MARCO, IL COMPAGNO ARRESTATO A PRAGA DURANTE IL CONTROVERTICE, È TORNATO A NAPOLI.
DOMANI CONFERENZA STAMPA SOTTO IL CONSOLATO CECO.
Questa mattina Marco è tornato
finalmente a casa sua dopo 5 giorni di detenzione nelle galere della repubblica
ceca.
Appena giunto a Napoli è stato accompagnato in ospedale per verificare e
refertare il suo stato di salute: Marco infatti porta ancora i segni delle
percosse e delle botte gratuitamente "offerte" dalla polizia ceca,
delle violenze fisiche e psicologiche perpetrate dall'autorità della repubblica
ceca in questi lunghissimi cinque giorni di arbitraria detenzione.
Ci ha raccontato nei minimi particolari di come e di quanta violenza abbia visto
e subito, delle torture, dei pestaggi ai danni di chi, come lui, ha avuto
l'unico torto di mobilitarsi e protestare contro la kermesse del Fondo Monetario
Internazionale. Sono ancora centinaia i giovani, stranieri ma soprattutto ceki,
chiusi nelle carceri adibite appositamente prima del vertice mondiale del FMI :
ad esempio Marco ha trascorso la sua detenzione in un centro per le espulsione
di immigrati clandestini, al confine tra Germania e repubblica Ceca,
appositamente svuotato prima del vertice!!
Un pò malconcio, con un duplice decreto d'espulsione (dalla repubblica Ceca e....udite,
udite.... dagli Stati Uniti d'America!!), ora sua intenzione è denunciare
pubblicamente ciò che ha visto e ciò che ha subito.
Per questo motivo, in occasione del presidio sotto il consolato ceco a Napoli
(indetto dai centri sociali per rivendicare l'immediato rilascio delle centinaia
di persone arrestate dopo il vertice del FMI), vi sarà anche una conferenza
stampa, con la presenza di Marco e di altri partecipanti al controvertice di
Praga.
Lunedì 2 ottobre ore 16
Presidio e conferenza stampa sotto al consolato ceco (Corso Umberto n.275)
Centro sociale Officina 99 - laboratorio occupato SKA
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Segue: volantino d'indizione del presidio
LIBERTA' PER I 900 ARRESTATI A PRAGA!
Spenti i riflettori del vertice del Fondo Monetario internazionale, è calata sulla città di Praga una scia velenosa di repressione e vendetta da parte del governo ceco nei confronti di coloro i quali, attraverso le lotte e le mobilitazioni, hanno rovinato la festa ai padroni del mondo.
All'indomani della giornata del 26 settembre, giorno per giorno, ora per ora, si susseguono rastrellamenti, arresti di massa, fermi arbitrari. Un ultimo conto approssimativo parla di circa 900 arrestati.
La brutalità poliziesca non si ferma a questo : nei commissariati, nelle carceri, continuano le violenze, le minacce, le botte; ci sono stati casi di sevizie sessuali, c'è una compagna austriaca "caduta accidentalmente" dalla finestra della questura e ora con la spina dorsale spezzata......
Marco, un compagno di Napoli giunto a Praga per contestare il vertice del FMI ancora è nelle mani della polizia ceca, così come altri 300 stranieri e centinaia e centinaia di praghesi, rei soltanto di aver osato mobilitarsi e contestare il nuovo ordine mondiale, contro gli affamatori del mondo che si nascondono dietro le tante sigle FMI, BM, G7, WTO, OCSE, ecc......
Questa è la Praga di oggi, una città democratica e libera, in una nazione che si appresta ad entrare nell'alveo dei ricchi paesi dell'Occidente : in verità, quale sia la differenza tra la Praga di oggi e la Praga di trent'anni fà (quella dei carri armati, della repressione sovietica, delle incarcerazioni di massa), non riusciamo a coglierla.
Sabato 30 settembre ore 19 al Centro sociale Officina 99
Assemblea pubblica : "dalle contestazioni di Praga al controvertice OCSE di Napoli"
Lunedì 2 ottobre ore 16
Presidio al consolato ceco
(Corso Umberto n.275)
Centro Sociale Officina 99 - laboratorio occupato SKA