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Rete
informale di servizi, tra loro coerenti e con pari dignità,
costituita da diverse componenti del volontariato sociale, la S.v.o.l.t.a.
promuove progetti di "sostenibilità dei rischi"
correlati all'uso di sostanze psicotrope e, di intervento sia sul
soggetto che fa uso di sostanze, sia sul contesto.
Ri-cerca la possibilità di creare un punto di incontro e
non di scontro fra i cittadini o quanto meno, di negoziare una base
di consenso da parte di questi interlocutori (favorendo un contatto
e facilitando un' incontro tra di loro) per : stimolare lo sviluppo
di capacità individuali e gruppali di autoprotezione dalla
dipendenza aumentando il livello di sensibilizzazione, formazione-informazione-elaborazione
delle conoscenze su uso-abuso di sostanze, con l'utopia concreta
di rendere il contesto sociale un contenitore di risorse per la
promozione dell'agio e del senso di appartenenza.
La S.v.o.l.t.a. sperimenta nell'ambito della comunicazione, metodologie
interattive per il passaggio e la condivisione di conoscenze, competenze
e risorse e piuttosto che considerarsi detentrice di un sapere si
pone come attivatrice di processi di scambio di informazioni all'interno
del gruppo.
Pratica l'aggregazione informale e formale non di destinatari passivi
di un'azione di prevenzione, ma di e con soggetti protagonisti del
proprio vivere e abitare il mondo, costruttori e costruttrici della
propria comunità.
Ricerca: nuove formule di promozione della salute psicofisica della
persona nel suo insieme, nei comportamenti e nelle propensioni a
condotte di vita che predispongono all'assunzione di rischi; modalità
innovative di autotutela e di mutuo-aiuto, dialogiche e interlocutorie
che instaurano relazioni significative con le persone che incontrano
le sostanze; un patto di alleanza nella comunicazione tra pari,
l'ascolto partecipato, un reciproco rispetto e una reciproca comprensione
nella condivisione dei saperi esperienziali ibridati coi saperi
tecnico-scientifici per la formulazione di buone ed efficaci pratiche
di riduzione del danno e di stili di vita consapevoli e capaci di
autodeterminazione.
La S.v.o.l.t.a., non propone risoluzioni definitive di un uso-abuso
problematico di sostanze psicoattive mediante l'utilizzo di ricette
magiche per guarigioni miracolose, promuove una nuova cultura di
intervento basata sull' etica del ben-essere e sulla cultura dell'agio
e dell'accoglienza, di prevenzione del dis-agio e di promozione
delle opportunità per tutti, che induca a un miglioramento
della qualità della vita personale e sociale.
Si tratta di una pratica di una cultura attiva finalizzata a contrastare
l'emarginazione, l'esclusione sociale e il proibizionismo sulle
cure; d'ideare progetti pilota che prevedano il monitoraggio delle
sostanze e individuino strumenti normativi che evitino agli operatori
rischi di carattere penale, per aumentare il livello di consapevolezza
sui rischi connessi al consumo delle sostanze in circolazione.
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