Comitato Unitario di Base aderente all'Unione Sindacale Italiana Federazione Brianza

 

ALFA ROMEO ARESE CHI HA VINTO QUALCOSA E CHI CONTINUERA’ LA LOTTA

 

COMUNICATO STAMPA ALFA ROMEO ARESE INCONTRO IN REGIONE INTERLOCUTORIO
 

COMUNICATO STAMPA ALFA ROMEO ARESE "WANNA MARCHI INSEGNA"

GIOVEDI' 24 APRILE 2003, ORE 6: , ORE 6: DOPO UNA “ESTENUANTE” TRATTATIVA 

 

ALFA ROMEO ARESE
CHI HA VINTO QUALCOSA E CHI CONTINUERA’ LA LOTTA


Martedì 6 aprile, alle ore 2 di notte, è stato siglato un’accordo sul progetto di reindustrializzazione dell’area di Arese. Tutti i mezzi d’informazione hanno dato ampio risalto alla notizia. Formigoni, i sindaci della zona e i se-gretari di Fim e Fiom (in particolare Zipponi) hanno sproloquiato dichiarazioni trionfalistiche accreditandosi il merito degli accordi sottoscritti. I lavoratori dello Slai Cobas, che non hanno mai smesso di scendere in campo, quasi sempre da soli, sono stati occultati.

Mercoledì 31 marzo (dai Salesiani).
Alcuni lavoratori cassintegrati ci fanno sapere che sono stati telefonicamente invitati a presentarsi alle ore 15 presso il centro Salesiani di Arese, ( lo stesso centro dove la Regione voleva tenere i corsi di formazione ) da una fantomatica “Associazione Elettromeccanici Italiani” che avrebbe offerto loro dei posti di lavoro. Un gruppo di lavoratori e delegati del Cobas si recano sul posto. Al nostro arrivo, troviamo il titolare di questa fantomatica associazione, L.Tacconi, con la segretaria. Dopo alcune nostre domande ribadisce di essere in grado di assumere 3.000 lavoratori e che i nomi ed i telefoni dei lavoratori glieli aveva forniti la Fim-Cisl ed in particolare P. Milani. Dopo le nostre proteste il Tacconi iniziava ad insultare. Decidiamo perciò di chia-mare i carabinieri. Al loro arrivo, dopo qualche minuto di colloquio, il Tacconi decideva di abbandonare i colloqui e andarsene. Il giorno dopo scopriamo dai giornali (La Prealpina) che il Tacconi è candidato alle elezioni nella lista di Democrazia Europea ( partito fondato da S. D’Antoni, ex segretario Cisl ). Forse

per questo, mentre era in corso il presidio, era arrivato Giudici, assessore del comune di Arese dell’UDC, il par-tito di Buttiglione nel quale sono accasati sia D’Antoni, come vicepresidente, sia il senatore Riccardo Conti proprietario di tutta l’area ex alfa romeo di Arese, sia il sindaco di Arese. E da quell’area arriva lo stesso Formigoni. Scopriamo poi che l’Associazione Elettromeccanici Italiani ha una sede ad Anagni in provincia di Frosinone ed è composta da tre persone : il Tacconi, la moglie e la segretaria. Alcuni lavoratori hanno telefonato alla segretaria del Tacconi : viene loro detto che saranno richiamati ma che comunque i lavori che loro propone-vano erano saltuari. Il Tacconi fa riferimento alla F2G srl, una società interinale di Carpignano Sesia (NO). Un comunicato della segretaria della Cisl milanese accusa lo “pseudo sindacato” dello Slai Cobas dell’Alfa di impedire ai lavoratori di ottenere un posto di lavoro : “se un disoccupato, come di fatto oggi sono i cassin-tegrati dell’alfa, riesce a trovare una nuova collocazione in ambito lavorativo, non possiamo che essere feli-ci ”. La Cisl considera quindi i cassintegrati come dei disoccupati
(licenziati) e, deridendo gli accordi da lei stessa firmati sulla loro ricollocazione stabile nell’area di Arese, si dichiara schierata dalla loro parte pro-muovendo l’offerta ricattatoria di posti di lavoro precari. Anche su “Il sole 24 ore” (6-4) appare un articolo, dal titolo: “Arese non perda

l’occasione, l’atteggiamento dei Cobas spinge verso il declino” in cui di riporta una dichiarazione di Perini, presidente Assolombarda che dice, mistificando la realtà, che la nostra manifestazione “ha bloccato una decina di lavoratori ex Arese con-vocati dalla Tvr”, che è la società inglese dichiaratasi pronta ad insediarsi ad Arese per montare vetture spor-tive. E ripetutamente il “Corriere della sera” scrive che era stata presentata dal responsabile dell’Agenzia Re-gionale del Lavoro Giupponi una terza via per trovare posti di lavoro fuori l’Alfa.

