» giovedì, 28/03/2024

Eventi

Mag
12
Ven
Ole’ Festival
Mag 12@17:00–Mag 13@2:00

Olé Festival
Una tre giorni di auto produzioni, editoria indipendente, workshop, mostre, incontri e musica.

INCONTRI dalle 18 alle 22

– Presentazione palco: presentazione Ole festival (18.00), Xm, presentazione Mostre (18.30)
– Presentazione spazio Infoshock: presentazione LA RABBIA (20)

MOSTRE

Spazio Osteria:
Elena Guidolin, Elena Pagliani, Silvia Rocchi

Spazio Sim:
La Rabbia

BASMATI – proiezioni dalle 21 alle 22

WORKSHOP e laboratori dalle 17.00 alle 20.00
Sogni a Manovella & Lega il tarocco (stampa/legatoria)
Devisú (tetem non solo per bambini)

MUSICA Il pomeriggio dalle 15 alle 19
Cal (Hip Hop/Rap – Bologna)

Fabio Tallo (DjSet – Cagliari)

La sera dalle 22.00 alle 2.00

– Ill Germe (Hardcore Rap – Bologna)
https://illgerme.bandcamp.com/

Ozone (Death Rap – Gioia del Colle)
https://ozone666.bandcamp.com/album/ozone-electricology-ep-2016

Dj Elle P (Djset – Bologna)

BANCHETTI di editori e autoproduzioni (in collaborazione con Liber Extravagante):

Bébért Edizioni, Red Star Press, casa editrice libera e senza impegni…

L’elenco completo sul sito

Cosa è OLÉ FESTIVAL

Mag
13
Sab
I piedi sulla città
Mag 13@10:00–18:00

18 km di camminata che attraverserà i luoghi della Bologna distopica voluta dal Comune (Fico, Terrapieno/Scandellara, Passante, restyling Fiera, Trilogia Navile) e quelli della Bologna che le si oppone (Zamboni 36,Vag – Cirenaica, San Donnino, Crash, XM24…).

Una camminata che è anche un esorcismo, un rituale, una benandanza, un amburbale, una rogazione; per evocare le forze resistenti del territorio e indirizzarle contro il Disastro psicourbanistico Con Wu Ming 2 misuriamo con i nostri passi la conoscenza che abbiamo dei luoghi che (non) abitiamo e di quelli che resistono.

ore 10 partenza da piazza Verdi
ore 13:30 pranzo al sacco nei prati che Autostrade vuole usare come cantiere per il Passante
ore 18 arrivo a Xm24 durante il festival Olè con cena Eat the rich!

altre tappe: via Zamboni 36, giardino L.Giusti, murales per Ilio Barontini, Vag 61 (h 10:45 circa), Condomini Ferrovieri via della Campagna, San Donnino e “Parco Agricolo” del progetto Passante, Arboreto Pilastro, Centro commerciale Pilastro, Meraville, CAAB/F.i.co. (h 12:15 circa), San Nicolò di Villola, Savena abbandonato,  Parco Nord, Cantiere Passante, Quartiere Dozza, Ponte Ciclopedonale su A13, Edifici da demolire per Passante,CRASH, Canale Navile, Polo Università CNR di via Gobetti, Trilogia Navile.

per info: trekking13m@inventati.org

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Racconterò la storia delle città che andrò visitando, tanto delle grandi quanto delle piccole. La maggior parte di quelle che un tempo erano grandi, sono ora diventate piccole; e quelle che nel corso della mia vita ho visto crescere e diventare potenti, avevano prima dimensioni molto ridotte – Erodoto

Pare che la Geografia inizi con la Storia. Così, da Erodoto. E’ un luogo antico – “comune” – quello che unisce due pratiche intellettuali occidentali. Ed il primo modo di raccontare una mappa è pensarla coi propri passi.

Se non abbiamo veramente visto ciò che abbiamo appena scorto, ancor meno osserveremo quel che rapidamente viene sottratto allo sguardo. In diversi modi può accadere: un’incredibile evoluzione astronomica (un meteorite?). Un lento lavoro geologico: lo scorrere della acque, che un “moderno” reputerà accettabile e noioso.

