Mercoledi alle ore 15.00, trecento persone hanno occupato l'Ecole Normale
Superieure (ENS) di Parigi, rue d'Ulm. In questo istituto universiatrio
che forma l'elite della nazione, gli studenti ricevono una formazione di
quattro anni per poter superare il famoso concorso nazionale, l'agregation,
che oltre ad aprire le porte alla carriera di docente universitario, permette
spesso ai suoi titolari di ottenere posti di alta responsabilità
nell'amministrazione pubblica, nel mondo editoriale ed artistico, ma anche
nel mondo politico. Per questa formazione di alta qualità, che avviene
in un contesto ideale (l'edificio centrale è della fine del '700
con un giardino in centro e i docenti sono considerati i migliori della
Francia), gli studenti sono accettati solo dopo un concorso severissimo
e hanno la fortuna di essere pagati per tutta la durata della loro formazione
7.500 franchi (circa due milioni di lire).
Come ha dichiarato Remy (membro di AC!) nel suo intervento di apertura
dell'assemblea degli occupanti, ancora in corso alle 17.00, "questa occupazione
non ha lo scopo di accusare gli studenti dell'ENS di essere dei privilegiati,
ma di affermare che questo diritto di accesso al reddito per seguire
una formazione deve essere esteso a tutti".
Così il movimento dei precari e disoccupati, dopo una giornata
di martedì già molto densa di eventi, prosegue la sua attività
preferita già da un mese: l'occupazione.
Dai diversi interventi questa occupazione sembra voler essere di media
o lunga durata.
I motivi di un'occupazione durevole sono diversi per le varie persone
che prendono la parola. Per Marie, ventenne che non ha mai trovato un contratto
di lavoro di più di tre mesi e che ha già fatto due formazioni
della durata di sei mesi, pagate 3.500 franchi al mese (circa un milione
di lire), "non ho mai avuto la fortuna di poter studiare in un ambiente
tanto bello, forse la scuola mi sarebbe piaciuta molto di più (...).
Per me dobbiamo stare qui per poter discutere fra di noi ma anche per fare
di questo spazio un luogo per tutta la gente che vuole parlare con noi".
Christian, quarantenne, con un adesivo SUD sul maglione arancione, afferma
che "dobbiamo allargare il movimento ad altri. Per esempio, per i lavoratori
è molto importante poter aver un spazio in cui ritrovare quelli
che da un mese sono in mobilitazione". Jeanne, militante di AC!, insiste
sul fatto che "bisogna anche riuscire a creare un legame con il mondo universitario.
La questione del reddito per tutti può diventare la possibilità
di fare entrare gli studenti nella lotta. Soprattutto perché più
del 40 percento di loro sono costretti di lavorare mentre sono all'università".
I dibattiti sono ormai finiti e ci sarà un'altra assemblea alle
18.00 con molta piu gente, almeno secondo le previsioni di tutti gli occupanti.
Per ora tutti si organizzano per questa prima notte di occupazione e il
clima è molto tranquillo. Sembra che la direzione dell'ENS non sia
intenzionata a chiedere l'intervento delle forze dell'ordine. Gli studenti
sono per la stragrande maggioranza solidali con il movimento e capiscono
i motivi di questa occupazione e mettono a disposizione degli occupanti
tutti i mezzi di comunicazione (computer ma sopratutto password per aver
accesso a Internet).