Venerdì 2 aprile (in Duomo)
Nella mattinata i cassintegrati dell’Alfa con lo Slai Cobas sono entrati in Duomo e vi sono rimasti fino alle 19 in attesa degli esiti della trattativa che iniziava nel pomeriggio in Regione. Ancora una volta, come in pas-sato, i lavoratori dell’Alfa hanno trovato, nei responsabili del Duomo di Milano che li hanno accolti, un “megafono” che dava risalto alla loro lotta e alle loro rivendicazioni. . Sempre in mattinata nella sede della Rsu di Arese si è tenuto un incontro tra i sindacati e l’Abp. A questo incontro l’Abp si è resa disponibile ad assumere altri 25 lavoratori in cigs, attraverso la Rina, chiedendo alle OO.SS la firma di un accordo sindacale. Come avvenuto a fine 2003, le altre organizzazioni sindacali ed in particolare la Fiom si sono dichiarate contrarie alla stesura di un accordo. L’atteggiamento di Fim, Fiom, Uilm è palesemente pretestuoso. Mentre da un lato forniscono dati dei lavoratori in cigs per colloqui fatti da società inesistenti volti solo a illudere e fregare i lavoratori e si dichiarano disponibili ad accettare che i lavo-ratori siano collocati anche fuori dall’Alfa, quando invece è possibile con un accordo farli assumere dentro la fabbrica con i diritti acquisiti dai lavoratori in Fiat, si oppongono ad un accordo sindacale. Con la scusa che i lavoratori dovrebbero essere assunti dalle società insediate in affitto e non dai proprietari delle aree. Forse che Fim, Fiom, Uilm, giocando sulla testa dei lavoratori, vogliono favorire la società di servizi “Siena srl” di proprietà di Estate sei al posto della Rina di Abp?

Al pomeriggio inizia l’incontro in Regione.
Parte con un’interminabile presentazione, con un video, del progetto del polo della mobilità sostenibile.

LA FIAT ESCE DALLA PORTA
PER RIENTRARE DALLA FINESTRA
La Fiat sta smantellando la fabbrica pezzo dopo pezzo. Dopo la carrozzeria e le costruzioni speri-mentali ora tocca alla meccanica ed al resto degli enti centrali. Lo stillicidio continua anche per gli im-piegati delle società di

servizio, decine alla volta, con le continue mobilità firmate anche dal sindaca-to. Tutto questo avviene dopo aver disatteso gli accordi tra sindacati governo e regione, dopo aver preso dalla collettività miliardi di lire a palate, dopo aver proceduto a diverse terzializzazioni per garan-tire (!?) il posto di lavoro. Ora nel silenzio più asso-luto ecco che la Fiat rientra ad Arese. Sono 15 le aziende interessate : STARLAB, MICROVET, TVR, TECHNOFIL, KLEEN-UP, GLOBAL ENGINEERING, SAPIO, TECNAS, PRISCO IMPIANTI, KBA, ARCONTE e altre 3 aziende che vogliono mantenere l’anonimato.L’insediamento previsto è nella parte libera del Fabbriccato 28 (ex carrozzeria), e nei fabbricati 24-26 (forgia fonderia). I tempi di insediamento sono 16- 20 mesi. Occuperanno 50 nuovi posti nei prossimi 12 mesi, 130 in 18 mesi, 300 in 26 mesi e 400 oltre. Oltre alle

aziende sono stati ipotizzati inse-diamenti di alcuni istituti di ricerca ( Politecnico e alcune università ) che si dovrebbero insediare presso la spina est, con progetti ancora da definire e per il momento fumosi. Il progetto della Regione prevede anche la creazione del “consorzio H2 per Arese” (auto all’idrogeno). Questo consorzio è costituito da : Ansaldo f.c., Air Liquide Italia, Associazione Italiana H2, Cesi, Comune di Milano, Enea, Enitecnologia, Nuvera de nora, Pirelli labs, politecnico di Milano, Sapio gruppo, Sol gruppo, Zincar AEM, Jrc Ispra e Centro Ricerche Fiat, mentre partecipano come invitati BMW Italia e Assolombarda. La Fiat quindi è presente nel progetto idrogeno Arese, pronta come al solito ad accaparrarsi soldi della collettività, visto gli ingenti finanziamenti della Cee e dello Stato sull’idrogeno.

