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23.12.99

L'involuzione della rete appare direttamente proporzionale alla sua
espansione geografica. Maggiore il numero di utenti in connessione,
sempre più ristretti gli spazi di autonomia espressiva.
A questo c'è da aggiungere il delirio di "registrazione" che sembra aver
affetto le corporations multinazionali. Mentre la Monsanto vuole
patentare persino l'acqua, mentre imprese di dubbia natura si dilettano
a registrare semi e sementi di prodotti alimentari, mentre il parlamento
europeo legalizza di fatto il copyright sui prodotti dell'ingegneria
genetica, mentre qualcuno vorrebbe privatizzare persino la matematica...
qualcuno ha avuto la premura di accaparrarsi il nome di "Leonardo"!
E puntualmente il nodo è venuto al pettine in Francia 3 giorni fa,
quando il Leonardo Art/Science Network (una associazione non-profit
transnazionale, esistente dal 1968 e - tra le altre cose - editrice di
un omonimo giornale pubblicato dal MIT) è stato querelato per infrazione
del trademark dalla Transasia Corporation, che in Francia detiene i
diritti (!!!) sul nome proprio "Leonardo". Transasia pretenderebbe un
milione di dollari di risarcimento!
Come se non bastasse, la Transasia ha persino richiesto una
perquisizione in casa del rappresentate legale dell'associazione.
La reazione della net.culture non si è fatta attendere: l'artista
sloveno Teo Spiller ha infatti proposto a tutti gli utenti della rete di
copiare sul proprio server/homepage/sito il file disponibile all'URL
http://www.teo-spiller.org/leonardo/leonardo.htm, in modo da creare una
enorme rete di link contententi la parola "Leonardo" pronta per mandare
in tilt i motori di ricerca.

Ulteriori informazioni sul network Leonardo a questo URL:
http://mitpress.mit.edu/e-journals/Leonardo/#raid


:::::TOYWAR: novità varie::::::


Per quanto riguarda la querelle etoy/eToys, c'è da registrare la
chiusura della homepage di Ricardo Dominguez dell'Electronic Disturbance
Theater, ospitata fino a pochissimi giorni fa su The Thing. Sulla lista
di discussione Nettime http://www.nettime.org è in corso un thread di
polemiche al riguardo, dai risvolti tutto sommato interessanti.

Nel frattempo etoy, RTMark, Douglas Rushkoff e altri personaggi hanno
tenuto una conferenza stampa al MOMA di New York, con l'ausilio di
diversi Babbi Natale, una banda e altre trovate deturnanti.
Foto dell'evento sono disponibili all'URL http://www.prate.com/etoy

Dal mondo dell'hacktivismo arrivano altri giocattolini per gustare al
meglio gli attacchi digitali al sito di eToys:

uno screen saver che effettua ricerche casuali nel sito di etoys
http://homes.arealcity.com/magurer/etoysauto.html

uno script in perl per controllare i tempi di risposta del server
http://student.merz-akademie.de/user/alvar.freude/tschekka/

un Flood Timer
http://www.airworld.net/soft.html

E infine, vi ricordiamo di nuovo gli URL da cui attivare il FloodNet:

http://www.lamtar.com/guest/%5b...%5d/fra/fake_toy/
(c'è una nuova versione che permette un attacco triplo!)

http://www.0100101110101101.ORG/DOWNLOAD_FLOODNET/


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qualcun altro lo faccia per te, anzi, *contro* di te! "
(The m00w handbook to digital resistence, 1999)
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"...Conosco anche un'altra storia, a proposito di Otake e Go Seigen che
una
volta consultarono un veggente nel tentativo di capire quale fosse lo
stato
mentale per vincere a go. Venne loro risposto che era necessario creare
un
vuoto mentale, dimenticarsi di sè mentre l'avversario meditava."
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