MIGRANTI E NATIVE,
CITTADINE DEL MONDO
FORUM NAZIONALE TORINO 22-23-24 MARZO 1996
Il gruppo di Torino del Forum permanente "Migranti e native, cittadine del mondo" chiede alle diverse istituzioni, forze politiche e al nuovo governo una rottura di continuità sul tema dell'immigrazione.

DENUNCIAMO LA GESTIONE CONFUSA DEL DECRETO
Vogliamo, innanzitutto, denunciare che nella gestione del decreto Legge 221 del 18/1/96 vi è stata parecchia confusione tra le indicazioni date dai diversi Ministeri competenti (Interni e Lavoro), vi è stato un notevole arbitrio nella gestione da parte delle Questure e una conseguente scarsa e ambigua informazione che ha generato troppo spesso l'impossibilità della regolarizzazione sia per lavoro che per ricongiungimento familiare. Portiamo alcuni casi, come esempio, che hanno bloccato o ridotto le regolarizzazioni:

Per questa ragione registriamo, ad oggi, ancora una vasta area di immigrazione irregolare o clandestina che non ha potuto emergere. A ciò si aggiungono le carenze normative riferite al lavoro autonomo e ai soci-lavoratori, al fatto che la gran parte del lavoro stagionale viene svolto in questo periodo e solo ora potrebbe emergere con la sanatoria, alle donne incinte che non hanno potuto trovare lavoro, proprio per la loro condizione, cosi come le persone ammalate.

DENUNCIAMO I COMPORTAMENTI DELLA QUESTURA DI TORINO
Anche per chi potrà, alla fine, ottenere la regolarizzazione il calvario non è finito. Denunciamo a gran voce quanto sta accadendo nella città di Torino a causa dei comportamenti della Questura:

SIAMO CONTRO I CONTENUTI DEL DECRETO
Ribadiamo il nostro assoluto disaccordo con i contenuti del decreto e in particolare chiediamo che decadano le norme più odiose e discriminanti relative a:

In particolare sui contributi vogliamo denunciare il mercato, lo sfruttamento e il ricatto subito delle immigrate e degli immigrati: nascita di "agenzie informali, anticipo pagato dai lavoratori/trici stranieri dei contributi a carico dei datori di lavoro, nei casi -frequenti- in cui gli stessi datori di lavoro si sono rifiutati di farlo.

UNA NUOVA REGOLARIZZAZIONE E POLITICHE ORGANICHE SULL'IMMIGRAZIONE
Chiediamo, quindi, che si apra una nuova fase di regolarizzazione di coloro che sono presenti sul nostro territorio, come atto di civiltà che tolga tutti e tutte da situazioni irregolari e clandestine e come ponte da qui alla definizione di una nuova legge organica sull'immigrazione. Cosi come è necessario ottenere immediatamente per tutti il diritto alla tutela della salute, dotando le istituzioni a ciò preposte, degli strumenti normativi necessari all'applicazione dell'art. 13 del decreto citato.
Ci aspettiamo, quindi, che il nuovo governo si appresti ad uscire rapidamente dalla situazione di emergenza per definire norme e politiche organiche sull'immigrazione che evitino diritti ridotti e separati tra persone di diverse nazionalità, che introduca diritti di cittadinanza sociale e il voto attivo e passivo; tutto ciò, per costruire una società democratica, rispettosa dei principi di convivenza civile e multietnica.

Gruppo di Torino Forum permanente
"Migranti e native, cittadine del mondo"
zip@ecn.org