Di fronte alle richieste da noi avanzate i funzionari della Regione hanno a questo punto precisato che :
• nessuna azienda ha ancora presentato un piano industriale
• le nuove occupazioni non saranno obbligatoriamente riservate ai lavoratori ex
Alfa, ma solo “preferibil-mente” si cercherà di attingere dagli esuberi Alfa.
• eventuali assunzioni di lavoratori ex Alfa nel polo della mobilità sostenibile
dovranno essere computate come assunte dall’Abp (Aig Lincoln + Estate sei), quindi gli esuberi Alfa sono solo quelli attualmente in Cigs.
• l’agenzia regionale è pronta ad inviare i curriculum dei lavoratori di Arese
alle aziende di tutta la zona.
• nella nuova convenzione tra i comuni e l’Abp è prevista la liberatoria che
consente di non assumere i la-voratori in cambio del pagamento di una penale di 15 mensilità da versare ai comuni.

Lo Slai Cobas ha ribadito la sua opposizioni contro queste comunicazioni.
I sindacati confederali, per bocca di Zipponi, si sono dichiarati disponibili ad accettarle.
Dopo la dichiarazione del Senatore Riccardo Conti, proprietario di “Estate sei”, che si dichiarava disponibile ad una generica integrazione del reddito dei cassintegrati, si stava arrivando così alla conclusione dell’incontro.
Formigoni avrebbe proposto un semplice comunicato stampa, senza nessun impegno formale scritto nè da parte dei proprietari delle aree nè dagli enti locali.


Ecco il comunicato proposto da Formigoni :
“ In data 2 aprile 2004 si è riunito il “Tavolo Arese” a cui hanno partecipato: la Regione Lombardia, i Comuni di Arese, Garbagnate M., Rho e Lainate, la provincia di Milano, i rappresentanti delle proprietà, le OOSS e le RSU.
Dopo una approfondita illustrazione dei progetti per la realizzazione del Polo della Mobilità Sostenibile, i presenti hanno preso atto positivamente del significativo avanzamento dell’iniziativa destinata a produrre importanti risultati imprenditoriali, di innovazione e occupazione. Il progetto diventerà operativo a valle della sottoscrizione della Con-venzione ex. L.R. 30/94 e alla conseguente variante urbanistica. Rilevata la necessità di avviare in tempi brevi i pro-getti riguardanti sia l’area A, sia l’area B e la conseguente urgenza di procedere alla sottoscrizione della suddetta Convenzione, dopo ampio confronto con le componenti sindacali, e avendone accolto le osservazioni e preso atto del parere contrario espresso dallo Slai Cobas, i Sindaci e la società ABP, nella loro qualità di soggetti sottoscrittori della Convenzione, hanno assunto l’impegno di procedere alla firma di tale atto entro mercoledì 7

aprile. A valle del-la firma della Convenzione verrà immediatamente dato seguito alle riunioni operative previste dagli accordi.”

Erano quindi pronti ad avallare l’ennesima sceneggiata.

Prima di concludere l’incontro alle ore 22, con l’approvazione congiunta di questo comunicato stampa, tutti si sono resi conto che non avrebbero retto alle contestazioni dei lavoratori. E’ stata quindi decisa una riunio-ne dei sindacati. In questa riunione, contro il parere di Zipponi, abbiamo steso un comunicato alternativo con precisate le nostre posizioni. Questo comunicato è stato poi letto alla presenza di tutte le altre parti.

Formigoni a questo punto ha chiesto come mai i sindacati confederali avevano cambiato posizione.
I sindaci hanno dichiarato di aver paura che i Cobas avrebbero occupato il comune.
Si decideva quindi di aggiornare l’incontro al martedì successivo.

