» venerdì, 29/03/2024

Eventi

Dic
7
Mer
Presentazione di “Sex Work. Il farsi lavoro della sessualità”
Dic 7@19:00–23:45

Infoshock, il colletivo Queers of Chaos e Bebert Edizioni presentano

sexwork

Ore 19:00 – 21:00

Presentazione del libro “Sex Work. Il farsi lavoro della sessualità” (Bebert Edizioni/2016) con l’autrice Giulia Selmi

Dalle 21:00

A seguire aperitivo con stuzzichini vegan e bevande calde e concerto con Nana – folk punk disagiato da Pescara
https://nananonmiricordo.bandcamp.com/
https://www.facebook.com/nananonmiricordo/?fref=ts

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l testo costituisce un prezioso contributo al dibattito attuale sulla relazione tra corpi, lavoro e sessualità, in un contesto sociale e culturale in cui il corpo delle donne è continuamente posto al centro di battaglie politiche.
Giulia Selmi analizza com’è cambiata nei secoli la percezione sociale delle donne che si prostituiscono, da soggetti devianti a vere e proprie lavoratrici. Analizzando tre elementi (la sessualità, il corpo e le emozioni) l’autrice mostra come viene riscritto il lavoro sessuale a partire dalle teorie lombrosiane, attraversando il femminismo abolizionista, fino ai movimenti per i diritti delle e dei sex worker.

“Affermare che lo scambio di sesso per denaro sia antico quanto il mondo lo qualifica come fenomeno astorico, che sempre è stato e sempre sarà radicato in presunti rapporti naturali tra i sessi. In questa prospettiva i desideri e le scelte di singoli e singole, i modelli sociali di maschilità e femminilità, i rapporti di potere dentro e oltre i generi, le diseguaglianze sociali e i sistemi di produzione, le migrazioni, le politiche pubbliche e tutto quell’insieme di elementi socio-storici che danno forma concreta alle soggettività di chi lavora nel commercio del sesso, restano nell’ombra”.

Il libro è illustrato daPaola Paganate. Le illustrazioni sono il risultato di una ricerca iconografica sulla realtà della prostituzione e del sex work da fine ‘800 ad oggi.

“Scardinare la dicotomia ‘vittima-puttana’ che organizza la produzione di discorso sulla prostituzione giova alla libertà e all’autoderminazione di tutte, che si lavori o meno nel commercio del sesso”.

Nov
29
Mer
Montagne: resistenze dall’alto
Nov 29@19:00–Nov 30@0:00
Montagne: resistenze dall'alto @ Xm24 | Bologna | Emilia-Romagna | Italia

Una serata sulle montagne a partire dall’uscita dell’ultimo numero della rivista  Zapruder- Storie in movimento: Alte quote

Portiamo in città le “resistenze dall’alto” e le esperienze comunitarie, oltre la cara Val Susa.

Parlaremo di come le terre alte vengono sfruttate a uso e consumo della metropoli e del capitale oppure lasciate ignorate quando non servono,

Ne parliamo con Roberto Ventresca e Giovanni Pietrangeli di Zapruder, con Marco Tamarri, che ci aggiornerà sul progetto della seggiovia al lago Sacaffaiolo, e con Simone Vecchioni dell’associazione TerreInMoto che cerca  di far conoscere e rivivere i territori abbandonati dopo il terremoto nei Sibillini attraverso la conoscenza della montagna.

Dalle 19 aperitivo + cena

A seguire: dibattito

Mar
23
Ven
[ATTENZIONE PRESENTAZIONE DEL LIBRO RIMANDATA] L’onda d’urto-Autobiografia di una radio in movimento + cena benefit ROR
Mar 23@20:00


Ascolta e sostieni le radio libere!

Ore 20:00 Presentazione del libro L’onda d’urto Autobiografia di una radio in movimento Un granello di sabbia nell’ingranaggio della costruzione del consenso. Una voce per le realtà di lotta costrette al silenzio.

In contemporanea cena benefit per il trasmettitore nuovo di Radio Onda Rossa

A seguire concerti:

– Cuba Cabal presenta il nuovo disco Resistere tra i resti

– Nadir presenta il nuovo disco Nulla Cambia

Se non puoi venire ma vuoi sostenere le radio:
Produzioni dal basso
Radio Onda Rossa
Radio Onda d’Urto

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Trent’anni fa cominciavano a Brescia le trasmissioni di una radio libera che provava ad accompagnare, oltre la cappa repressiva di quei tempi, i pochi fermenti antagonisti. Intorno all’emittente, che prese il nome di Radio Onda d’Urto, nacque allora una comunità ribelle che riuscì a svilupparsi anche grazie alla presenza attiva in molte espressioni del conflitto di classe. Una realtà che ha saputo rinnovarsi, senza mai snaturare la propria sensibilità costitutiva, muovendosi con originale intelligenza e con una partecipazione orizzontale che non ha paragoni. Dentro e contro le contraddizioni della società, ma soprattutto dentro gli avvenimenti affrontati sulla strada, rielaborati in redazione e irradiati quotidianamente per ascoltatori e sostenitori. Un’area pubblica divenuta nel tempo sempre più vasta, come dimostra la festa di Radio Onda d’Urto che, iniziata nel 1992, è ora un appuntamento estivo imperdibile per migliaia e migliaia di persone.
Questa cronaca narrativa è frutto di un lungo lavoro redazionale, tratto dalla rielaborazione delle testimonianze di molti tra coloro che negli anni hanno partecipato al progetto radiofonico.
http://www.agenziax.it/londa-durto/

Un trasmettitore nuovo per Radio Onda Rossa

Radio Onda Rossa non fa pubblicità e non riceve finanziamenti da organismi politici, sindacali o padronali. E’ così da 40 anni e lo sarà anche per il futuro. Le sole fonti di finanziamento di cui disponiamo provengono dal contributo degli stessi redattori e redattrici della radio, dai versamenti di ascoltatori e ascoltatrici e dalle sottoscrizioni raccolte in occasione di pubbliche iniziative promosse dalla radio.

Ma negli ultimi tempi abbiamo riscontrato che le trasmissioni di Radio Onda Rossa sono molto disturbate a causa di una perdita di potenza e di nitidezza del segnale emesso da Monte Cavo. Come moltissime altre radio e televisioni infatti, gli apparati di trasmissione della nostra radio sono situati nei pressi di Roma e precisamente su Monte Cavo. La causa principale di questi inconvenienti risiede nel trasmettitore di potenza della nostra radio, vecchio, malandato e non più riparabile .

Si impone quindi la sua sostituzione con un modello di nuova generazione che, oltre a migliorare la ricezione del segnale, sia concepito per ridurre al minimo il consumo di energia elettrica e, per quanto possibile, anche l’inquinamento elettromagnetico, fenomeno che nella zona di Monte Cavo desta non poca preoccupazione.