Sventata dalla Digos l’occupazione dei binari
dell’impianto di piazza Medaglie d’Oro.
Oggi nuova manifestazione davanti alla prefettura
Disoccupati, blitz in metrò
e corteo in tangenziale
Blitz contemporanei in diverse
zone della città: cassonetti bruciati, traffico in tilt
NAPOLI — Hanno organizzato piccoli blitz nella
zona collinare, poi si sono diretti nel centro
della città bruciando cassonetti della spazzatura al corso Malta
e in piazza Mazzini. E’ riesplosa ieri mattina a Napoli la protesta dei
senza lavoro: in piazza questa volta gli aderenti al Movimento di lotta
di Napoli e Provincia. Chiedono una corsia preferenziale per l’accesso
alla formaione regionale: quarantanove miliardi che Palazzo Santa Lucia
dovrà destinare ai corsi per la formazione di base.
La protesta di ieri mattina si è caratterizzata
per la contempora neità delle azioni vandaliche, per
fortuna tutte sventate dagli agenti della Digos già in allerta da
qualche settimana. Il primo assalto alla metropolitana di piazza Medaglie
d’Oro. Un gruppo di cinquanta disoccupati ha fatto irruzione nell’impianto
tentando di occupare i binari. La polizia è intervenuta subito bloccando
tre manifestanti, identificati successivamente in questura. Gli altri sono
risuciti a sfuggire ai controlli. Quasi contemporaneamente andavano in
fiamme i cassonetti al corso Malta e in piazza Mazzini, mentre un’altra
piccola rivolta scoppiava sulla tangenziale: nel tratto compreso tra corso
Malta e Capodimonte bruciavano copertoni. La tangenziale, in entrambi i
sensi di marcia è rimasta paralizzata per oltre un’ora. Solo la
minaccia dell’arresto da parte della polizia è risucita a convincere
i manifestanti ad andar via. Sempre contemporaneamente una telefonata anonima
segnalava la presenza di un ordigno davanti all’ingresso dell’agenzia
del Banco di Napoli di via Merliani. Gli uffici sono rimasti presidiati
per alcu- ne ore, anche se l’allarme quasi subito è risultato infondato.
Polizia in assetto antisommossa anche davanti all’ospedale Santobono.
Una mattinata di tensione, dunque, che poteva anche avere conseguenze peggiori,
così come era accaduto un mese fa quando i disoccupati occuparono
contemporaneamente il teatro San Carlo e assaltarono la funicolare centrale.
Le forze dell’ordine sono in stato di
allerta, per oggi pomeriggio sono previste altre due manifestazioni.
I disoccupati aderenti al Movimento di Lotta
hanno già annunciato che sfileranno in corteo da piazza Mancini
fino a giungere alla prefettura, dove probabilmente una delegazione chiederà
un incontro con il prefetto di Napoli. Lo stato di agitazione permane,
nonostante le assicurazioni che il presidente di Palazzo Santa Lucia,
Bassolino aveva fornito ai disoccupati durante l’incontro
di mercoledì scorso in Regione. La patata bollente della formazione
rischia dunque di esplodere, almeno fin quando non verranno stabiliti i
criteri di accesso ai corsi. Tutto ciò provoca una tensione sociale
continua e costringe gli agenti della Digos ad uno stato di massima allerta.
I cortei di oggi pomeriggio sono previsti per le 16, non è escluso
però che i disoccupati possano nuovamente improvvisare piccole e
contemporanee azioni di protesta in altri punti della città.
Dal Vomero al centro: ecco i raid dei senzalavoro
ASSALTO AL METRÒ
Un gruppo di cinquanta disoccupati ha tentato
l’assalto al metrò di piazza Medaglie d’Oro. La Digos ha bloccato
la protesta, tre manifestanti sono stati identificati in questura. La tensione
si è diffusa in tutto il quartiere collinare. Presidiato per qualche
ora anche l’ospedale Santobono
CASSONETTI
Contemporaneamente un altro blitz dei senzalavoro
al corso Malta, dove sono stati bruciati cassonetti della spazzatura. Stessi
incidenti al corso Vittorio Emanuele, in prossimità di piazza Mazzini.