Martedì 6 aprile.
L’incontro inizia alle 9.00 di mattina con una riunione dei sindacati per mettere a punto, se possibile, una po-sizione comune. Nella riunione tra i

sindacati noi dello Slai Cobas facciamo sapere che il giorno prima ave-vamo comunicato con questa lettera le nostre posizioni ai proprietari delle aree a ai sindaci sulla convenzione
Ad Abp e Estatesei e
per conoscenza ai sindaci
oggetto: convenzione regionale 30/94
In relazione alla bozza in discussione circa la convenzione L.R. 30/94, Vi rammentiamo che con gli ac-cordi da Voi sottoscritti con le OOSS, ed in particolare, per quel che ci riguarda, con la nostra orga-nizzazione, si prevedono Vostri impegni precisi sul sito di Arese sia in materia di livelli occupazionali che di relazioni sindacali sui quali non intendiamo transigere. 
Vi diffidiamo pertanto dal concordare con altri modifiche di detti accordi, che, comunque, in assenza di una nostra adesione, non sarebbero a noi opponibili.
Slai Cobas Alfa Romeo

Riprecisiamo quindi le nostre posizioni già espresse il venerdì precedente : date e piani industriali certi per gli insediamenti delle aziende, nessuna collocazione all’esterno della fabbrica, nessuna convenzione con la liberatoria, inizio del secondo modulo dei corsi ad Arese, integrazione al reddito per i

cassintegrati, “Estate Sei” ha obblighi occupazionali nei confronti dei lavoratori in cigs.
Finita la riunione dei sindacati, riportiamo sul tavolo della trattativa le richieste elaborate collettivamente. Dopo l’ennesimo tentativo di inserire la liberatoria alle assunzioni, si decide di lavorare su un testo di accor-do, e non di un comunicato stampa come proposto da Formigoni, con riunioni separate.
Si continua per tutto il giorno, fino a tarda sera, quando viene formalizzato l’accordo. Senza però il sostegno al reddito, in quanto R.Conti aveva dovuto allontanarsi per andare in Parlamento. Noi comunichiamo che non avremmo firmato nulla senza anche l’integrazione al reddito, Zipponi invece propone di rinviare al gior-no dopo la firma per i soldi. Estate sei comunicava allora che si rimetteva a Formigoni per l’entità dell’integrazione al reddito. Formigoni proponeva 200 euro al mese.
Si andava quindi alle conclusioni, alle ore 1,30 di notte, con la firma da parte di tutti.



Questa è la cronaca dei fatti.

BLOCCATO IL TENTATIVO DI SMEMBRARE I LAVORATORI

Appare evidente da questa cronistoria dove si voleva arrivare :
• nessun impegno preciso sancito con un accordo,
• pochi posti di lavoro fittizi e senza obbligo all’assunzione dei cassintegrati,
• liberatoria dall’assunzione dei cassintegrati con sanzione pagata ai comuni
• nessun soldo per sostegno al reddito,
• corsi di formazione fuori dall’Alfa,
• concessione alla chiamata da parte di agenzie e false aziende dei cassintegrati
• limitazione degli accordi agli attuali esuberi abbandonando i prossimi di
meccanica e enti centrali.

La nostra lotta di questi mesi, ha imposto un cambiamento di rotta a tutti, sindacati confederali compresi.
• I lavoratori in cigs avranno un contributo di 200 euro al mese, mai sancito in
nessun accordo.
• Gli obblighi di Abp e EstateSei dovranno essere mantenuti.
• Le aziende che vogliono insediarsi dovranno comunicare numero e date di

assunzione.
• Nessun lavoratore sarà in balia di Agenzie regionali o altre che li
ricatteranno con posti fasulli fuori dall’Alfa.
• I corsi di formazione continueranno ad essere tenuti all’Alfa.

Nelle prossime settimane dovranno essere definite le Aziende che intendono insediarsi ad Arese e le modali-tà del pagamento dell’integrazione alla cigs e della continuazione di corsi.

