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Chi siamo

Il collettivo nasce dall'esigenza di coprire un vuoto che si percepiva all'interno del movimento studentesco già da qualche anno, rattoppato solo saltuariamente dalle realtà studentesche allora presenti.

Quello che si è proposto il collettivo alla sua nascita è di creare una struttura stabile, continuativa ed aperta che permettesse a chiunque di trovare un luogo di crescita politica e umana. Un luogo nel quale trovare gli strumenti per reagire, nel nostro piccolo alla realtà, che ci circonda..

Gli argomenti che affrontiamo riguardano principalmente il microcosmo scolatico che sentiamo più vicino e che conosciamo meglio.  Ma non si ferma a questo, volendo sostenere valori quali l'antifascismo e l'antirazzismo che non possiamo ignorare, sia perché sono impliciti nella richiesta di una scuola laica, luogo aperto e di libero confronto, sia perché il loro valore è talmente importante che ci sentiamo chiamati a ribadirlo ogni volta che viene messo in discussione.

I nostri obiettivi

SCUOLA: lavoriamo per la salvaguardia della scuola pubblica che vediamo attaccata su più fronti: dai finanziamenti (diretti e indiretti) alle scuole private, alla trasformazione della scuola in azienda fino ad arrivare al pericolo della censura e del revisionismo. Ribadiamo il nostro NO alla cultura mercificata, soggetta alla libera concorrenza, prodotta in una scuola-fabbrica di menti con a capo un preside-manager. Perché il processo di globalizzazione neoliberista, che ha già fagocitato ogni campo economico-commerciale e sta mordicchiando indisturbato anche l'ambito dei diritti inalienabili e dei servizi essenziali, venga fermato e distrutto.Lottiamo per un pluralismo nelle scuole e non tra le scuole, perché la vera libertà non è quella di scegliere tra una scuola cattolica, islamica, buddista o atea, leghista, comunista o forzaitaliota ma avere in mano la possibilità di conoscere tutte le posizioni e con tutte sapersi confrontare. 

ANTIRAZZISMO:Ci schieriamo contro la xenofoba legge Bossi-Fini sull'immigrazione che non porta che a favorire la clandestinità, nella quale all'immigrato non vengono riconosciuti nemmeno i diritti minimi della persona e provocherà una sorta di nuova schiavitù del lavoro, a causa della quale le vittime non saranno solo i lavoratori immigrati ma anche tutti i lavoratori.Contro i centri di permanenza temporanea, sotto i quali si cela una grave violazione dei diritti umani fondamentali, nei quali persone vengono incarcerate senza aver commesso alcun crimine, con l'unica colpa di essere immigrati senza permesso di soggiorno. Noi riteniamo che questo sia anticostituzionale in quanto la legge italiana non ritiene reato l'immigrazione clandestina. 

ANTIFASCISMO: Per non dimenticare. Che non significa semplicemente rievocare ma innanzitutto avere consapevolezza della gravità delle "idee" fasciste vecchie e nuove e capire che la memoria storica deve far riflettere chi la storia la sta scrivendo, ora.

Cosa abbiamo fatto in passato

1999 / 2000

La prima assemblea è stata indetta il 3 Ottobre 1999 a Ghedi.

  Ancora il collettivo non si chiamava ancora "Studenti in Lotta" e gli

  studenti presenti erano più che altro della provincia, Ghedi e

  Verolanuova soprattutto. Solo a fine novembre entra nella realtà

  cittadina con 2 dibattiti pubblici: il primo sul problema della

  scuola-azienda, l'altro sul futuro del movimento bresciano, un

  confronto con le realtà allora esistenti: l'UdS e il coordinamento dei

  rappresentanti d'istituto. 11 DICEMBRE 1999: il collettivo è presente

  alla manifestazione nazionale di studenti e insegnanti a Roma.A

  Gennaio un'altra assemblea cittadina pubblica sul tema del

  finanziamento pubblico alle scuole private poi volantinaggi altre

  manifestazioni… E il collettivo, rimasto misteriosamente l'unica

  realtà studentesca, riesce con entusiasmo a rianimare a Brescia

  un'attiva protesta.Ma il collettivo già dal primo anno non si è

  occupato solo di scuola ma ha ribadito fortemente i valori

 dell'antirazzismo e dell'antifascismo:

§         novembre 1999 una manifestazione a Rovato contro le leggi deliranti del sindaco

§         25 aprile abbiamo partecipato alla manifestazione di Milano

§         26 maggio e una grande e partecipatissima assemblea informativa e di commemorazione sulla strage di piazza Loggia

Inoltre l'importante lotta degli immigrati per il permesso di soggiorno ci ha visto sempre presenti per ribadire il valore della persona e la nostra concezione di società aperta e multietnica contro chi vorrebbe costruire confini invalicabili.E per concludere abbiamo continuato a riunirci fino ai primi di Agosto. 

