B. Rsu
- Non costituisce comportamento antisindacale la mancata ripartizione, tra tutte le Rsu
elette, del monte ore di permessi sindacali retribuiti di cui godevano in precedenza i
dirigenti delle Rsa, in forza di accordi aziendali, in quanto l'Accordo Interconfederale
del 10/12/93 prevede il subingresso dei componenti delle Rsu limitatamente ai permessi
spettanti per legge ai dirigenti della Rsa (Pret. Nola, sez. Pomigliano d'Arco, 19/4/95,
est. Perrino, in D&L 1995, 847. In senso conforme, v. Pret. Milano 10/1/95,
est. Porcelli, in D&L 1995, 549)
- Non costituisce comportamento antisindacale il comportamento del datore di lavoro che,
conformemente alla prassi aziendale e senza operare disparità di trattamento tra diverse
OO.SS., attribuisca il monte ore mensile di permessi ai singoli rappresentanti sindacali e
non al sindacato nel suo insieme (Trib. Milano 17/4/98, pres. Mannacio, est. Accardo, in D&L
1998, 640, n. QUADRIO, Rsu tra collegialità e antagonismo)
- Non costituisce comportamento antisindacale l'obbligo imposto dalla società alle Rsu di
consumare ogni mese l'intero monte ore mensile di permessi sindacali retribuiti (Pret.
Milano 10/1/95, est. Porcelli, in D&L 1995, 549, nota FRANCESCHINIS)
- La comunicazione effettuata dal datore di lavoro, per la convocazione a trattative
sindacali, mediante chiamata telefonica a uno degli apparecchi ubicati nel locale comune a
disposizione delle Rsu, non è mezzo idoneo a garantire l'avvenuta conoscenza della
convocazione da parte di tutte le Rsu e costituisce pertanto comportamento antisindacale
(Pret. Milano 10/1/95, est. Porcelli, in D&L 1995, 549, nota FRANCESCHINIS. In
senso conforme, v. Trib. Milano 17/4/98, pres. Mannacio, est. Accardo, in D&L
1998, 640, n. QUADRIO, Rsu tra collegialità e antagonismo)
- In quanto la Rsu non sia dotata di un organismo unitario di coordinamento, di un organo
esecutivo autonomo e, quindi, di un referente unitario per il datore di lavoro, è obbligo
di questultimo comunicare informazioni e convocazioni a ogni specifico gruppo che,
altrimenti, rischierebbe di rimanere escluso dalla partecipazione allattività
collegiale (Pret. Milano 31/12/98, est. Santosuosso, in D&L 1999, 305)
- Costituisce condotta antisindacale il rifiuto reiterato di incontrare e trattare con le
Rsu, poiché tale comportamento rappresenta una chiara manifestazione di indisponibilità
al confronto con conseguente disconoscimento del ruolo delle organizzazioni sindacali
(Pret. Milano 5/8/95, est. Vitali, in D&L 1995, 865)
- E' antisindacale la pretesa del datore di lavoro di sindacare tempi e modalità di
fruizione dei permessi ex art. 23 S.L da parte dei componenti delle Rsu (Pret. Nola, sez.
Pomigliano d'Arco, 19/4/95, est. Perrino, in D&L 1995, 847)
- L'accordo interconfederale 20/12/93, relativo alla costituzione delle rappresentanze
sindacali unitarie, è inefficace nei confronti delle OO. SS. non firmatarie (Pret. Monza
11/4/95, est. Padalin, in D&L 1995, 557)
- Pur non sussistendo in capo ai dirigenti esterni delle OO.SS. componenti la Rsu il
diritto di partecipare alle riunioni della medesima, il datore di lavoro è tenuto a
ispirarsi a una logica di parità di trattamento tra le OO.SS. componenti la Rsu, non
potendo pertanto impedire la partecipazione a dette riunioni solo ai dirigenti di alcune
OO.SS. componenti la Rsu, avendolo consentito ai dirigenti delle altre OO.SS. (Pret.
