Nell'ambito del primo incontro tenuto a Reggio Calabria, avente come obiettivo la costituzione di un Osservatorio meridionale sulle problematiche del lavoro e sulle lotte sociali che, come bisogno ne derivano, si è partiti da un'analisi dei meccanismi e del processo di globalizzazione dell'economia e di trasnazionalizzazione del capitalismo in tutte le sue forme, riconoscendo a tale processo i caratteri di oggettività e di nuova fase di ristrutturazione del capitale. Si è ritenuto di attribuire un carattere di priorità all'impegno sociale su questo terreno con la volontà di non maturare analisi e sintesi in termini che non fossero semplicemente riformisti nella critica all'esistente.
Si è inteso che la proposta di un Osservatorio non possa essere svincolata da un qualunque tentativo di ricomposizione di classe.
Il sud
Le politiche imposte dal F.M.I., Banca Mondiale, e dai trattati che essi promuovono Mastricht, Nafta, etc, spingono ad una generalizzazione delle forme di lavoro che al sud esistono da sempre. In questo si è riconosciuto il valore politico di un'esperienza che da anni matura nelle realtà più de strutturate del nostro paese. Negli attuali meccanismi di governo del mercato della disoccupazione, si sono evidenziate proposte pericolose: con il lavoro interinale di fatto si sancisce lo smantellamento dell'ufficio di collocamento, luogo di ricomposizione possibile delle figure proletarie operaie, producendo un'ulteriore frammentazione dei soggetti sociali, e tutto ciò si dà con la complicità dei media.
A fronte di questa situazione, a nostro avviso, occorrerebbe lavorare per la ricomposizione delle figure sociali di questo meridione, una realtà nella quale l'emergenza lavoro, nella sua drammaticità, ha assunto i caratteri di una lotta sociale e non corporativa (vedi Crotone, San Giovanni in Fiore, Castrovillari, Gioia Tauro, Rosarno, Africo). L'Osservatorio può diventare luogo di concentrazione e conoscenza delle realtà che esprimono antagonismo sul bisogno di lavoro.
Strumenti per la realizzazione dell'Osservatorio
Su proposta di alcune realtà del sud è stato avviato già da alcuni mesi un lavoro che, attraverso il contributo autorganizzato di diverse realtà del sud porterà, tra alcuni mesi alla realizzazione di un videotape e di una pubblicazione, annessa, che con modalità diverse analizzano e raccontano le contraddizioni che al sud si vivono per la mancanza di forme di ridistribuzione di lavoro e di reddito. Le realtà che stanno collaborando al lavoro lo stanno facendo in forma del tutto autonoma e militante. Il video e la pubblicazione saranno distribuiti, nella primavera del 1997, molto probabilmente dal quotidiano "Il Manifesto", ed il ricavato verrà utilizzato per attivare tecnicamente la rete necessaria alle attività dell'Osservatorio meridionale.
Natura dell'Osservatorio in una prima configurazione
L'Osservatorio sarà un centro autonomo di riferimento, di analisi, di formazione, auto formazione, capace di valorizzare le diversità come ricchezze da socializzare e non da omogeneizzare. Ciascuno nella sua realtà potrà valorizzare questo strumento mettendolo in relazione con il proprio territorio.
L'Osservatorio non dovrà essere strumento di rappresentazione e non potrà essere strumento centrale di un processo di ricomposizione, processo che presuppone un terreno di iniziativa più complessivo e più generale; i processi di emarginazione sociale non passano unicamente attraverso le dinamiche proprie del mercato del lavoro ma anche dalla esclusione e dall'emarginazione.
Prima proposta operativa
Dal dibattito è emersa la volontà di attivarsi su gli aspetti conoscitivo, aggregativo e propositivo. Si ha, tuttavia, la consapevolezza che in questa prima fase si debba operare nei termini di analisi, acquisizione ed elaborazione e socializzazione di dati che riguardano le diverse realtà territoriali del sud, auspicando che tutto ciò possa costituire il supporto per una sintesi politica che sia anche aggregazione e proposizione da costruirsi attraverso un rapporto dialettico tra le diverse realtà che contribuiscono alla costruzione dell'Osservatorio.
L'avvio dell'attività
Mentre continua la collaborazione per la realizzazione del video è richiesta la collaborazione di tutte le realtà coinvolte in questa prima fase per la realizzazione della pubblicazione che si prevede articolata nelle tre sezioni descritte qui di seguito:
a) Sezione introduttiva (a cura dell'Osservatorio)
b) Materiali da raccogliere sul campo (sotto forma di interviste, indagini, statistiche dati) sui contenuti più salienti e significativi capaci di rappresentare l'attuale situazione in trasformazione delle dinamiche legate al mercato del lavoro (Melfi, Gioia Tauro, Crotone, Castrovillari e altri)
c) Materiali di elaborazione teorica sui temi del lavoro.
I materiali per la realizzazione della pubblicazione, richiesti dalle diverse realtà, devono, per motivi temporali, essere fatti pervenire entro la fine del mese di febbraio 1997 e sono previsti due appuntamenti organizzativi per fine gennaio e fine febbraio '97.
Riteniamo che rispetto alla situazione specifica calabrese siano da prendere in considerazione le realtà di Crotone, Gioia Tauro, San Giovanni in Fiore, Castrovillari tutte realtà significative per decodificare i meccanismi dell'attuale processo di ristrutturazione e di implementazione delle nuove forme di sfruttamento.