Il 29 giugno la città ha mostrato il suo affetto, solidarietà e il suo bisogno di XM24.
Nei giorni seguenti la solidarietà non si è fermata, come dimostrano le migliaia di firme raccolte – in pochi giorni – dalla petizione lanciata a partire dalla lettera di Stefano, abitante della Bolognina da più di mezzo secolo, a cui Merola ha dato una risposta con cui giunge persino a legittimare la paura del diverso: «Ci sono altrettante richieste di residenti di chiudere quel posto, alcune fatte col becero tono della destra, altre di semplici cittadini che non amano il centro sociale forse perché ciò che è così diverso può anche fare paura.»
Mercoledì 10 luglio sul Corriere di Bologna leggiamo che «A sentir Merola però l’Xm24 da allora [cioè da fine giugno] non si è più fatto vivo».
L’accusa dell’amministrazione a XM24 di non voler dialogare non è nuova, e ci accompagna da anni. Ma finalmente la verità emerge chiara, ed è Merola stesso a dire come stanno le cose:
«Se si sono fatti vivi? Non mi interessa proprio […] Il dialogo con l’Xm 24 per quanto ci riguarda è finito. Tutte le occasioni di dialogo sono state fatte».
Il sindaco di Bologna dice il falso. Solo negli ultimi giorni (26 giugno, 3 luglio e ieri 10 luglio) ci sono stati tre incontri “a tre”, avvenuti in questura: XM24, l’assessore Matteo Lepore e il presidente di quartiere Daniele Ara, alla presenza di questore. Obiettivo degli incontri: trovare una soluzione diversa da uno sgombero coatto, a partire dalla nostra disponibilità ad affrontare anche un trasferimento pur di tutelare l’esperienza collettiva di XM24.
Unica proposta dell’amministrazione: l’abbandono dei locali prima dello sgombero e l’assegnazione di uno spazio di transizione (praticamente un magazzino) nell’attesa di uno spazio che al momento neppure esiste.
Proposta inaccettabile per XM24: restare in un magazzino in attesa del “magari” e del “mercato” e dello scontro tra le correnti del PD.
“Non c’e’ nessuna disponibilità di immobili di proprietà pubblica, non ho mandato per trattare su questo. Trovatevi uno spazio privato e magari vi aiutiamo” ha detto Lepore il 3 luglio. Persino su questo XM24 è stato disposto a ragionare.
Il 10 luglio, una settimana dopo, con l’incontro già fissato nel pomeriggio, Merola con l’intervista al Corriere, nega l’esistenza di questi incontri: «non mi interessa proprio», dice il sindaco. A conferma, la mattina stessa arriva a XM24 l’ordinanza di sgombero, previsto a partire dal giorno 25 luglio.
ordinanza_sgombero
Dunque: gli incontri in questura erano un bluff? Oppure Merola non sa cosa fanno i suoi assessori?
Da una parte c’è un’amministrazione che si riempie la bocca con la parola «partecipazione». Dall’altra la partecipazione vera: le assemblee affolltissime, le migliaia di persone che frequentano XM24 ogni settimana, l’amore determinato con cui diecimila persone sono scese in strada il 29 giugno.
Sono Merola, Lepore e Aitini i protagonisti di una pessima telenovela: quella del Pd bolognese. La nostra è una storia infinita.
Che continua…
A PARTIRE DA OGGI STESSO
Giovedì 11 luglio alle 19.00, in XM24, ci sarà un AGGIORNAMENTO PUBBLICO sulla battaglia contro il nulla che avanza, con l’intervento di Stefano Leonardi, nato e cresciuto in Via Fioravanti, e di Mauro Boarelli, della redazione della rivista Gli Asini, e la condivisione di riflessioni, pensieri e strategie di Resistenza.
Leggi e firma la petizione – la risposta del Sindaco – la risposta di Campi Aperti
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