I manifestanti hanno creato notevoli disagi agli automobilisti, poi sono
stati allontanati dalla polizia
TANGENZIALE
Altra azione vandalica in tangenziale, dove
ad andare in fiamme sono andati i copertoni delle auto. Il traffico è
rimasto paralizzato per un’ora in entrambi i sensi di marcia. Soltanto
con la minaccia dell’arresto la polizia è riuscita ad allontanare
i manifestanti Copertoni bruciati durante una manifestazione di disoccupati
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Il mattino, Mercoledì 17 Gennaio 2001
ALTRA MATTINATA D’INFERNO:
BLITZ DEI SENZALAVORO IN ATTESA
DEI CONTRATTI DI FORMAZIONE
ELIO SCRIBANI
Qua e là, rompendo a scacchiera gli
schemi già fragili della viabilità, una zampata sulla tangenziale,
un’altra al corso Vittorio Emanuele, la terza, sventata dalla Digos, nel
metrò di piazza Medaglie d’Oro. Disoccupati. Il lavoro negato. La
speranza dei corsi di formazione. Il loro dramma, che si scarica sistematicamente
sui drammi della città, un bisogno vitale di visibilità,
farsi vedere, farsi sentire, anche spaccare in due il cuore della metropoli,
magari lasciandosi maledire da chi lavora e da chi va in automobile. Il
caos. Anche ieri, prima, ma non primissima mattina, uno squadrone di una
sessantina di disoccupati della lista movimento di lotta di Napoli e provincia
è entrato in azione con un piano studiato a tavolino. Si sono organizzati,
si sono divisi, si sono dati una strategia.
Il primo round sulla tangenziale, vena delicata
per la nostra mobilità, i senzalavoro sono intervenuti tra lo svincolo
di corso Malta e quello di Capodimonte, direzione Pozzuoli, hanno ammucchiato
vecchi copertoni e altri materiali di risulta e hanno dato fuoco. Un falò.
Sorpresa, spavento, traffico paralizzato. Il fumo, alto e denso, si è
infilato perfino nella galleria, aggiungendo preoccupazione a preoccupazione.
Dieci minuti e via. Quando è arrivata la polizia stradale, i disoccupati,
una decina, se l’erano già squagliata, ma erano ancora attive tutte
le conseguenze del loro blitz, sono intervenuti i vigili del fuoco, spente
e rimosse le gomme, gli automobilisti hanno ripreso lentamente la loro
marcia verso la libertà.
Manco il tempo di riaversi, e già i
disoccupati avevano colpito da tutt’altra parte, corso Vittorio Emanuele,
altezza ex ospedale militare, un altro nervo scoperto del traffico e dei
collegamenti tra il Vomero e il centro, replica pari pari, copertoni, fuoco
e paralisi, ancora una decina di uomini, stessa tecnica, uguale rapidità
d’azione. Il caos. La polizia. I vigili del fuoco. La Digos, forse allertata
da fonti confidenziali, aveva messo in campo un dispositivo di prevenzione
articolato e massiccio, sapevano, i funzionari della Digos, che i disoccupati
avrebbero tentato il colpo grosso al Vomero. Era vero. E li hanno anticipati,
muovendo uomini e mezzi a mano a mano che lo squadrone dei guastatori entrava,
usciva, accerchiava o avvistava questo o quell’obiettivo.
Nessun collegamento con l’allarme-bomba scattato
nell’agenzia del Banconapoli di via Merliani. Presidiati, invece, con strutture
mobili e collegamenti continui via radio l’ospedale Santobono e le stazioni
della metropolitana collinare, quando gli agenti si sono accorti che una
sessantina di manifestanti si avviava senza dare nell’occhio verso la fermata
del metrò di piazza Medaglia d’Oro, l’ordine è stato quello
di incrociarli e bloccarli, vanificando l’azione più clamorosa di
una serie di blitz che avevano già rischiato di rovinarci la giornata.
Tre disoccupati sono stati fermati e condotti in Questura per un controllo,
iscritti al Movimento di lotta per il lavoro di Napoli e provincia, nessun
problema personale, sono stati subito rilasciati. Poi, nulla più.
Pomeriggio tranquillo, ma la vertenza, purtroppo, non è conclusa,
il lavoro ancora non c’è, e la città oggi stesso potrebbe
ritrovarsi protagonista di un’antica battaglia che non fa bene a nessuno.
LA SEQUENZA
Tre «zampate» in venti minuti
Tecnica da commando, in venti minuti tre blitz
in punti diversi della città. Ecco la sequenza.
Ore 10.20 - Piazza Medaglie d’Oro. La Digos
intercetta una sessantina di disoccupati che si dirigono verso la stazione
del metrò. La polizia interviene, Tre senzalavoro fermati e poi
rilasciati,
Ore 10.30 - Tangenziale, Una decina di manifestanti
danno fuoco a vecchi copertoni tra gli svincoli di corso Malta e Capodimonte.
Dieci minuti di caos e paura. Il fumo entra in galleria.
Ore 10.40 - Corso Vittorio Emanuele. Falò
e blocco stradale. Traffico in tilt.
InfoAut - Agenzia di comunicazione antagonista