataka del Sud . India. Nagarahole Park,
Una grande estenzione di terreno adibita a parco nazionale senza consultare
gli adivasi che vivono lì da generazioni . Questi adivasi appartengono alla
comunità "Jenukurabas" cioè raccoglitori di miele . Qui la Banca Mondiale
ha offerto al Dipartimento Forestale sovvenzioni in cambio di terre
evacuate per attrarre i turisti. Tutti i 58 villaggi di adivasi hanno
affrontato la repressione poliziesca, l'incendio delle loro abitazioni
nella loro lotta contro lo sfratto forzato dalla foresta. Dall'inizio di
luglio 99 c'è stata ogni giorno una manifestazione davanti al dipartimento
forestale.

In seguito alla politica dello stato del Karnataka che ha promosso
l'evacuazione degli adivasi, è nato il " Progetto Popolare per la Salvezza
degli Adivasi e la foresta del Nagarahole"  contro il "Progetto India Eco
Development" della Banca Mondiale che trova la connivenza del governo nel
1996.

Gli adivasi hanno fatto presente alla BM che la sua politica ha violato i
diritti degli abitanti con rinsediamenti mai richiesti e che agli adivasi
non è stata data l'opportunità di esprimere il loro punto di vista sui loro
diritti. L'accento posto sullo spirito manageriale ha dato il via anche ad
un sistema chiamato "Eco Turismo" nell'area della foresta . Il governo del
Karnataka ha affittato aree nella foresta e terre adiacenti  alla catena
alberghiera TAJ una grande società transnazionale, proprietaria di una
catena di alberghi di lusso. Lo scheletro spettrale di uno di questi
alberghi a 5 strelle è lì a testimonianza della vittoria dei tribali che
per ora hanno vinto grazie ad una agitazione di massa.

Gli adivasi sono coscienti che l'impresa dell'Eco Turismo li vuole eliminare
dalla foresta ,
legare le comunità tribali al consumismo, distruggere l'habitat e
permettere alle forze dominanti di appropriarsi della foresta per le sue
risorse genetiche e per l'industria del divertimento. Le organizzazione che
rappresentano i tribali chiedono alla Banca Mondiale di riconsiderare
seriamente il Progetto popolare che i tribali hanno sviluppato secondo il
loro ethos e la loro cultura per la salvezza  del Parco. In assenza di una
risposta positiva essi dicono , useremo tutti i mezzi di lotta contro la
messa in opera"dell'ECO PROGETTO

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