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ASSOCIAZIONE YA BASTA
Nell'estate del 1996, molte persone, da tutto il mondo, convennero ad un appuntamento nel Chiapas, nella Selva Lacandona, per sostenere la rivolta del movimento zapatista e per riflettere sulle lotte di liberazione: nelle cinque Aguacalientes si celebrò il  I°Incontro Intercontinentale per l'Umanità e contro il Neoliberismo. Un gruppo di persone della delegazione italiana molti di loro facenti parte dei Centri Sociali -decise di attivarsi, dando vita ad un'Associazione, con lo scopo di affiancare gli zapatisti nella loro rivolta in Chiapas e di contrastare, in tutti i modi e con tutti i mezzi possibili, la politica del neoliberismo sia in quel paese che in Europa; di facilitare i contatti con le popolazioni ribelli e la diffusione delle loro idee rivoltose in nome di una giusta dignità, favorendo la presentazione e la realizzazione di progetti di sviluppo nelle comunità di appartenenza, rispettandone l'identità e l'autonomia. Con queste primissime motivazioni nasce l'associazione Ya Basta per la dignità dei popoli contro il neoliberismo  Abbiamo creduto in queste voci che arrivavano dal Sud est messicano, abbiamo pensato fosse molto importante dare spazio a chi aveva scelto di riprendere la parola e di agire in nome di diritti elementari che dovrebbero essere garantiti, ma che sono invece da riconquistare, contro quella politica di sviluppo globale che continua a nascondere le conseguenze delle proprie scelte, a negare l'esistenza di uomini e donne che, sulla propria pelle, pagano il conto salato che la storia non chiederà ai diretti responsabili.Fin dalla nascita della nostra Associazione manteniamo rapporti di scambio e di confronto con l' E.Z.L.N. e con il movimento zapatista messicano, in accordo con loro organizziamo e promuoviamo progetti che tutelino l'autonomia dei municipi autonomi e che garantiscano il loro sviluppo in nome di una piena indipendenza. Qui, in Italia ed in Europa, abbiamo coordinato forze, comitati, enti statali e comuni, coinvolgendo la società civile e permettendo la costituzione di una rete di appoggio e di sostegno che ha messo a disposizione di questi uomini e donne, forze e risorse, anche e soprattutto economiche, che altrimenti non sarebbero state rivolte in questa direzione. Abbiamo realizzato parte di questi progetti e stiamo continuando a lavorare affinché si concludano quelli attualmente aperti, per i quali i lavori sono in corso. Vogliamo continuare a promuovere, diffondere e difendere un circuito di informazione che informi sulle vicende messicane e più propriamente chiapaneche; che continui a dare loro voce con l'esempio di una solidarietà, senza veli compassionevoli, che nasca e si gestisca dal basso; vogliamo continuare a rinforzare e rafforzare le manifestazioni che sostengano la lotta zapatista, a livello nazionale e internazionale. Ma, appresa la grande lezione che arrivava dalla Selva Lacandona, abbiamo imparato a guardarci intorno ed ad essere zapatisti qui, a casa nostra, non solo continuando a sostenere l'insurrezione delle popolazioni indigene garantendo pienamente l'attuazione di quanto detto finora, ma analizzando la programmazione economica mondiale e gridando il diritto alla sopravvivenza, alla libertà e alla dignità di quelle popolazioni sottomesse agli interessi dell’economia mondiale e inginocchiate dalle condizioni di miseria in cui sono costrette a vivere in Italia e in Europa. Essere zapatisti da questa parte del mondo ha significato un ripensamento dell'azione e della lotta proprio a fianco delle molte vittime del mostro neoliberista: migranti senza documenti, clandestini; vittime civili del conflitto nei Balcani, profughi; kurdi a cui non si riconoscono i diritti umani fondamentali; contadini oppressi dalla logica delle multinazionali. Oggi l'Associazione Ya Basta! si apre a queste esperienze, non considerando questa scelta come una perdita di identità, bensì allargamento di una visione politica che ha la sua dimensione più importante proprio nello scenario della politica italiana ed europea. La nostra identità risulta aperta, quindi, a tutte le relazioni con quelle entità, associazioni e forze che condividono le nostre motivazioni, che difendono l'autodeterminazione come prassi politica fondante dello scenario di riferimento, permettendo, così, la nascita di soggetti diversi e variegati che lavorano insieme perché d’accordo su presupposti e obiettivi di questo percorso. La nostra Associazione è nazionale ed ha diverse sedi su tutto il territorio, molte delle quali strettamente relazionate alle attività dei Centri Sociali italiani: decine e decine di collettivi che, fin dalla fine degli anni settanta, fanno parte di quella sinistra radicale e antagonista italiana. 
Ya Basta 1997