Milano, 26 novembre 2001

Al Sindaco di Seveso
Dott. Clemente Galbiati

e p.c. al Prefetto di Milano
Dott. Bruno Ferrante

Egregio signor Sindaco,

    i dirigenti dei DS di Seveso mi riferiscono che Ella, in previsione di una iniziativa pubblica organizzata dagli stessi DS per la quale erano state chieste e ottenute tutte le necessarie autorizzazioni, ha inviato a casa di una nostra rappresentante un agente della Polizia municipale per chiedere copia del materiale che sarebbe stato distribuito il giorno successivo. Ricavo dalle Sue dichiarazioni al "Cittadino" del 24 novembre scorso una sostanziale conferma di questa versione.

    Sono certo che non Le sfugga la gravità dell'episodio e delle interpretazioni cui esso può dare luogo in termini di controllo preventivo del libero esercizio dell'iniziativa politica da parte di un partito rappresentato in Consiglio comunale e nel Parlamento della Repubblica.

    Può capitare a chiunque di dare una disposizione non opportuna, o persino di subire le conseguenze negative di un insieme di malintesi. Proprio per questo, tuttavia, e in virtù della delicatezza e dell'importanza della Sua carica e delle implicazioni di questa vicenda, Le sarò grato se vorrà tranquillizzarmi sul fatto che né c'è stato in passato, né potrà esserci da parte Sua in futuro, alcun atto o volontà di controllo o censura nei confronti dell'esercizio di diritti costituzionali dei cittadini e dell'attività politica del nostro o di altro partito. Le chiedo inoltre assicurazioni sul fatto che non si ripeteranno in futuro episodi analoghi.

    In attesa di una Sua cortese risposta, Le invio cordiali saluti.

Federico Ottolenghi