2000 /2001 

Quello che chiamavamo "finanziamento pubblico alle scuole privata" l'abbiamo scoperto sotto la maschera del "Buono scuola" della Giunta regionale Formigoni, i cui requisiti di partecipazione escludevano la totalità degli studenti delle scuole pubbliche…Contro questa truffa, già nei primi mesi di scuola, ci sono state due manifestazioni, (entrambe partecipatissime nonostante la pioggia!!)…Continua il nostro impegno per l'antifascismo e l'antirazzismo… …ed eravamo in manifestazione proprio per ribadire questi valori quando il 2 marzo del 2001 anche noi abbiamo subito l'indiscriminata carica (DA DIETRO!!) della polizia.A questa repressione il collettivo ha reagito, cercando di non lasciarsi intimidire, ma cercando di far conoscere il più possibile questo terribile fatto: sit-in nelle scuole, dibattiti, manifestazioni… A Giugno, come l'anno prima, l'attività del collettivo non si è interrotta ma abbiamo continuato a riunirci per seguire insieme un percorso sulla globalizzazione in preparazione all'importante data del contro-vertice di Genova. A Genova c'eravamo anche noi. Abbiamo portato a casa l'entusiasmo di chi ha visto, nei primi giorni, che un mondo diverso qualcuno è già in grado di costruirlo e la rabbia contro chi, per mantenere intatto il potere, non esita ad usare la violenza picchiando e uccidendo… In Agosto, in occasione della Festa di Radio Onda d'Urto, abbiamo gestito per la prima volta un bar per finanziare il lavoro del collettivo. In questo stesso periodo nasce da alcuni studenti ed ex-studenti in lotta il collettivo Kaos che il 6 Settembre occupa (per 8 ore!!) uno stabile abbandonato con l'idea di creare uno spazio antagonista, libero, di espressione, di scambio politico, artistico e umano… Nonostante lo sgombero il kolletivo Kaos continua a vivere collaborando strettamente con gli Studenti in Lotta…

2001 /2002 

L'anno scolastico si apre in un periodo di fermento internazionale.Il collettivo, nonostante abbia denunciato da sempre il fondamentalismo religioso, riconosce sotto il pretesto dell'"azione di polizia internazionale", la solita guerra dettata da ragioni economiche e di potere.Abbiamo indetto una manifestazione per questo, aderito a quelle indette dal Kaos (subito dopo i bombardamenti) e dalla neonata "Rete studentesca", organizzato un'assemblea pubblica di informazione e diversi presidi in piazza.A Roma il 10 Novembre abbiamo partecipato alla grande manifestazione contro la guerra e contro le politiche del WTO riunito in quei giorni in Qatar.   Non abbiamo chiuso gli occhi però sulla politica del nostro governo che, approfittando dell'attenzione dell'opinione pubblica verso la situazione internazionale, sta facendo passare leggi deliranti e liberticide. Abbiamo indetto una manifestazione contro i "resuscitati" Buoni scuola (sospesi temporaneamente grazie ad un ricorso alla Corte Costituzionale, ritirato dall'attuale governo senza attenderne la decisione). Abbiamo aderito alla piattaforma regionale di mobilitazione studentesca insieme ai collettivi di Milano, Lodi, Bergamo, Varese, Mantova, Pavia e Como. Abbiamo partecipato alla grande manifestazione il 24 novembre a Brescia contro la legge Bossi-Fini che nega a tutti gli immigrati ogni speranza per una vita regolare nel nostro paese. Abbiamo organizzato con la Rete Studentesca una piattaforma comune su cui strutturare la forte protesta studentesca delle scuole nei primi giorni di dicembre, abbiamo partecipato numerosissimi alla manifestazione di Milano del 19 dicembre e qualcuno di noi è andato anche a Roma il giorno dopo ai contro-Stati Generali.

 

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