Varese 14/2/97, est. Papa, in D&L 1997, 507, nota Capurro)
- Il sindacato che, pur non possedendo i requisiti di cui allart.19 SL, partecipi
alla costituzione della Rsu, può legittimamente fruire dei diritti di cui al titolo III
SL (nella fattispecie, è stato dichiarato antisindacale il rifiuto di consentire la
partecipazione a unassemblea ex art. 20 SL a un funzionario sindacale esterno)
(Pret. Varese 14/2/97, est. Papa, in D&L 1997, 507, nota Capurro)
- La disdetta dalliscrizione al sindacato che ha presentato una lista nelle elezioni
della Rsu, da parte di un lavoratore eletto membro della Rsu in quella lista, è inidonea
a far venir meno tale qualità di membro di Rsu (Pret. Milano 7/4/97, est. Santosuosso, in
D&L 1997, 747)
- Ciascuna componente della rappresentanza sindacale unitaria ha ereditato, in virtù
dellart. 4 dellAccordo Interconfederale del 20/12/93, il complesso di
prerogative di cui al titolo III dello Statuto dei lavoratori, tra cui quella
dellart. 20 che consente alle Rsa, singolarmente o congiuntamente, di indire
assemblee dei lavoratori (Pret. Busto Arsizio 11/9/97, est. Perfetti, in D&L
1998, 74, n. FRANCESCHINIS, Sui poteri e i diritti di ogni singola componente della Rsa)
- La sospensione in Cigs di unalta percentuale (nel caso di specie 5 su 6) di Rsu di
una medesima organizzazione sindacale configura comportamento antisindacale quando il
datore di lavoro, pur avendo effettuato la scelta dei lavoratori da sospendere in base a
criteri oggettivi e concertati, abbia fatto procedere tale momento di scelta da una
ridistribuzione dellorganico aziendale preordinata, in modo esclusivo, a escludere,
in concreto, i predetti criteri oggettivi di scelta (Pret. Milano 31/12/98, est.
Santosuosso, in D&L 1999, 305)
C. Rappresentante per la sicurezza
Rappresentante ex art. 9 S.L.
- Lart. 18, 3° comma, D. Lgs. 19/9/94 n. 626, che disciplina il rappresentante per
la sicurezza nelle aziende o unità produttive con più di 15 dipendenti, allorquando fa
riferimento alle "rappresentanze sindacali in azienda" indica le rappresentanze
sindacali aziendali ex art. 19 S.L. (nella fattispecie, è stato conseguentemente ritenuto
che non costituisse condotta antisindacale il comportamento del datore di lavoro, che
aveva escluso, dalle elezioni per il rappresentante per la sicurezza, la lista di un
sindacato che non aveva costituito Rsa) (Trib. Milano 20/12/97, pres. Ruiz, est. de
Angelis, in D&L 1998, 347, n. CHIUSOLO, Il rappresentante per la sicurezza
tra rappresentanza sindacale aziendale e rappresentanza sindacale in azienda)
- Il diritto di promuovere la nomina, da parte dei lavoratori, di rappresentanze ex art. 9
S.L. spetta anche all'organizzazione sindacale non stipulante il CCNL, contenente la
disciplina della formazione di comitati e rappresentanze per verificare e tutelare le
condizioni di lavoro e l'applicazione delle misure di sicurezza (Pret. Milano 28/7/95,
est. Santosuosso, in D&L 1995, 860, nota Vettor, Il rappresentante ex art. 9
SL)
- Costituisce comportamento antisindacale l'avvenuta indizione e gestione da parte del
datore di lavoro delle elezioni del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, ai
sensi del D. Lgs. 19/9/94 n. 626 (Pret. Milano 2/7/97, est. Negri Della Torre, in D&L
1998, 69, n. FRANCESCHINIS, L'elezione del rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza)
- Pone in essere un comportamento antisindacale il datore di lavoro che disconosca, in
capo a soggetti esterni, la qualifica di rappresentante ex art. 9 SL, impedendo loro
l'accesso ai locali aziendali (Pret. Milano 28/7/95, est. Santosuosso, in D&L
1995, 860, nota Vettor, Il rappresentante ex art. 9 SL)
- E' antisindacale, per contrarietà al disposto dell'art. 9 SL, il comportamento del
datore di lavoro consistente nel rifiuto di far esaminare alle Rsa il registro degli
infortuni, al fine di verificare la sussistenza di un rapporto di causalità tra lo
svolgimento di un elevato numero di ore di lavoro straordinario e il verificarsi di
infortuni sul lavoro (Pret. Milano 4/4/95, est. Peragallo, in D&L 1995, 563)
- E antisindacale lomessa consultazione dei rappresentanti per la sicurezza da
parte del datore di lavoro, in occasione della valutazione dei rischi per la sicurezza e
per la salute dei lavoratori (Pret. Campobasso 10/2/99 (decr.), est. Valle, in D&L
1999, 302, n. ZEZZA)