News dal Presidentissimo
Il premieri insiste: "Menzogne contro di me"
Nuovi attacchi e qualche apertura ai sindacati
Berlusconi: "La gente non sa: tornerò in tv a spiegare"
Il Cavaliere annuncia un cambio di strategia mediatica
Bastone e carota. Toni ultimativi e accenni di dialogo. Dal palco
di Maurizio Costanzo, il premier Silvio Berlusconi torna a far sentire la sua voce. E lo fa seguendo un copione già sperimentato: da una parte
accusando la Cgil di volere "abbattere" il suo governo e dall'altra invitando il sindacato al tavolo delle trattative. Condendo il tutto con
le solite accuse di manipolazioni del suo pensiero, messo in atto dalla stampa. E con una promessa: "Da oggi in poi vado in televisione a
spiegare le cose ai cittadini". Segue uno schema consolidato il presidente del consiglio. Enuncia i buoni risultati ottenuti dal suo
governo, prevede nuovi successi e punta l'indice contro chi "usa la menzogna per far cader il governo". Il
sindacato cioè, la Cgil in particolare. A cui, alla fine, manda a dire: "Siamo aperti nei confronti
di tutte le forze sociali, e quindi anche dei sindacati, per cambiare insieme la disciplina del mercato del lavoro". Ecco, di seguito, i primi
temi affrontati dal premier nell'intervista a Costanzo.
SINDACATI
Li attacca e li blandisce. Li definisce "protagonisti della
democrazia", ma non manca di scagliarsi contro la Cgil, la maggiore confederazione
italiana per "il clima di menzogne che ha seminato nelle fabbriche".
Berlusconi poi tende la mano e dice che dopo lo sciopero generale del 16 aprile il governo è pronto a riallacciare il dialogo sulla riforma del
lavoro. "Ora c'è lo sciopero generale ma dopo quel giorno, diventato simbolico per i sindacati, il governo, lo dico pubblicamente, è pronto
al dialogo".
ARTICOLO 18
La riforma dell'art. 18 presentata dal governo "non tocca in alcun modo coloro che hanno già un lavoro, a tempo determinato e no", assicura Berlusconi. "In Italia - dice il presidente del Consiglio - solo 8 milioni di lavoratori sono garantiti e tutelati. Questa è un'ingiustizia. L'obiettivo è quello di poter dare delle garanzie di occupazione ad altri milioni di cittadini".
PROMESSE
"Siamo in anticipo rispetto a tutte le promesse fatte agli italiani" assicura Berlusconi. "Qui ho il contratto stipulato con gli italiani - spiega il premier - e al punto tre c'è scritto che avremmo aumentato le pensioni minime entro i prossimi cinque anni: bene, l'abbiamo fatto con un anticipo di quattro anni e mezzo". Capitolo occupazione. Anche in questo caso il premier snocciola numeri: "Negli ultimi dodici mesi abbiamo aumentato di 377mila il numero degli italiani occupati. E' un record. Dal 1993 ad oggi il numero degli occupati è quindi diventato pari a 21 milioni e passa". La notizia è quella data questa mattina dall'Istat. Il premier "ci mette il cappello" e parla di "risultato ottenuto grazie alle prime misure del governo". Poi chiede il riconoscimento della platea del teatro Parioli: "Qui ci vuole un applauso importante. Siamo al record, il tasso di occupazione è il più alto dal '93 ad oggi".
TELEVISIONE
"Credo sia necessario comunicare il tanto lavoro fatto, perché ci sono tantissime cose che il governo sta realizzando e che i cittadini non sanno" Con queste parole Berlusconi annuncia un cambio di strategia mediatica. "D'ora in poi mi impegnerò in prima persona a comunicare di più l'attività" del governo ai cittadini, 'tradendo' così la promessa fatta in campagna elettorale di mantenere la consegna del silenzio da buon presidente-operaio. "Sfrutterò ogni occasione, a cominciare dalla tv e dalla radio, per spiegare alla gente le tante cose che il governo sta facendo". Anche perché Berlusconi è convinto che la stampa lo boicotti, riportando le sue parole "in maniera distorta". Un esempio? La conferenza stampa di ieri. "Oggi, leggendo i giornali ho trovato frasi che non ho detto - confessa il premier - il tono della conferenza stampa di ieri era di apertura ai sindacati, e invece è stato completamente travisato. E questo succede quasi sempre."
IMMIGRAZIONE
"Nessuno pensa di dare delle cannonate ad una nave con dentro delle persone" spiega Berlusconi parlando dei problemi legati all'immigrazione. "Servono perquisizioni - continua il premier - altrimenti saremo buttati fuori dal nostro paese dall'arrivo massiccio di clandestini". E a Costanzo che obietta parlando della pietà che suscitano i bambini sulle navi dei clandestini e sul fatto che il disegno di legge Fini-Bossi rappresenta obiettivamente un "giro di vite", risponde: "Non è con la demagogia che si risolvono i problemi. Tu stai dicendo cose demagogiche. La verità è che c'è qualcuno che sa e qualcuno che parla e basta".
OPPOSIZIONE
Berlusconi bolla come "simil-leader" del centrosinistra chi, in "malafede", ha arbitrariamente collegato la piazza alle pallottole, forzando le sue affermazioni. "Ieri i simil-leader dell'opposizione cosa sono riusciti a dire... non ci sono certo andati leggeri, e avrò anche io il diritto di reagire, dopo dieci mesi di rispettoso atteggiamento. Ma c'è una misura che non si può oltrepassare".