Dal dicembre dello scorso anno
è partita l’ultima e definitiva ondata di sfratti esecutivi
a Napoli.
Questo è il capitolo conclusivo
del processo di liberalizzazione del mercato della casa che con la
legge 431/98, ha eliminato qualsiasi garanzia per l’inquilino. Tutto
ciò in una realtà come quella napoletana ( 30000 appartamenti
sfitti a fronte di una richiesta per alloggi popolari che si attesta
attorno alle 24000 domande) che ogni giorno di più vive il
problema della casa in maniera drammatica.
La liberalizzazione del mercato
della casa ha causato, inoltre, l’aumento vertiginoso dei fitti.
In questa condizione, il diritto
alla casa assume solo il ruolo di parola formale, utile alla propaganda
elettorale e, per le migliaia di disoccupati, immigrati, precari,
lavoratori, studenti e famiglie disagiate non c’è altra via
d’uscita che andare a vivere nelle periferie.
Questo stato che promette ricchezza
e benessere a tutti , in realtà costringe alla precarietà
le nostre vite.
Fuori da partiti e sindacati organizziamo un movimento di lotta per la casa che sia in grado di imporre al comune, alla provincia ed agli organi competenti risposte concrete al nostro diritto ad un tetto.
E se i padroni non ci daranno
le case….
Noi ce le andremo a prendere
con la lotta autorganizzata e dal basso!
Creiamo 10-100-1000 comitati di
lotta per la casa
RIPRENDIAMOCI LA CITTA'
COMITATO DI LOTTA
PER LA CASA
Il comitato si
riunisce ogni venerdì in via sedile di porto n°5