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IL CUORE D'EUROPA

Da dietro uno scudo, lì davanti alle saracinesche della Turkish Airlines mentre la celere cerca di mettere ordine tra le sue fila, ti chiedi: perchèsono qua? L'ariete colpisce la prima volta, buca, pensi, meno male,e ti passano davanti le immagini dei soldati turchi con le teste d'uomini e donne kurdi tra le mani; attento, hanno sparato un lacrimogeno, ma quel fumo ti fa tornare in mente i fuochi del porto di Valona. Eri sul traghetto che chiedeva asilo per i profughi e i rifugiati, che gridava all'Europa: MAI PIU' MORTI NEL CANALE D'OTRANTO. Un compagno ha tirato via il lacrimogeno mentre pensi che dopo quel traghetto, di morti ce ne sono stati ancora tanti, troppi.Intanto l'ariete mena colpi, due, tre, quattro, cinque buchi, ormai la saracinesca è un colabrodo e tu incordonato a difendere l'azione, ripensi a Taniperlas, Chiapas, quando andasti a difendere le donne di una comunità verso cui l'esercito e gli squadroni della morte preparavano un'altra Acteal. Ecco, ce ne andiamo, alza lo scudo, adesso arriveràun'altra carica, sembra incredibile eppure l'Italia e l'Europa stanno per ratificare l'accordo commerciale con il Messico nonostante sia evidente che in quel paese non c'è rispetto per i diritti umani. La carica èstata breve, ripieghiamo con ordine mentre vedi un poliziotto puntare un arma dalla tua parte, a Berlino ne hanno ammazzati quattro. Adesso di lacrimogeni ne piovono tanti, ti viene da piangere e un flash ti rimanda ad Amsterdam, due anni fa, celere a cavallo, scudi giganteschi, l'Europa di Schenghen conosciuta da vicino.Il fumo si dirada, siamo tutti intatti, ci viene da ridere, la stessa gioia che scoppiava sui treni spaccafrontiere, lo stesso entusiasmo, la stessa passione. E allora, perchèsono qua? Perchè non sono i calcoli politici che faranno cambiare il volto a questo continente, né che salveranno Ocalan, né che daranno risposta ai diritti del popolo Kurdo. Se noi, cittadini bianchi d'Europa non metteremo in gioco noi stessi, i nostri corpi, ognuno a partire dal proprio ruolo, dalla propria funzione, dalla propria cultura, ognuno a modo suo per affermare l'Europa dei popoli contro quella delle banche, se non metteremo il cuore davanti alla ragione, se non saremo coerenti con noi stessi quando gridiamo "prima l'uomo", allora vorrà dire che avremo lasciato vincere l'ipocrisia e la paura. Riponi con cura lo scudo, riposati un momento, solo un momento. Il cuore d'Europa si è messo a battere.

Associazione Ya Basta
Centri Sociali della Carta di Milano