Dopo aver sottoscritto il sei agosto – ed esibito su facebook – un impegno a trovare una nuova sede per XM24, il pluri-assessore Matteo Lepore ha scartato uno dopo l’altro tutti gli spazi oggetto di trattativa. La caserma Sani perché è dello stato; l’edificio di via Bignardi perché non é stato in grado di garantire niente, men che meno tempistiche e modalità minimamente accettabili; via Bigari, ex deposito TPER, perché è della città metropolitana (il cui sindaco è casualmente Virginio Merola, non difficile da contattare, si direbbe). Tutti questi dati erano già noti il sei agosto – infatti l’impegno preso della giunta, sottoscritto da Lepore con l’approvazione del capo gabinetto del sindaco – sarebbe dovuto essere quello di sbloccare almeno una di queste situazioni.
A un paio di settimane dalla scadenza concordata, il 15 novembre, Lepore tira fuori dal cilindro assessorile l’indirizzo di uno stabile e in un’intervista di ieri ( https://bologna.repubblica.it/cronaca/2019/11/05/news/centri_sociali_bologna_lepore_e_netto_sullo_spazio_in_via_zanardi-240292746/ ) dice che quella è l’ultima proposta prima della scadenza. Altre non meglio definite opzioni ci saranno in futuro, forse, a lor signori piacendo.
Lo ripetiamo di nuovo: le attività, i laboratori e la vita di XM24 non possono aspettare! Questa proposta non è né accettabile né adeguata per la nostra realtà.
Lo stabile che ci offrono è un magazzino ancora parzialmente in funzione, di proprietà di un privato. Si trova in fondo a via Zanardi, oltre l’autostrada, a 50 minuti a piedi dalla sede “storica” di XM24.
Sede “storica” che – non dimentichiamolo – il comune avrebbe potuto e dovuto lasciarci, visto che di quella aveva ed ha piena disponibilità.
Questo stabile si trova appunto a 50 minuti da XM24 ma – rullo di tamburi! – a 350 metri dalle piste dell’areoporto: un posto adatto per fantastici selfie con vista velivoli.
Tutti sappiamo – Lepore e giunta per primi – che quella proposta è stata fatta per essere rifiutata. Che fine strategia! L’idea è far finta di essersi spesi per tener fede all’impegno preso, far credere che altri spazi non ci siano, rinviare di mese in mese la data di un possibile esito, e dare infine un Daspo a XM24 e alle pratiche che lo attraversano, sbattendolo là dove non darà “troppo fastidio a chi vive la città”ome se le migliaia e migliaia di persone che hanno attraversato XM24 non fossero persone che vivono la città ma corpi estranei da espellere.
A questo punto è chiaro: le proposte del Comune sono ed erano false. Per quanto il “pop” assessore ridicolmente si lamenti di non occuparsi d’ altro che di XM24, è evidente che da parte dell’amministrazione non c’è l’intenzione di trovare una soluzione rispondente alle reali esigenze dello spazio autogestito. Non si vuole , né in Bolognina né in luoghi ragionevolmente raggiungibili. Le simpatiche battute sull’autobus che collega lo stabile proposto a piazza Maggiore ignorano il radicamento di XM24 nel quartiere e la sua raggiugibilità concreta anche dal centro cittadino. Esse ridicolizzano i rapporti di prossimità, di osmosi con il tessuto urbano e con la vita del quartiere popolare. Evidentemente per Lepore e Merola il centro, e persino la Bolognina, devono diventare solamente parchi giochi per turisti, i soli legittimati a “vivere la città”.
L’Odissea per lo Spazio di XM24 deve e vuole continuare… Restate aggiornat*!