Comunicato stampa, Napoli 22 novembre 2000

GLI STUDENTI DELL’ORIENTALE RIPRENDONO POSSESSO DI PALAZZO CORIGLIANO

Dopo la giornata di mobilitazione di ieri, gli studenti dell’Orientale hanno occupato l’aula delle Mura Greche.
In questo momento all’interno dell’aula è in corso un’assemblea studentesca.
Ieri mattina, proprio per non far svolgere un’assemblea, il Senato Accademico e il rettore Agrimi hanno serrato Palazzo Corigliano, sospeso tutte le attività didattiche e fatto circondare l’edificio dai blindati e dalla polizia in assetto antisommossa (che hanno respinto, anche con l’uso della forza, gli studenti che rivendicavano il diritto di poter entrare nella propria università).
Una scelta repressiva del tutto sproporzionata e fuori luogo che alla fine si è rivoltata contro le stesse autorità accademiche, accentuando sia il malcontento e la rabbia studentesca, ma soprattutto vanificando il goffo tentativo di decretare Palazzo Corigliano come zona off-limit per l’autorganizzazione e il confronto studentesco.
Del resto non si può negare l’università e i suoi spazi a coloro i quali la vivono quotidianamente, così come non si può negare lo svolgimento di un’assemblea nello stesso luogo dove invece possono aver luogo i “pomposi” convegni : certamente le assemblee studentesche sono molto più affollate e partecipate degli incontri “ufficiali”, ma non  per questo è possibile accettare in silenzio la costituzione  di aule ad esclusivo appannaggio delle caste baronali.
O forse la mente così raffinata del Rettore è arrivata a elaborare la farneticante addizione studenti+assemblea=vandalismo?
Per il Rettore è arrivato il momento di scegliere: vuole disporre tutte le mattine all’alba, fuori tutte le sedi dell’Orientale, i blindati, la celere, e perché no, i carri armati? Perché solo in questo modo sarà possibile impedire l’utilizzo  degli spazi universitari da parte degli studenti.
Può anche scegliere questa strategia, ma dovrà poi assumesi tutte le responsabilità, alla faccia della  «tradizione democratica dell’Istituto Orientale» da lui tanto decantata.
A proposito di tradizione democratica…. anche oggi abbiamo invitato nuovamente il Rettore ad un confronto con l’assemblea e anche oggi del Rettore in assemblea non si è vista nemmeno l’ombra.

Contemporaneamente un folto gruppo di studenti ha occupato la biblioteca del dipartimento di scienze sociali dell’Orientale, a Palazzo Giusso, per garantire il prolungamento dell’orario di fruizione e quindi l’apertura pomeridiana della biblioteca, fino ad oggi negata dalle autorità accademiche.

Gli studenti hanno preso possesso inoltre di alcune fotocopiatrici e messe a disposizione (sempre all’interno dell’ università, nell’aula autogestita Cipc) dell’intera popolazione studentesca, per denunciare l’uso privatistico di questi strumenti da parte di personale docente e non docente dell’università

Stanchi di subire in silenzio i disservizi, il sovraffolamento, le carenze strutturali, le angherie delle autorità accademiche, le arroganze baronali, gli studenti hanno ripreso parola e voce in capitolo.
Nulla sarà più come prima.

COMITATO D’AGITAZIONE DELL’ORIENTALE

 
 Domani 23 novembre ore 10 appuntamento in piazza Mancini
Per il corteo indetto dai centri sociali in occasione del ventennale del terremoto
IMMIGRATI, STUDENTI, DISOCCUPATI: SIAMO ANCORA TERREMOTATI
1980-2000 : dopo venti anni il terremoto sociale continua!!

PER INFO : 0339-3455709