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Ultimo disperato appello per salvare ciò che è rimasto del 35nne Gioacchino Fontanella di S. Antonio Abate (NA)

Avv. Vittorio Trupiano, 26 maggio 2004

Non ricevo più sue notizie e nemmeno i familiari.
Come ricorderete è stato relegato in totale isolamento nelle celle sotterranee del carcere di Cuneo, reo di aver, appunto, denunciato all'autorità giudiziaria l'uso indiscriminato di tali celle da basso medioevo.

È oramai in sciopero della fame e della sete dal 10 maggio.

Prego chiunque ne sappia qualcosa di farsi vivo, magari anche qualche detenuto, visto e considerato che è finito là proprio per protestare per quello che capitava agli altri.
Ricordo che quando mi curavo di Surace anche un suo sbadiglio faceva notizia e si mobilitavano tutti i mezzi d'informazione.

Fontanella non fa notizia, allora cerchiamo di farla noi, cerchiamo di farla noi prima che ci arrivi un altro comunicato di morte per infarto come nel caso di Marcello Lonzi.

Ricordo che quando nel 98 mi recavo in questo carcere a far colloquio con i detenuti al 41 bis, dovevo stare curvo sù mè stesso perchè le panche dove sedevano gli avvocati erano messe così vicine al divisorio col detenuto che non avevo la possibilità di stendere le gambe, insomma, l'idea esatta che me ne feci era quella di un "pollaio", tanto erano spesse le griglie delle celle per i colloqui e la posizione che dovevano assumere avvocati e detenuti.
A Novara non si stà meglio, dato che i Gom lì sono molto addestrati ...

Ricordo pure che nel 99, proprio per aver denunciato le condizioni di vita dei detenuti al 41 bis in quel di Cuneo, su iniziativa della locale procura della repubblica venni sottoposto a procedimento disciplinare da parte del consiglio dell'ordine degli avvocati di Napoli, che poi archiviò il tutto.

Fonte: Anarcotico