PER IL COBAS L’ACCORDO SIGLATO MARTEDI’ NOTTE,
NON E’ STATO LA VITTORIA FINALE
MA L’ESITO DI UNA LOTTA CHE NON PUO’ FERMARSI.
SIA BEN CHIARO
QUELLO OTTENUTO NON RISOLVE DEFINITIVAMENTE
IL PROBLEMA DEI LAVORATORI.
NOI NON CI ILLUDIAMO : L’ OBBIETTIVO A CUI TUTTI PUNTANO
E’ QUELLO DI LIBERARE L’AREA DI ARESE
DA UN COMBATTIVO CONTROLLO SINDACALE DI CLASSE.
AVVENUTO IL QUALE LA FIAT E’ DISPONIBILE A RIENTRARE PER INTERESSI. NON CI SONO RIUSCITI IN QUESTI ANNI E NON CI RIUSCIRANNO MAI.

La lotta dei lavoratori dell’Alfa continuerà su due obiettivi.
• Riportare produzioni Alfa ad Arese
• Lavoro nel polo dell’auto ecologica, eliminando il precariato e i lavori senza
diritti.

CONTINUANO LE CAUSE
In assemblea abbiamo proposto due iniziative legali:
1. contro la Fiat che con l’accordo sindacale del dicembre scorso con
fim-fiom-iulm ha continuato la cigs;
2. contro le proprietarie delle aree, perchè mantengano gli impegni da loro presi.

In attesa delle cause individuali contro la cig del dicembre 2002 che si concluderanno nei prossimi 2/3 mesi, la Fiat – dopo la sentenza da noi vinta contro quella stessa cigs con l’art.28 – pagherà entro maggio a tutti i cassintegrati in causa un acconto di 2.500 euro a testa.

Arese, 14-4-2004 Slai Cobas Alfa Romeo

 

 

 

COMUNICATO STAMPA ALFA ROMEO ARESE
 INCONTRO IN REGIONE INTERLOCUTORIO E SENZA IMPEGNI PRECISI 

 

Si sono tenuti ieri due incontri sul futuro dell'Alfa Romeo di Arese:
Alla mattina incontro tra i delegati di sito a l'Abp, da cui abbiamo appreso la disponibilità ad assumere, tramite Rina, altri lavoratori alfa, fino ad un massimo di 42 complessivi.

 

Al pomeriggio presso la Regione, con tutti i soggetti firmatari dell'accordo del febbraio 2003, per la verifica dei lavori per il "polo della mobilità sostenibile". Questo incontro alle ore 23 è stato sospeso e rinviato a martedì prossimo. LE VALUTAZIONI DELLO SLAI COBAS:

 

1. Per quanto riguarda l'incontro della mattina con Abp, riteniamo positiva la decisione di assumere altri 25 lavoratori. Nei prossimi giorni chiederemo di concludere con un accordo e di procedere velocemente all'assunzione.

2. Per quanto riguarda l'incontro in Regione, riteniamo che anche in quella sede ci sono le condizioni per concludere precisando;

 

L'accordo di programma, tra comuni e proprietarie delle aree - che deve essere siglato entro la prossima settimana, stante la decadenza di alcune giunte comunali, non può prevedere una clausola liberatoria che in cambio delle assunzioni preveda soldi da devolvere agli stessi comuni. La liberatoria - già presentata da regione, comuni e provincia tre mesi fa e poi ritirata per le proteste dei lavoratori- vanificherebbe di fatto le assunzioni dei lavoratori Alfa. Perché Formigoni e i comuni insistono?

 

Gli attuali 550 esuberi non possono essere considerati gli unici da ricollocare, ma -come previsto dalle intese il polo della mobilità sostenibile- deve esserci occupazione aggiuntiva di lavoratori Alfa anche sul lotto b. Ricordiamo che a breve anche la meccanica e altri settori Fiat rischiano espulsione dalla fabbrica.

I lavoratori dell'alfa devono essere ricollocati ad Arese. Non vi è quindi nessuna autorizzazione da parte nostra a violare la legge e a trasmettere dati personali dei lavoratori.

 

I tempi di insediamento e di inizio attività sono molto dilatori e non coprono minimamente il complesso dei 550 lavoratori. Occorrono date certe di assunzione per tutti.

 

Estate sei, proprietaria dell'area lotto b, si è resa disponibile a discutere di una integrazione al reddito dei lavoratori. Questo va definito e quantificato in tempi brevi, altrimenti rischia di essere la classica proposta propagandistica di campagna elettorale.

