Finalmente posso fare la mia prima intervista. Porto con me un piccolo registratore e mi dirigo all’appuntamento con le ROBOANTI SKORREGAE. Il posto designato è un A.R.C.I. in via Bellezza a Milano, il loro solito posto di ritrovo. Mi presento alle 23.30 in perfetto ritardo e li trovo in una stanzetta che bevono e intanto preparano il loro concerto di sabato 11 gennaio. Noto che è difficile fare un intervista con tutto il rumore di fondo di gente che parla e, su proposta di Riccardo ci trasferiamo al cesso. Ecco quello che in una mezzora mi hanno raccontato nel freddoloso cesso dell’A.R.C.I. i sei componenti del gruppo ( mancava Maurizio, il batterista.)All’inizio si parte sempre facendo un po’ la storia del gruppo. Riccardo: Suoniamo da circa sei anni, abbiamo cambiato varie formazioni anche perchè siamo nati come gruppo punk-hardcore (gli SKORRA) quindi con una formazione classica a quattro elementi, poi c’è stata l’evoluzione e siamo diventati un gruppo ska con influenze beat. Abbiamo inserito la tastiera, abbiamo tolto la saturazione, abbiamo anche cambiato i batteristi, chi era troppo metallaro e chi ci ha lasciato. Al posto di Giuli Bagio abbiamo un nuovo tastierista di nome Filippo. Ma il vostro nome rimarrà sempre Giuli Bagio e le Roboanti Skoreggae orchestra spettacolo, nonostante l’abbandono da parte di Giuli Bagio ? Riccardo: No, in verità il nome cambia ogni anno ma noi rimaniamo sempre le Skorreggae. Parlaci un po’ del vostro disco. Riccardo: Abbiamo fatto un anno fa un 7 pollici prodotto dalla GAPPA RECORDS... A questo punto s’inseriscono quei truffaldini dello Spezia e di Ciccio che incominciano a tempestare il mio registratore con la pubblicità per la GAPPA RECORDS Luca e Ciccio: GA IL MOSTRO CHE MINACCIA IL MONDO. Riccardo: Il disco è prodotto da Mayo che ormai, dopo aver lasciato i Sottopressione, è entrato a far parte del nostro gruppo suonando la chitarra. Come mai avete scelto questo tipo di supporto ? Mayo: Unicamente perchè la GA produce solo 7 pollici e per ora fa solo questi. Poi forse potrà esserci qualcosa d’altro ma non si sa ancora, poi sono contro a questa logica d’imporre il CD ad ogni costo anche a chi non ce l’ha. Anzi, penso che il prossimo disco lo produrrò addirittura in MONO se è possibile. Ma non avete in programma d’incidere qualcosa di altro visto che ormai avete un po’ di pezzi ? Riccardo: in verità, abbiamo appena ricominciato a suonare assieme dopo un anno d’inattività, infatti l’ultima cosa che abbiamo fatto prima che io e lo Spezia partissimo per il militare fu proprio il disco, per ora ci dedichiamo ai concerti. Mi ricordo che avevamo parlato tempo fa, di una specie di svolta nel vostro modo di fare le canzoni. Volevate abbracciare, sempre mantenendo inalterata la matrice ska, tutte quelle culture musicali degli anni 60 e soprattutto quel filone che si rifà a Gianni Morandi. Riccardo: Gianni Morandi, volenti o nolenti, fa parte della nostra cultura e non si può prescindere da lui. Tra l’altro, lui piace alle mamme e si sa che il primo passo per poter piacere ad una ragazza è piacere alla mamma. Mayo: Un altro caposaldo della nostra cultura è Michele, poco conosciuto ma ai tempi in cui suonava Gianni Morandi era al pari suo. qual è la canzone che più rappresenta il gruppo? Riccardo: Gran bella domanda ! Mayo: Probabilmente, anzi ufficialmente è Francesca, in quanto Hit Single. Riccardo: Quella però a cui siamo più legati è Cago. Una ridda di voci smentisce il buon Ricca. Mayo: Ma quella è degli Skorra. Luca: beh anche Dai Mara. Ciccio: Però è un pezzo del cazzo ! Più che altro, aggiungo io, è una cover, anzi un medeley di tutti i pezzi ska dei gloriosi oldies. Mayo: comunque se tu andavi in quegli anni in Jamaica potevi benissimo sentire una canzone intitolata C’mon Mara Entra in scena un vecchietto dell’A.R.C.I. che spaventato dalla fila che c’è in bagno chiede se può pisciare. Noi che in verità la fila non la stiamo facendo, lo lasciamo passare. Il buon vecchio Riccardo pensa allora di cambiare tutto il tono dell’intervista. Riccardo: Sì, effettivamente cari compagni, il problema suscitato dal sindacato ci pone davanti a delle ardue scelte. Riprendo subito le redini della situazione chiedendo a Filippo se per lui è stato difficile ricoprire il ruolo del compianto Giuli Bagio. Filippo: Maaa, sì perchè è un personaggio talmente naïf che è difficile starci dietro ma meno male che me la barcameno abbastanza bene. Mayo come ti trovi in questo nuovo gruppo ? Mayo: A dire la verità io li conosco da una vita e il gruppo lo seguo sin dall’esordio. Riccardo: tra l’altro c’è un incisione in cui il Mayo canta. Mayo: si ci sono incisioni non ufficiali comunque è vero. Riccardo: comunque lui cantava anche in un coretto di amore sudicio. Mayo: Anche questo è vero, ero comunque coadiuvato da Onida prima che prendesse i voti. Le avete passate tutte da quello che si skazza a quello che va a farsi frate. Mayo: Sì comunque prima di me c’era un altro Sottopressione che faceva parte del gruppo. Riccardo: E’ vero fino a tutto il 92 o forse il 93 il Diste era il bassista del gruppo Luca: Effettivamente di originali siamo solo io e Riccardo poi è arrivato il secondo bassista in ordine cronologico, Ciccio, poi è entrato anche Camagni ed infine Filippo e Mayo. Progetti futuri ? Mayo: Comprare un amplificatore Luca: Comprare una chitarra Ciccio: Ma non doveva arrivare per natale ? Luca: Ehh non è arrivata. Particolari carini dei vari concerti che avete fatto, tipo ragazza che tirano reggiseni ? Ciccio: Tirano madonne !! Riccardo.: Beh a me è arrivato un pomodoro in faccia solo che non si è rotto e mi ha fatto male. Tra l’altro era il concerto al centro sociale di zona garibaldi, quello però gestito dal comune. Tale concerto è poi stato sciolto dai ghisa intervenuti per il rumore. Comunque l’intervista finisce con un bel rutto del Riccardo e si ritorna a bere birra. | ||||