07 Gennaio 1998

Le occupazioni si moltiplicano

Quella di oggi sarà la giornata decisiva. Si allarga a macchia d'olio il movimento dei senza lavoro e dei precari francesi. Sono previste grandi manifestazioni in varie città, mentre a Parigi il gruppo degli occupanti annuncia uno sciopero della fame contro le "provocazioni" di alcuni ministri. E domani il governo si riunirà per decidere

LUDOVIC PRIEUR*

IL METODO Jospin - tanto vantato da giornalisti e analisti della vita politica francese durante questi sei primi mesi - non sembra tanto diverso dal metodo Juppé nei confronti dei movimenti sociali.

Dall'inizio della mobilitazione dei disoccupati e precari francesi il governo non ha risposto pienamente a nessuna delle rivendicazioni del movimento. Anzi, da questo fine settimana, attraverso la voce del suo ministro dell'occupazione, Martine Aubry, ha dimostrato la sua chiusura e la sua voglia di delegittimare il movimento ("le occupazioni sono illegali"). Alle parole di Aubry si sono aggiunte quelle di N.Notat (segretaria della Cfdt e presidente dell'Unedic, che si era opposta al movimento di novembre-dicembre '95), che ha minimizzato l'ampiezza del movimento e ha appoggiato esplicitamente M.Aubry.

Le reazioni degli occupanti e delle associazioni presenti alla mobilitazione sono unanimi: si tratta di una pura provocazione. Ma a queste provocazioni verbali, il governo, attraverso questori e celerini, ne ha aggiunte altre: gli sgomberi di alcune sedi occupate - lunedì a Mimouz (sudovest della Francia) e ieri mattina a Perpignan - e l'imputazione per "occupazione illegale" della sede dell'Assedic di Nantes dei leader locali di Ac! e della Cgt.

La risposta degli sgomberati sono state nuove occupazioni avvenute entrambi nella giornata di ieri. A Nantes, giovedì si terrà un comizio davanti al Tribunale durante il processo. Intanto alle 16 di ieri si contavano una decina di nuove occupazioni su tutto il territorio francese (26 in totale) e secondo, C.Aguiton (Ac!), le giornate di oggi e domani dovrebbero confermare l'onda di nuove occupazioni.

Parlando al telefono con diverse sedi occupate in Francia, i miei interlocutori mi hanno fatto parte della loro disillusione e altri della loro rabbia contro l'atteggiamento del governo. A Parigi, stanchi di non aver risposte positive da parte della Prefettura, gli occupanti pensano di iniziare uno sciopero della fame. A Nantes, per preparare la manifestazione di oggi, hanno invaso ieri mattina diverse sedi di società di lavoro interinale, luoghi emblematici del lavoro precario.

La giornata di oggi appare comunque a tutti un momento importantissimo per il proseguimento della mobilitazione e delle lotte dei disoccupati francesi. In tante città saranno organizzate manifestazioni, comizi e nuove occupazioni. Ma sarà anche importante verificare se la solidarietà espressa dal resto della popolazione nei sondaggi, come nelle numerosissime telefonate ricevute nelle sedi occupate o nei locali di Ac! e di altre associazioni si trasformerà in partecipazione attiva a questi appuntamenti.

Già da ieri si è cominciato a verificare uno dei desideri degli occupanti: che le sedi occupate possano diventare il luogo di ritrovo di tante altre persone, pronte a entrare in lotta.

Durante il novembre-dicembre '95, gli scioperanti avevano creato un nuovo gioco il "Juppéton" (col riferimento al Teleton, trasmissione televisiva per raccogliere i fondi per la cura di alcune malattie). Quel gioco consisteva nel fare il conto ogni giorno delle nuove occupazioni che si andavano realizzando, mentre il governo si ostinava a dire che la mobilitazione era scarsa e minoritaria. In questo mese di gennaio '98 si potrà inventare allora il nuovo gioco "Aubryton"?

*Centri sociali del nordest