 

SU QUESTI PUNTI PER NOI IRRINUNCIABILI, DEVONO VEDERE LA SIGLA DI UN ACCORDO E NON COME PROPOSTO DA FORMIGONI UN SEMPLICE COMUNICATO STAMPA CHE NON IMPEGNA NESSUNO. SE DA UN LATO RINGRAZIAMO LA CURIA PER AVER CONSENTITO LA NOSTRA PRESENZA NEL DUOMO, DOBBIAMO RISCONTRARE L'INDIFFERENZA DEI POLITICI NAZIONALI A PARTIRE DA BERLUSCONI E MARONI, CHE NON HANNO ACCOLTO LA NOSTRA RICHIESTA DI INCONTRO.

 

GIOVEDI' 8 ALLE 9.00 ASSEMBLEA GENERALE DEI LAVORATORI PER VALUTARE LA SITUAZIONE E CONTINUARE LA MOBILITAZIONE.

 

 Arese 3-4-04 slai-cobas alfa romeo

 

COMUNICATO STAMPA ALFA ROMEO ARESE

 "WANNA MARCHI INSEGNA"

Oggi alcuni giornali, che raramente si sono accorti dei problemi dei lavoratori di Arese, hanno dato ampio risalto ad una manifestazione da noi tenuta ieri al centro Salesiani di Arese.

 

 " i Cobas impediscono agli operai dell'alfa di trovare un nuovo lavoro" titola "il giornale" di Berlusconi in prima pagina. Per poi riportare a pag.16 "voleva assumere operai, i cobas lo bloccano".

 

Da mesi i lavoratori dell'alfa vengono regolarmente contattati da falsi imprenditori (padroni), per colloqui di lavoro fasulli e inesistenti. Ultimo in ordine di tempo è la "Associazione Elettromeccanica Italiana" con Luigi Tacconi che a nome di decine di aziende con migliaia di occupati, si dichiara disponibile ad assumere.

 

 NON E' DATO SAPERE DOVE E IN CHE CONDIZIONI QUESTI LAVORATORI SARANNO ASSUNTI, ANZI DA UNA NOSTRA RICERCA QUESTA ASSOCIAZIONE NON ESISTE.

 

Il numero telefonico rilasciato da L.Tacconi risulta intestato ad "FDUEG srl" con sede a Carpignano Sesia, via Torino 33. Saremmo molto grati a "il Giornale" e a tutti quelli che gridano allo scandalo cobas, se rispondono ad alcune nostre domande:

1. Perché i lavoratori dell'alfa vengono chiamati per lavori extra Alfa Romeo di Arese, quando Governo, Regione e Fiat hanno concordato che questi lavoratori dovranno lavorare dentro la ex Fiat ?

 

2. Perché le istituzioni che ricevono soldi della collettività per reindustrializzare l'Alfa ora sono in prima fila nell'allontanare i lavoratori da Arese ?

3. Perché chi realmente vuole aiutare i lavoratori dell'Alfa, non lo fa alla luce del sole, senza ricatti e intimidazioni ?

 

4. Perché non si dà risalto alle denuncie dei lavoratori che pur avendo vinto due volte in tribunale, non hanno ricevuto né un posto nè gli arretrati. (da oltre 15 mesi chi è in cig prende poco più di 600 euro al mese) ?

 

5. Perché solo dieci giorni fa 600 lavoratori in corteo sono andati in tribunale per presentare una denuncia contro la Fiat, e non abbiamo visto questa notizia in prima pagina del Giornale ?

 

6. Perché i giornali non dicono che tutta l'area dell'Alfa di Arese è stata venduta dalla Fiat al Deputato della maggioranza Riccardo Conti, che sicuramente -se i lavoratori dell'Alfa se ne andranno da Arese- avrà la possibilità di speculare meglio sulle aree ?

