Oggi è ancor più necessario sostenere con la lotta obbiettivi di contrasto alle politiche economiche liberiste e per respingere la proposta di Confindustria di” riforma del modello contrattuale” perché sancisce lo svuotamento del Contratto Nazionale, già in parte realizzato negli ultimi anni. 

-Aumenti generalizzati per salari e pensioni di almeno 3.000 euro annui

-Rilanciare il ruolo del contratto nazionale per salari europei e garantire la difesa del potere di acquisto

delle retribuzioni e delle pensioni  con meccanismo automatico di adeguamento salariale agli aumenti dei prezzi.

-Riduzione dei prezzi a partire dai beni di prima necessità e tariffe sociali per gas, elettricità e trasporti

-Lotta alla precarietà lavorativa abolendo le leggi Treu e 30 e con la continuità del reddito

-Difesa della scuola pubblica, assunzione dei precari

-Diritto a prestazioni sanitarie di qualità e in difesa della sanità pubblica

-Tolleranza zero e sanzioni penali per chi provoca infortuni sul lavoro gravi o mortali

-Eguaglianza di diritti per tutti indipendentemente  dalla razza e dalla religione

-Restituire ai lavoratori il diritto di decidere, NO alla pretesa padronale di scegliere le organizzazioni con cui trattare e pari diritti per tutte le organizzazioni dei lavoratori.

-NO alla Legge Brunetta che demonizza  i dipendenti pubblici e ne diminuisce il salario.