[13/09/00]
Arne Nordheim Electric
[Rune Grammofon] La ristampa di questo storico album (distribuito in origine nel 1974) apre uno squarcio di luce sulla sperimentazione di quegli anni che, se pensata con i coraggiosi strumenti tecnologici a disposizione, faceva davvero faville. Cinque lunghi lavori perloppił commissionati da varie istituzioni fra il 1968 e il 1970, col fascino analogico di loop fatti di nastri magnetici e strumenti acustici suonati dal vivo, creano atmosfere di grande effetto ancora oggi, tempo in cui la limitazione all'elaborazione sembra essere solo questione di quantitą di RAM. Un accurato libretto ripercorre, in brevi tappe significative, questi gloriosi momenti.
 
 
[13/09/00]

Amon Tobin Supermodified
[Ninja Tune/Self] Architetture astratte e vettoriali si intersecano negli snodi d'appoggio con le ritmiche fatte di tagli sottocute, su chanson de rigueur, in un altro spazio e in un altro tempo. Ritornelli di meccanismi a rotelle, adornati da indecifrabili rumori, arrivati da chissą dove, poggiano le loro zampe meccaniche sul fondo di sogni rari, color blu scuro, e affollati di anime sconosciute. In un'esistenza dall'eternitą interrotta, la luce introvabile mette a repentaglio l'integritą delle proprie azioni. Lasciarsi sedurre da un altro carattere immaginario...

[13/09/00]
Twelve Thousand Days In The Garden Of Wild Stars
[Musica Maxima Magnetica]  Nuovo progetto per Martyn Bates (celebre per aver militato negli Eyeless in Gaza) e nuova raffinata produzione di Musica Maxima Magnetica. Il folk dalle spesse venature oscure, in cui Bates č maestro, si inerpica sulla strumentazione acustica completata da alcuni sfondi elettronici, che rendono ancora pił suggestive le composizioni, comprendenti anche testi del poeta mistico irlandese Yeats.

 
 
[13/09/00]
Ark Keuhar
[Pias France]  Questa raccolta di brani precedemente pubblicati in vinile su diversi 12" ed EP, danno idea del meglio dell'eclettico Ark, artista parigino che mai rinnegando i suoi passati punk e fusion (!), da qualche anno dą una chiave di lettura non comune all'house. Episodi che proiettano panorami a volte antitetici, lasciando comunque che una visione personale scorre fluida sui brani. Bella anche la copertina con un lavoro di Popeye, illustratore di graphic novel.
[13/09/00]
Live Human Elefish Jellyphant
[Matador/Wide] Immaginare la musica e sue impervie strade, che si incrociano in improbabili crocevia, lasciando stupefatti chi le percorre di tanta possibile armonia. I Live Human sono capaci di svolgere improvvisazione jazz, hip hop e art rock senza distrarsi. Un noir piovoso, visto in casa mentre piove pioggia acida, col tempo sottolineato da un basso non troppo vicino e ritagli di strumenti incollati con indiscutibile attitudine alla composizione.


[13/09/00]
Asian Travels Six Degrees
[Evolution]  L'inclusione di tabla, bhangra e sarangi nell'universo fittizio di elettronica e drum'n'bass, sta evolvendo i suoi colori sgargianti in regole ormai assodate. Questa raccolta di grandi testimonial della scena ribadisce che un connubio come quello fra tradizione e urbanesimo si consolida quanto pił viene vissuto e trasmesso ai suoi adepti. Guest star: Fila Brazillia, Banco De Gaia e Nusrat Fateh Ali Khan con remix di Talvin Singh, State of Bengal e Transglobal Underground.

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