NODI e PESCI nella RETE
Questo inaspettato e repentino cambiamento di rotta, stravolgimento di un immaginario consolidato e collaudato, è sicuramente uno dei motivi dell'attuale confusione che regna su Internet.
Pochi la sanno usare, soprattutto le giovani generazioni, molti non sanno neppure di che cosa si tratta, quasi tutti non hanno un'idea chiara di come questo strabiliante fenomeno potrà essere utilizzato per migliorare la qualità della vita.
La maggior parte degli utenti si immerge in Internet, la esplora, visita saltuariamente i pochi luoghi conosciuti o fortemente pubblicizzati si spinge talvolta nella ricerca di un particolare argomento ma nulla di più: una fruizione fortemente passiva di un universo che, paradossalmente, dovrebbe essere il simbolo della interattività, la fine della comunica-zione a senso unico dai pochi ai molti.
Chi si collega a Internet quale privato cittadino tende in genere ad usare la rete come un immenso rotocalco, gli indirizzi delle pagine Web assumono così la stessa funzione dei canali televisivi: l'unica libertà dell'utente rimane quella di cambiare il soggetto da cui sta ricevendo informazioni, con la sola differenza che se i canali televisivi sono per ora fortemente limitati, le pa-gine Web sono pressoché infinite. Nonostante la rete telematica fornisca la possibi-lità di una comunicazione non verticistica in cui le architetture che veicolano i messaggi sono in continuo mutamento, solo una ridotta percentuale degli utenti di Internet usa la rete per comunicazioni interattive, la maggior parte si diletta nella lettura di pagine Web.
Siamo di fronte ad un sistema mondiale della comunicazione che ha ormai indotto ad una tendenziale passività. Assuefatto dal sistema dei media il fruitore tipo di Internet si limita ad essere spettatore di un mondo complesso che spesso non tenta neppure di capire.
Un passaggio cruciale dello sviluppo di Internet è costituito sicuramente dalla creazione del World Wide Web, un interfaccia che permette la gestione di scritti, suoni e immagini, con comandi facili e comprensibili anche per chi non è un esperto informatico. Per poter accedere a questa interfaccia, la più semplice e spettacolare della rete, l'utente deve possedere un cosiddetto "browser", ovvero un software capace di gestire la navigazione. I browser sono in genere prodotti dalle multinazionali dell'informatica che ovviamente puntano alla massima diffusione del loro prodotto e ad una monopolizzazione del mercato: questo sistema ha fatto sì che le grandi case produttrici di software diventassero nodi cruciali della comunicazione in rete.
È facile capire quanto ciò sia importante se pensiamo che tutto il nuovo software prodotto ha come obiettivo quello di essere compatibile e collegabile ad Internet: un'azienda produttrice di software avrà molta più facilità a vendere i suoi prodotti se molti utenti Internet si connettono alla rete usando un browser di sua produzione e sono già abituati ad una serie di comandi, architetture e modalità.