Comitato Unitario di Base aderente all'Unione Sindacale Italiana Federazione Brianza

Assemblea Generale al San Paolo per lo Sciopero del
6 settembre contro la manovra.

Immaginiamo i soliti due pupazzetti; la manovrata governativa del lunedì, la più triste di tutte quante le sparate dell'ufficio confusione di Berlusconi e soci vede il pupazzetto numero uno dire al suo collega: "finalmente si può licenziare", Berlusconi? domanda il pupazzetto numero due, "No, chi lavora" conclude tristemente l'altro. Potremmo continuare con due altri pupazzetti per raccontare che in fondo, quella del lavoro così bistrattato, è l'unica maledizione che non cade in prescrizione, al contrario di quanto accade ai reati commessi dallo psiconano (ma non solo da lui). 

Oggi, 5 settembre, si è tenuta al San Paolo l'assemblea generale per lo sciopero del 6 contro la cosidetta "manovra" che, finalmente, dopo le nebbie delle confusioni telepilotate, si è rivelata essere oltre che una rapina anche uno squallido tentativo di restaurazione fascista nel campo sindacale.

Libertà di derogare su tutta la linea i contratti nazionali, lo statuto dai lavoratori e il licenziamento senza giustificati motivi, questo è ciò che vogliono, quindi non solo i quattrini per ripianare i debiti delle grandi ruberie successive alla restaurazione seguita al fallimento di mani-pulite, alle grandi emergenze pozzi di San Patrizio succhiasoldi per cricche di piduisti pitreisti e piquattristi. Miserabile masnada di politicanti che ha dissacrato la politica e i politici fino a farli diventare burattini caricaturali manovrati dai fili dei poteri finanziari e occulti che scorazzano nei territori del nostro debito pubblico messo in vendita. Una presunta nazione italiana, in festa obbligatoria per la ricorrenza del 150° dove il biglietto per la francese Corsica costa la metà di quello per andare in Sardegna... (Amenità delle privatizzazioni, appunto). 

Certo durante l'assemblea si sono dette cose e controcose ma forse, piu di tutte, vale la domanda che ci fa spedire assieme a queste note la fotografia di un'assemblea generale del San Paolo scattata 27 anni or sono mentre parlava il prof. A. Craveri: dove sono finiti tutti quei giovani? Perchè non ci sono più nelle nostre assemblee? 

esiste oggi un governo che parla di impedire l'accesso dei giovani al lavoro trattenendo sine die i lavoratori prossimi al pensionamento; esiste oggi un governo che parla di licenziare, non certo di assumere i giovani che non ci sono più sui posti ldi lavoro. Tutte inderogabili necessità di un mondo irragionevole dominato da riprese inesistenti (e forse persino malaugurate) dove l'uomo è ormai ridotto a semplice orpello produttore di inutilità di massa per masse diventate ormai inutili alla storia, speculazioni vendute a carissimo prezzo, tante lotterie per vendere l'unica casuale speranza possibile e tanto, tantissimo inquinamento.  

Una cosa urgente da fare forse esiste veramente: la rideterminazione radicale dello stesso concetto di progresso.

Tornare a lottare quindi! 

LA REDAZIONE DEL PAOLACCIO                                             5.9.2011              

Sito a cura della
Redazione Multimediale del CUB-USI