 

A NOI SEMBRA CHE, IN VISTA DELL'INCONTRO CON FORMIGONI DI VENERDI' PROSSIMO, QUALCUNO CERCA IN TUTTI I MODI DI LIBERARSI DEI LAVORATORI DELL'ALFA. NOI A FEBBRAIO 2003 ABBIAMO SIGLATO L'ACCORDO PER IL POLO DELLA MOBILITA' SOSTENIBILE. AD OLTRE UN ANNO NULLA E' STATO FATTO, NESSUN LAVORATORE E' STATO ASSUNTO E NESSUN PROGETTO E' STATO PRESENTATO AI SINDACATI. EVIDENTEMENTE SI SPERA CHE QUESTI LAVORATORI SE NE VADANO ACCETTANDO POSTI DI LAVORO ALLA WANNA MARCHI, PER POI DIRE CHE TUTTO E' A POSTO E CHE LA CRISI FIAT E' RISOLTA. I LAVORATORI DI ARESE NON ACCETTERANNO TUTTO QUESTO; ANCHE CON MILLE DIFFICOLTA' NOI CONTINUEREMO LA LOTTA. VENERDI' CORTEO DA PIAZZA CAIROLI AL DUOMO. PER CHIEDERE ALLA FIAT E A FORMIGONI LAVORO AD ARESE.

 

 

 Arese,31-3-2004 Slai Cobas Alfa Romeo

 

giovedì 24 APRILE 2003, ORE 6: DOPO UNA “ESTENUANTE” TRATTATIVA 

E’ STATO SIGLATO L’ACCORDO PER TRASFERIRE TUTTA L’ALFA ROMEO A POMIGLIANO ANCHE DALLA FIOM-CGIL

Nel dicembre 2002 è partita la cassa integrazione di 8.100 lavoratori Fiat. Senza nessun accordo sindacale ma solo grazie a un’intesa tra Governo e Fiat.

Operazione da tutti, Cgil, Cisl, Uil, condannata e contro la quale i lavoratori sono stati chiamati a battersi.

La ricetta Fiat era apparsa a tutti evidente : solo due stabilimenti erano sufficienti, Melfi e Pomigliano.

Anche a Pomigliano si doveva però introdurre il sistema Melfi. (ritmi di lavoro superiori del 20-30%, turni di lavoro massacranti e assunzioni precarie). Per Termini Imerese si ipotizzava una piccola sopravvivenza, a patto che il mercato riprendesse a tirare e che si accettassero anche lì le condizioni di lavoro di Melfi.

Da allora si sono susseguiti accordi separati a cui la Fiom-Cgil non ha mai apposto la firma ( dall’accordo sul premio di risultato, agli accordi per la cig a Cassino e Mirafiori … ).

Dopo 5 mesi Cgil-Cisl e Uil hanno praticamente accettato tutto questo tornando alla vecchia unitaria concertazione.

Da mesi come Rsu dell’Alfa Romeo di Arese abbiamo chiesto una riunione nazionale di tutte le Rsu del gruppo Fiat per lanciare un fronte di lotta forte, unitario e solidale. A dicembre, come gesto simbolico di questa urgente necessità, abbiamo girato ai lavoratori di Termini Imerese l’Ambrogino d’oro. 

Invece, volutamente, ogni singola fabbrica è stata abbandonata a se stessa.

Per favorire i piani Fiat dovevano tenerci tutti divisi.

Adesso all’Alfa di Arese ci verranno a dire

Che tutto questo era purtroppo già scritto nell’accordo tra governo e Fiat del dicembre scorso

Ma non ci eravamo schierati contro ?

Che ad Arese si deve produrre l’auto ecologica

Ma  non era già scritto negli accordi del 1994 mai applicati da Fiat ?

Che ormai ad Arese non si producono più auto Alfa Romeo e quindi la situazione era già compromessa

Ma le produzioni Alfa Romeo di Arese (166 e spyder,coupè) non sono state trasferite altrove con gli accordi firmati da Cgil, Cisl e Uil ? Come mai i famosi accordi non rispettati per 4.000 posti di lavoro Fiat ad Arese, per la produzione dell’auto ecologica e per la produzione delle auto sportive, non sono mai stati impugnati dai sindacati che li hanno firmati ?

La Fiom nazionale, che tanto ha sbandierato il cambiamento di linea sindacale rispetto agli ultimi anni, si accoda anche lei ai voleri Fiat, firmando la definitiva sparizione di produzione di auto Alfa Romeo ad Arese.

Abbandonando i propri militanti di fabbrica Da parte nostra continueremo la lotta in difesa del nostro lavoro e della nostra dignità.

 Arese 24-4-03                    Slai Cobas Alfa Romeo Arese

Sito a cura della
Redazione Multimediale del CUB-USI