Oppure: la conoscenza dello spazio (e delle sue storie) ci è sottratta da artificiali accelerazioni. Fra queste, pensiamo all’azione degli esseri umani. O siete voi stessi a togliervi visioni preziose (lo spazio, perduto a causa dell’alta velocità a cui andate, è scambiato con un po’ di tempo; contemplerete il campo coltivato appena oltre l’autostrada, correndoci sopra? Che senso avrebbe? Siete stati davvero lì?) O sarà qualcun altro ad aver scelto, per noi, di non farci abitare certi luoghi. Chi?

Ecco quindi l’altro modo di sottrarre spazio: una peculiare pratica agita da umani, riuniti in grovigli decisori economico-amministrativi e volti a trasformare lo spazio cittadino. Chiamatelo capitale postmoderno: che, oggi sfrenato su campi urbani, ricolonizza spazi già edificati (ed abitati!) fingendo novità dette riqualificazioni.

Camminando possiamo misurare coi nostri passi la conoscenza che abbiamo dei luoghi che (non) abitiamo. Se ammettiamo di essere stanchi di certi luoghi comuni – “le città ci sono sempre state”, “lo sviluppo è progresso”, “si è sempre costruito” – è solo riconoscendo come tale la “violenza allo sguardo” fatta da precise mutazioni (qualcuno le dirà sempre inesorabili) che raggiungeremo una possibile illuminazione. Lo sguardo sarà presto affollato di costruzioni tanto vecchie ed ingombranti quanto assertivamente moderne; quanto medioevali sono invece gli sradicamenti di forme di vita (e politica) che abitavano gli stessi luoghi in altri tempi. Svelando la natura intenzionale di quelle azioni, oggi di una ridicolite senza precedenti nella storia della trasformazione urbanistica, capiremo più di quel che vedremo; lo faremo camminando, invocando scaramantici le divinità. Dal divano al divino.

Quella speculazione postmoderna, che qualcuno chiama economia, è detta fluida: e però sembra sempre pronta a fissarsi rapidamente in forme di cemento.

Il fenomeno è oggi specialmente visibile a Bologna. Basta spararsi (lungo i) diciotto chilometri (18 Km) imprecando il giusto. Del buon governo di un tempo vedrete il pessimo precipitato di calcestruzzo odierno:

  1. Può un prato diventare un cantiere? Autostrade risponde.
  2. La magia della compenetrazione: Fiera e Passante coincidono.
  3. Zamboni 36 non è Bologna 77. Forse.
  4. E ancora: Via del Terrapieno, Condomini Ferrovieri di via Campagna, S. Donnino e “Parco Agricolo” da Progetto Passante, Arboreto Pilastro, Centro Comm. Pilastro, Meraville, FICO, San Nicolò di Villola, Savena Abbandonato
  5. Verso lo stremo: Parco Nord, Cantiere Passante, Quartiere Dozza, Ponte Ciclopedonale su A13, Edifici da demolire per Passante, CRASH, Canale Navile, Polo Università CNR di via Gobetti, Trilogia Navile. Fine di tutto: XM24.

Non chiamatelo trekking. Scoprirete il significato dell’amburbale.

La mappa dell’amburbale:

Evento nell’ambito della 3 giorni di festival di auto produzioni, editoria indipendente, workshop, mostre, incontri e musica.

Festival Ole’.

Lug
19
Mer
Giro Di Boa – Presidio A Bordo Vasca Del Lido 24
Lug 19@19:00–23:45

Da Mercoledì 19 luglio la resistenza estiva di XM24 prende tutta un’altra forma. Nel lido urbano più chiacchierato della città apre i battenti una piscina di vicinato popolare ed autogestita.

A inaugurare questa rosa d’eventi sarà con noi la ciurma di eLaSTiCo faARTSui fondali disegnati per l’occasione dalle TO/LET con il premuroso sostegno d’ILa Sarda, a partire dalle 19 si alterneranno Alyz_ki, Elettra Irregolare e Opposit. Alle 22 UNA presidierà a bordo vasca con un live acustico e solidale.

