Mercoledì 6 Settembre 2000
Il mattino
---------------------------------------------------------------------------- ---- AL CORSO UMBERTO
Disoccupati in piazza ancora traffico in tilt
Traffico in tilt, anche ieri mattina, a causa di una manifestazione dei senza lavoro. Verso le 10 disoccupati aderenti alla lista del Primo Movimento Napoli e Provincia sono confluiti in pazza della Borsa. da dove è partito un corteo. Nel corso della manifestazione i senza lavoro hanno anche incendiato dei cassonetti della nettezza urbana inscenando un blocco stradale. Il traffico è rimasto paralizzato per circa un’ora sia al corso Umberto che nelle zone limitrofe. I manifestanti hanno poi abbandonato il corteo quando hanno ottenuto una risposta dall’assessorato secondo la quale una delegazione sarebbe stata ricevuta nel pomeriggio da un esponente della giunta regionale, Nel pomeriggio, infatti, una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dall’assessore Buffardi. Al termine dell’incontro i senza lavoro hanno ottenuto la garanzia che i corsi regionali di formazione saranno aumentati di numero. Da oggi l’ispettorato per il lavoro inizierà una serie di incontri con le parti per individuare nuove soluzioni e nuovi sbocchi occupazionali. Anche l’altro giorno i manifestanti erano scesi in piazza provocando la paralisi del traffico. In particolare era stata occupato il terminal della stazione della Circumvesuviana. I treni erano pertanto stati costretti a fermarsi nella stazione precedente di piazza Garibaldi. Alla protesta dell’altra mattina avevano preso parte circa duecento disoccupati aderenti alle liste Città Nuova, Lavoro al Popolo, Edn e Eurodisoccupati Napoletani. Avevano organizzato un sit-in, sui binari del terminal della stazione ferroviaria della Circumvesuviana. Inevitabili i disagi anche per i passeggeri, il traffico ferroviario aveva subito notevoli ritardi. La protesta era stata poi interrotta quando i manifestanti si sono mossi in corteo per raggiungere la sede degli uffici di collocamento in via Marina. Durante il percorso i senza lavoro avevano rovesciato alcuni cassonetti della nu.
La repubblica
L’ingorgo che ti aspetti, perché ormai sono davvero tornati tutti in città, comincia intorno alle dieci del mattino, quando partono i cortei. Due, anche ieri. Il primo, da piazza Mancini si è allungato fino al centro direzionale. Il secondo alla stessa piazza, ha preso la direzione opposta per poi infiammarsi (come un cassonetto) in piazza Borsa. Come due funi che strangolano il centro in un cappio, il traffico è impazzito per un paio d’ore, allargando sulle direttrici principali (corso Umberto, corso Garibaldi, via Cristoforo Colombo), i suoi tentacoli. Due cortei di disoccupati, gli stessi che avevano già bloccato via Marina lunedì mattina, ieri mattina hanno complicato non poco la circolazione nella giornata in cui i cantieri hanno cominciato a far sentire il loro peso sui già delicati equilibri della viabilità cittadina. E oggi nuova giornata a rischio, con l’incognitascioperi che potrebbe mandare la città in tilt. I cortei in centro. Il prefetto Romano aveva dato l’autaut ai manifestanti lo scorso inverno: niente più cortei lungo le principali arterie cittadine. La settimana è cominciata con i primi focolai di rivolta «per il lavoro che non c’è» proprio nelle strade più trafficate. Lunedì via Marina. Ieri piazza Borsa da un lato e corso Garibaldi bloccato dall’altra per il corteo che puntava al grattacielo del consiglio regionale, centro direzionale. Stasera è annunciata una nuova manifestazione. E anche domani: nel giorno in cui la circolazione doveva e poteva provare a «respirare» grazie al dispositivo antismog (8,3013,30) che ferma le auto non catalitiche.