Corriere della sera 9 agosto 2001 Sinistra e forze dellordine Le parole (tardive) di Violante di PIERO OSTELLINO DAlema, 25 luglio: «Ho dovuto leggere sui giornali spagnoli e tedeschi le cronache di quello che è successo a Genova. Non vorrei che questo fosse il segno inquietante della mancanza di libertà dellinformazione». Violante, ieri, 8 agosto: «Cè un battage talmente pesante sui media italiani e stranieri che non dicono una parola sul fatto che, di 20 mila uomini che erano a Genova, soltanto poche centinaia hanno commesso fatti inaccettabili». DAlema, 26 luglio: «Rappresaglie di tipo cileno... atti di violenza di tipo fascista». Violante, ieri: «Bisogna fare chiarezza per fermare il processo di criminalizzazione della polizia». Le parole di Violante sarebbero rassicuranti se la sinistra avesse subito preso le distanze dagli Agnoletto e dai Casarini. Invece non lo sono. Infatti, se nello spazio di una quindicina di giorni prima DAlema contribuisce a delegittimare le forze dellordine, poi Violante, dopo aver minacciato lui stesso il ricorso alla piazza, cerca di rimediare, significa che qualcosa nei Ds non funziona. Sopravvive la «doppiezza togliattiana» (ma senza il responsabile realismo di Togliatti), permane labitudine di dire tutto e il contrario di tutto, di tirare la pietra e nascondere la mano; si continua a inseguire lillusione di essere contemporaneamente «partito di lotta e di governo», rimane lossessione di non avere «nessun nemico a sinistra», che induce al tatticismo esasperato. Gli effetti sullopinione pubblica sono devastanti. Mi scrive un lettore: «Si cerca in ogni maniera di gonfiare il pericolo cui sarebbe incorso il carabiniere (non sarà simpatico che ti lancino un estintore, ma non si è mai sentito di nessuno morto in questa maniera)». Come dire: compito delle forze dellordine è prenderle. Se no, sono fasciste. postellino@corriere.it |