Christophe Aguiton
Stiamo vivendo in Francia un momento importantissimo con questa lotta dei disoccupati di ampiezza nazionale.
Due cose importanti sono già state conquistate dal movimento : le lotte dei disoccupati e le loro organizzazioni (associazioni e sindacati) sono - di fatto - riconosciute, e il "punto debole" della politica governativa,cioè l'assenza di presa in considerazione delle condizioni di vita dei disoccupati, precari e persone vittime delle esclusioni, è adesso messo in luce.
Bisogna avere coscienza che i primi tre giorni di questa settimana saranno determinanti per il proseguimento della lotta dei disoccupati. Avremo bisogno di tutto il sostegno e auito possibile !
Il movimento delle occupazioni si è esteso fino al veglione di capodanno e si è mantenuto in tutti gli spazi simbolici durante il lungo fine settimana dal 1 al 4 gennaio :
- alcune occupazioni sono terminate dopo che i fondi sono stati assegnati al livello locale - è il caso a S.Brieuc (Bretagna) e Champigny (periferia est parigina) in cui gli occupanti hanno ottenuto un finanziamento di 320mila franchi (circa 100 miloni di lire);
- alcune occupazioni sono state sgomberate dalla polizia;
- le occupazioni che sono oggi i simboli del conflitto, Marsiglia, Arras e adesso Parigi sono sempre in atto; la stampa contava Domenica 4 gennaio 13occupazioni.
Le rivendicazioni sono il "Premio di Natale" di 3mila franchi per tutti i disoccupati che ne faranno la richiesta, la riorganizzazione dell'intero sistema di sussidi sociali e dei minimi sociali, con l'aumento immediato di 1500 franchi di questi ultimi e l'accesso al Reddito Minimo d'Inserimento (RMI) per i giovani di età inferiore a 25 anni.
Da questo, occore sviluppare altre rivendicazioni, in particolare la creazione di posti di lavoro e la rivendicazione di una riduzione dell'orario di lavoro realmente creatrice di impiego, quindi senza l'introduzione della flessibilità....
Ci rivolgiamo al governo per chiedere l'attuazione di reali tavoli di consultazione per dare soddisfazione alle rivendicazioni dei disoccupati, sia a livello locale, regionale e nazionale, con la partecipazione delle associazioni e sindacati presenti nella lotta.Ci rivolgiamo anche all'UNEDIC (organismo che gestisce a livello nazionale l'intero sistema dei diversi sussidi sociali) il cui silenzio dei responsabili è scandaloso.
Chiediamo la riunione di un consiglio di amministrazione straordinario in tempi brevi per prendere le misure dovute.
Due ministri si sono espressi questa fine di settimana :
- Jean Claude Gayssot (Trasporti) ha ricevuto le associazioni e i comitati di disoccupati per annunciare le misure per i disoccupati della Regione Parigina; a questa proposta, la risposta di AC! è la seguente : "un primo passo nel lungo camino verso la gratuità dei mezzi pubblici locali per i disoccupati" e corrisponde al sentimento di tutte le associazioni e sindacati presenti nella lotta;
- Martine Aubry (Occupazione) ha anticipato la conferenza stampa prevista per il 6 gennaio nella quale avrebbe dovuto presentare il suo progetto di legge contro l'esclusione, al Sabato 3 gennaio. Nessuna risposta concreta è stata data dalla ministra, visto che l'aumento di 500 milioni di franchi (circa 145 miliardi di lire) attribuiti alla cassa per gli AFR - i sussidi destinati ai disoccupati in formazione - era previsto da due mesi! Le parole minacciose del suo intervento (le azioni "illegali" dei disoccupati) sono una pura provocazione (sono le parole usate dai comitati dei disoccupati della CGT) per l'intero movimento sociale.
La presidente dell'UNEDIC, N.Notat (secretaria della CFDT che si era opposta al movimento di novembre-dicembrte '95), continua, dopo un mese di conflitto a mantenere il silenzio totale! Le cose stanno per cambiare, un Consiglio di Amministrazione si terrà Mercoledì 7 gennaio alle ore 15.00.
La CFDT ha appena annunciato che N.Notat riceverà, Martedì 6 gennaio, M.Pagat, il presidente di "Partage" e ex-leader del sindacato dei disoccupati. Lo stesso Pagat riconosce non avere più un ruolo rilevante nelle lotte dei disoccupati, e quindi questo incontro non ha nessun valore per il movimento di lotta attuale!
Sul piano sindacale, le cose hanno conosciuto un'evoluzione molto positiva : dopo la CGT, la CFTC (il sindacato cristiano) e anche la CGC (la confederazione dei quadri) hanno denunciato la carenza delle parti sociali, e FO (il terzo sindacato confederale) ha criticato la scarsa rivalutazione dell'ASS (uno dei sussidi minimali per disoccupati) e chiesto un punto preciso d'analisi sui fondi sociali (mentre ne ha votato poco tempo fa la riforma). Bisogna sottolineare che FO si è rivolto direttamente alle associazioni di disoccupati, ciò rappresenta una vera svolta !
