I DISOCCUPATI "ILLEGALI" RISPONDONO ALLA MINISTRA DELL'OCCUPAZIONE, dagli uffici dei servizi sociali occupati di Parigi, 5 Dicembre '98, ore 24.

MARTINE STA ANDANDO FUORI DI TESTA!

Martine Aubry vuole aggiungere un nuovo articolo al codice penale creando il delitto di disoccupazione?

"Le occupazioni delle sede ASSEDIC dei disoccupati sono illegali" ha dichiarato M.Aubry durante la sua conferenza stampa.

Detto in altro modo : "Signori, celerini, tirate fuori i vostri manganelli!"

Ci capiterà di essere sgomberati dai nostri spazi occupati per ritrovarci processati?

È un delitto rivendicare il diritto alla vita con la ridistribuzione delle ricchezze?

Ci aspettavamo di M.Aubry misure concrete per rispondere al movimento dei disoccupati. Invece si è lanciata in una agressione contro coloro che definisce delinquenti.

Certo la signora Aubry ha annunciato che accordava 500 milioni di franchi per la rivalorizzazione dell'AFR (sussidio per i disoccupati in formazione) ma a guardarci bene questo è solo una bella presa in giro.

Questi 500 milioni vengono infatti dei 2,5 miliardi che Juppé con la complicità di N.Notat (secretaria della CFDT e preseidente dell'UNEDIC), aveva tolto del budget dell'AFR.

Dunque, dovo sono finiti questi 2 miliardi mancanti?

Inoltre la restituzione di questi 500 milioni ai disoccupati (grazie alla lotta), Aubry l'aveva già annunciata due mesi fa; stessa cosa per la rivalorizzazione dell'ASS (sussidio che fa parte dei minimi sociali) che riguarda esclusivamente i disoccupati di età superiore a 55 anni.

Ciò che Aubry presenta come un grande passo positivo era già un progetto di Juppé. Inoltre è importante sottolineare che la ministra si è ben guardata dal dare il numero dei probabili benificiari di questa proposta.

Niente di nuovo : basta conoscere i drastici criteri per aver diritto a questi sussidi (40 anni di lavoro senza nessuna interruzione, che si tratti di un periodo di disoccupazione o di lunga malattia). Questa misura alla fine dei conti riguarderà non più di 20 mila persone, molto meno dell'1% dei disoccupati. Per più del 99% dei disoccupati, la miseria rimanerà quotidiana e continuerà di colpire in particolare i giovani di età inferiore a 25 anni (impossibile per loro aver accesso al Reddito Minimo di Inserimento) per i quali resta altroche di rivolgersi alle opere caritative o entrare nella piccola criminalità e anche finire in carcere.

Per chi ci prende?

È con queste misure, che sono solo miraggi, che il governo pensa ridurre la frattura sociale, tanta cara a Chirac?

Non è la prima volta che M.Aubry manifesta il suo disprezzo nei confronti dei disoccupati. Quindici anni fa, aveva sospeso il sussidio di inserimento che allora era attribuito ai giovani in ricerca di primo impiego. Aubry usava come pretesto il fatto che questo sussidio incitava alla pigrizia.

Oggi è il RMI ad essere nella sua linea di mira. Il suo obbiettivo principale è infatti ridurre il numero di benificiari dell'RMI costringendoli a firmare contratti di inserimento.

I benificiari dell'RMI saranno costretti di accettare qualsiasi posto di lavoro precario (tipo CES, contratto impiego di solidarietà) per non essere cancellati dalle liste.

Il governo della sinistra plurale ha ripreso per conto suo lo stesso vecchio metodo dei governi di destra che consisteva nel cancellare il massimo numero di persone delle statistiche riguardante il tasso di disoccupazione, indirizzandoli non verso veri posti di lavoro ma verso qualsiasi impiego sottopagato.

Quale può essere il futuro di un giovane che accetterà i "posti per giovani", ultima trovata di Aubry, che consistono, nella maggiore parte dei casi, nel avere un ruolo di "mediatore sociale" fra i giovani delle periferie e le istituzioni?

Lottiamo anche per i lavoratori, per tutti coloro sui quali pesa la minaccia della disoccupazione; questi nuovi diritti acquisti saranno per tutti e il ricatto dei licenziamenti non potrà più essere usato con la stessa efficacia di oggi.

Esigiamo un premio di natale per tutti e non caso per caso, così come la creazione di uno sportello unico in ogni provincia per l'attribuzione di sussidi di emergenza.

Aubry prova ad oppore ai disoccupati in lotta (minoritari secondo lei e di cui bisognerebbe "relativizzare" il movimento) alla maggioranza dei disoccupati e precari.

Accettiamo la sfida e le chiediamo di aprire questi sportelli. Aubry potrà da sola allora verificare che il premio di natale risponde ad una domanda reale e massiccia.

Ci aspettiamo, nelle prossime ore o giorni, a un intervento delle forze dell'ordine in tutti i posti occupati dai disoccupati.

Ma sappiamo che nuove occupazioni sono in preparazione e per questo che la repressione sarà vana.

Lanciamo un appello alla popolazione di non fidarsi delle dichiarazioni del governo e ai disoccupati, precari, lavoratori di raggiungere e sostenere le occupazioni in corso, ad occupare nuove sedi che gestiscono la disoccupazione, la precarietà e la miseria.

Gli occupanti dei servizi sociali di Parigi