STATUTO
Eccomi al concertino degli STATUTO al C.S. Leoncavallo e insieme a Igi mi spupacchio l'intervista agli stessi: RF: Caro Oscar, potresti, in poche parole, farci la storia del vostro gruppo? Oscar: Siamo nati nell'83 per dare un'espressione musicale al movimento Mod in Italia e adesso il nostro obiettivo, la nostra ragione che ci spinge a suonare è sempre la stessa, quindi le cose che hanno caratterizzato la nostra attività musicale non sono cambiate. Chiaramente in 14 anni ci sono state parecchie vicissitudini, tappe positive e negative, diciamo che abbiamo fatto veramente un'infinità di concerti, abbiamo avuto la possibilità di fare dischi con case discografiche multinazionali che ci hanno permesso di arrivare ad un vasto pubblico, ma la caratteristica più importante comunque, secondo me, è che quello che ci continua a spingere a suonare è il far conoscere la cultura mod a più persone possibili. RF: Io ho notato una cosa molto bella nelle vostre canzoni: io o sentito un po' tutti i vostri dischi e quello che più mi è piaciuto sono i testi perché raccontano proprio la vita di ogni giorno, quella che voi conducete. OS: Ma sicuramente quello che noi portiamo nei nostri messaggi, nelle nostre storie sono anche cose che viviamo in prima persona, quindi non sono sicuramente testi da intellettuali i nostri, sono testi molto immediati, molto chiari, molto metropolitani, però veri sicuramente. RF: Voi a chi v'ispirate? In pratica, nei vecchi dischi c'era più la tendenza al vecchio mod o allo ska più classico, in Tempi Moderni c'è più una svolta, v'ispirate di più ad un brit pop inglese, ma quali sono proprio le fonti del vostro fare musica? OS: Ma quello che tu chiami nuovo pop inglese non è altro che quello che noi facciamo da tempo, cioè quello che tu hai chiamato mod più classico. Noi siamo una band fa come genere proprio il mod più classico. Abbiamo mollato con lo ska sicuramente dal punto di vista discografico. Però abbiamo sonorità più elettriche, usiamo molto di meno i fiati. Tra l'altro, nel nostro primo demo, puoi già sentire canzoni modrockpowerpop79 (definizione di Oscar N.d.R.) e poi in Tempi Moderni c'è una canzone (Non Finirà) che è cantata volutamente come gli Oasis, a tributo di un complesso che a noi piace tantissimo ed è proprio l'unico episodio presente nel disc. RF: Qual è il gruppo che è proprio nel tuo cuore. Cioè quello a cui più ti senti legato e da dove hai tratto i maggiori spunti? OS: Un complesso è piuttosto limitativo, diciamo che m'identifico con la maggior parte dei gruppi che nel 79 facevano Mod Cioè in tutto quel modo d'intendere la musica che era proprio della vena modernista dell'epoca ed anche attuale visto il successo di gruppi come gli Oasis e i Blur per citare i più famosi. Lo spirito modernista è sempre molto attuale. RF: Com'è il fenomeno in Italia? OS: Dal punto di vista numerico ed organizzativo è sempre stato in crescendo e poi questo revival in Inghilterra è riuscito ad avvicinare parecchi ragazzini a questa cultura. Grazie a questi gruppi è stato possibile il riscoprire molte formazioni degli anni 60 e 70. Quindi dal punto di vista numerico la cosa è molto positiva. Invece, per quanto riguarda il movimento o meglio il pensare mod non è cambiato, ma è sempre al passo con i empi. Sicuramente significa essere qualcuno non per quello che si ha ma per quello che si è e quindi non farsi condizionare dalle mode e dagli schemi imposti. Siamo ovviamente contro il razzismo ma questa è una cosa ovvia visto che le basi musicali della nostra cultura sono nere. Rimane comunque un movimento apolitico che nasce dalla strada. Non ha scritti teorici ne' filosofie ma nasce proprio dalla sfera metropolitana. RF: Infatti mi ricordo di molti concerti antirazzisti fatti da voi. Qual è la canzone dell'ultimo disco che più incarna il omento attuale degli statuto. OS: Musicalmente la più bella è Neanche Lei. Dal punto vista dei testi invece è sicuramente il Futuro ci Appartiene. RF: E quella a cui più sei legato? OS: Non saprei, ce ne sono troppe. Probabilmente, come dice il nostro chitarrista, ghetto, od anche Odio. Sono canzoni che facciamo da più di 10 anni e che sono sempre in scaletta perché sono sempre attuali sia come suono che come testo. Passano tempi mode, tutto quanto ma quelle vano sempre bene. RF: Come mai gli Statuto si sono allontanati dallo Ska? OS: Perché lo Ska ha preso una piega decisamente hardcore e visto che è troppo contaminato, come si vede da sonorità tipicamente più hard, che niente hanno a che fare con lo ska tradizionale che originariamente era Rocksteady anni 60, come gruppi tipo Madness, Specials, ecc. e che avevano una caratteristica ben precisa e suoni che facevamo anche noi all'inizio. E' un dato di fatto che in questi anni sono usciti gruppi che fanno musica bella , ci hanno dato la possibilità di fare musica di un certo tipo come da tempo non si era fatto. Ma anche come omogeneità di Sound ci troviamo meglio dentro questa sfera Beat che quella Ska. E con questa domanda lasciamo gli Statuto alle prese con il loro concerto. Io e Igi ci allontaniamo dagli Statuto per poter gustare l'ottimo concerto che di lì a poco abbiamo potuto gustare. | ||||