Il doppio punto di partenza della mobilitazione (i comitati disoccupati della CGT mobilitati per ottenere il "Premio di Natale", in particolare a Marsiglia, e le associazioni di disoccupati assieme ad altri sindacati - SUD, CFDT "in lotta", cioè la minoranza opposta alla secretaria N.Notat - che hanno lanciato la campagna sulle "Emergenze sociali") imponeva confluenze e un riavvicinamento unitario...
Se le situazioni locali rimangono diversificate (un lavoro unitario fortissimo a Arras fra AC! E la CGT come nella maggiore parte delle occupazioni; una volontà esplicita da parte della CGT di rimanere da sola come a Marsiglia o in alcune altre situazioni), negli ultimi giorni la situazione sta migliorando. Dopo l'organizzazione comune del comizio del 24 gennaio davanti alla sede dell'UNEDIC, le associazioni hanno potuto prendere la parola, senza nessuna opposizione, durante il comizio organizzato dalla CGT, il 31 dicembre, davanti la sede della Confidustria francese (CNPF); la CGT è stata invitata e ha partecipato all'occupazione dei servizi sociali del Comune di Parigi, azione lanciata da AC!, il 30 dicembre.
Una riunione unitaria, CGT, AC!, APEIS, MNCP (queste due ultime associazioni di disoccupati sono legate più o meno al Partito Comunista Francese - PCF), il 2 gennaio nella sede centrale della CGT ha confermato questa volontà unitaria e le reazioni al discorso del governo stanno consolidando questo riavvicinamento.
Ci sono anche le relazioni con le altre associazioni (DAL, Droits devants!!, CDSL, CADAC,...) e le altre forze sindacali.
Tutto questo senza nascondere la difficoltà di associare la specificità propria dei disoccupati (specificità che è alla base della forza di questo movimento) con il necessario allargamento ai lavoratori e a tutti coloro che lottano contro le esclusioni.
In questi giorni ci saranno diversi incontri :
- una riunione "disoccupati" (CGT, AC!, APEIS, MNCP) si terrà l'8 gennaio;
- riunioni fra sindacati confederali di cui la CGT sarà promotrice;
- riunioni unitarie larghe, con la partecipazione delle forze sindacali e associative di cui la prima si terrà lunedi 5 gennaio su invito di AC!.
La strategia di azione per i prossimi giorni dovrà articolarsi sulle occupazioni e la ricerca di allargamento con momenti forti di mobilitazione.
Le occupazioni rappresentano la specificità di questo movimento, come le manifestazioni erano il simbolo della lotta del novembre-dicembre '95 e i blocchi stradali hanno caratterizzato la mobilitazione dei camionisti di questi ultimi anni.
È proprio sulla base del numero di occupazioni che saranno prese in considerazione, da parte del governo, le rivendicazioni di questo movimento e la sua forza; M.Aubry ha cominciato questo Sabato a dire "solo il 4% delle sedi dell'ASSEDIC sono attualmente occupate".
È quindi decisivo che le occupazioni reggano e si estendano nei prossimi giorni. Le associazioni di disoccupati e la CGT ne sono convinte, ed è quindi certo che le occupazioni aumenteranno da Lunedì.
Gli sgomberi da parte della polizia sono possibili e anche probabili (vedi la parte minacciosa delle dichiarazioni di M.Aubry). A questo proposito, la riunione nazionale dei collettivi di AC!, Sabato 2 gennaio, ha deciso che in caso di sgombero, l'occupazione vada continuata subito altrove ! Lo scenario immaginato è quello dei sans papiers : ovunque siamo, malgrado gli sgomberi, l'occupazione continua !
Ciò significa ovviamente una logistica in cui i sostenitori sindacali e associativi sono determinanti. e significa anche, nel caso che gli sgomberi si moltiplichino, la necessità di avere la presenza davanti alle sedi occupate di personalità, responsabili sindacali, ..., per protestare contro gli interventi polizieschi.
L'allargamento è, parallelamente alle occupazioni, indispensabile. Per questo, sarà necessario creare momenti forti, manifestazioni o comizi.
Il primo si terrà Mercoledì 7 gennaio, con comizi in diverse città. A Parigi, l'appuntamento è alle ore 14.00 davanti la sede dell'UNEDIC.
Se il movimento si radica, anche con l'appoggio dei lavoratori, e la solidarietà si trasformerà in forza attiva, allora bisognerà organizzare una grande manifestazione, nazionale o in diverse città che potrebbe essere Sabato 14 o 21 gennaio, con preferenza per il 14 visto che inizierà il dibattito parlamentare sulla possibilità, per i disoccupati con più di 55 anni e che hanno lavorato 40 anni, di avere diritto ai sussidi di disoccupazione : ora hanno solo i minimi sociali per anziani.