Venite già spiaggiate!!!
Venite già spiaggiati!!!
Venite già!!!
Venite!!!

GIRO DI BOA

Dal 19 luglio nella riqualificazione della Bolognina, tra le forme solide e statiche della gentrificazione cementifera, appare un’altra forma: la forma dell’acqua!

Nei doppi sensi e nelle ambiguità della politica di palazzo, si sa, ci sguazza l’oca, ma noi veniamo da tutte altre sponde, da tutt’altro mare e goccia dopo goccia abbiamo generato un’altra marea, dando vita a un’oasi nel deserto del cemento, compatibile col quartiere e con la realtà ma anche irrimediabilmente incontenibile e strabordante di vita e desideri.

Scottate, spellate – ma mai raggrinzite! – dal susseguirsi dei colpi di sole e di scena dell’amministrazione comunale, seccate di sentirci da mesi con l’acqua alla gola, di ricevere in faccia le ondate dei maremoti decisionali e autoritari del mercato edilizio e le schiumate dei processi mediatici montati ad hoc, ci siamo tuffate a capo fitto in una serie di iniziative libere, aperte, autogestite e popolari, che presentino sotto un’altra luce quello che sembra diventato il palco scenico di una soap opera: un po’ sto al sole, un po’ anche no.

Per iniziare a metterle in campo abbiamo seminato nell’orto.
Dopo una sessione collettiva e interplanetaria di yoga, abbiamo cambiato pelle e ridipinto i fondali con Walls, per una riqualificazione fatta ad arte.
Sul filo di un equilibrio quantomai difficile, e sempre pronte per la prova costume, ci apprestiamo a tonificare i glutei e rifarci il trucco, continuando più convinte che mai il nostro circo con Hop! festival delle arti circensi.

Così, nell’eventualità di avvistare a largo comunicazioni dentro bottiglie che per ordinanza non possono essere più vendute, abbiamo scelto di non continuare più a cuocere nella loro brodagliaacqua nisciun è fess! – e di contribuire a modo nostro alla riqualificazione della Bolognina, ormai così in voga, vogando con tutte le nostre forze per far navigare il Galeone!

Apre i battenti una favolosa opera edilizia nel lido urbano più chiacchierato della città:
una piscina di vicinato popolare ed autogestita.
SOPPA! Spazio Occupato con Piscina Popolare Autogestita!

Vi invitiamo a prender parte con noi al primo presidio resistente a bordo vasca nella calda estate del Lido 24 e scegliere per chi parteggiare in questa soap opera bolognese, fuori bolla ma sempre sulla cresta dell’onda…Anomala!

…e poi, in fondo, quando l’aria in città diventa irrespirabile, afosa ed opprimente, l’acqua è un bene comunque!

Dic
11
Mer
Proiezione del film Grido di pietra di Werner Herzog
Dic 11@21:00–22:45
Proiezione del film Grido di pietra di Werner Herzog @ Xm24 - Ex Caserma Sani

Ape Bologna presenta

Grido di pietra (Cerro Torre: Schrei aus Stein) è un film del 1991 diretto da Werner Herzog, che racconta di una sfida tra alpinisti alla scalata del Cerro Torre, un picco situato nelle Ande tra Argentina e Cile. Durante l’ascesa uno scalatore muore e il superstite dichiara di aver raggiunto la vetta. Sicuri che non ci sia stato qualcun altro prima?

Note

Il regista tedesco Werner Herzog in grido di pietra vuol celebrare un’impresa impossibile mescolandola con la polemica contro i mass media, che organizzano la sfida, e contro i metodi sofisticati dell’alpinismo moderno.

Il messaggio è confuso e l’esito incerto. I panorami invece tolgono letteralmente il fiato.

Il progetto iniziale era di Messner che però lo rinnegò.

Entrata gratuita

Durante la serata sarà possibile prenotarsi per la gita alla vena del gesso di sabato 21 dicembre.