LABORATORI DI SOCIETA' Autorganizzazione, imprese sociali/politiche no-profit, economia plurale e associativa

L'ambiente post-fordista si mostra in un caleidoscopio senza precedenti.

In esso cambia lo statuto del Lavoro, la cui materialità si arricchisce di nuovi sfruttamenti.

Sfuma il confine tra lavoro autonomo e lavoro dipendente, mentre il capitale finanziario si sottrae non solo ai controlli e ai vincoli sociali, ma anche al conflitto.

Esso è fantasmaticamente astratto, lontano perfino dagli sguardi di uomini e donne che ne subiscono l'azione.

All'interno di questa inaudita accumulazione di ricchezze e distruzione, inseparabile, di bio e sociodiversità, crescono, contro tutto, reti di esperienze che tentano di riappropriarsi dell'azione diretta, della socialità e della produzione di cultura, ma anche dell'economia e del senso dei beni, ad oggi "impronunciabili" per la gran parte dell'Umanità, al Sud come al Nord del mondo.

In copertina: cortile del familisterio di Guisa, 1859 all'interno, progetto di penitenziario, 1840. un detenuto, nella sua cella, dice le preghiere davanti alla torre centrale di sorveglianza.

Il libro stampato (40pag b/n 21x15cm + copertina 2 colori) è distribuito GRATUITAMENTE nei centri sociali e info-shop di movimento oppure richiedetelo via e-mail a .Zip! (zip@ecn.org).

Indice integrale della pubblicazione:

Appello dei 35 per l’elaborazione di una politica economica e sociale decisamente innovatrice e democratica

Sull’IMPRESA SOCIALE/POLITICA:

intervista a MARCO REVELLI
 
 
zip@ecn.org