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41 bis, torture nel carcere di Cuneo

Avv. Vittorio Trupiano

22 Maggio 2004

"a Cuneo vi è un uso delle celle di isolamento che definisco vere e proprie torture. Dal 10 maggio ho iniziato anche lo sciopero della sete. Mi sento davvero tanto male. Preciso che sono determinato ad andare avanti fino alla morte che,questa volta,sento già vicina. Ho dei fortissimi dolori ai reni. Tutto è cominciato quando ho denunciato questo abuso alla Procura di Cuneo e che sono stato interrogato da un Commissario mandatomi proprio dalla Procura. Fino a quel momento avevo solo denunciato queste celle,dopo la denuncia hanno messo lì anche me. Sono stato chiuso in una tetra e squallida cella di isolamento dove ho cominciato subito a perdere la coscienza di me stesso. Queste celle sono ubicate in un reparto sotterraneo:sono aberranti sia igienicamente sia per i servizi sanitari,non c'è luce ed aria naturale,non c'è il televisore,non un tavolino,non uno sgabello,non si possono tener oggetti personali per la pulizia e l'igiene personale. Mi è stata subito fatta un'iniezione,ho dormito per circa due giorni,mi sento ancora frastornato. Ribadisco che qualunque cosa mi dovesse succedere la responsabilità è solo della direzione del carcere di Cuneo e del personale della polizia penitenziaria. Sono stanco di essere pressato e torturato psicologicamente. Sono molto stanco fisicamente e psicologicamente ed inoltre inizio a perdere lucidità,perciò se non riceverete altre notizie ciò significa che non sono in grado di scrivere. Vi prego di intervenire con la massima urgenza."

Questo è quanto scrittomi in data 15 maggio 2004.
Fontanella (37 anni) è al 41 bis dal 23 ottobre del 1998 per reati di camorra. Il pentito di mafia Gioacchino Monticciolo che squagliò nell'acido il piccolo Giuseppe Di Matteo di 11 anni, dopo solo 5 anni ha ottenuto gli arresti domiciliari. Fontanella non ha inteso prestare collaborazione e deve scontare il carcere a vita.