Carceri: detenuti 41 bis protestano a Viterbo
ANSA - Viterbo
21 maggio 2003

Da lunedì scorso i detenuti del reparto di massima sicurezza del carcere Mammagialla di Viterbo protesta contro l'applicazione del 41 bis. I detenuti rifiutano il cibo del carcere utilizzando soltanto il cosiddetto "sopravvitto" e sbattono contro le sbarre pentole e posate. Nel carcere di massima sicurezza di Viterbo sono molti i detenuti sottoposti al regime del 41 bis. "Dal 19 maggio scorso, i detenuti sottoposti al regime del '41/bis' hanno attivato - ha detto l'avvocato Mirna Raschi, del foro di Reggio Calabria - una dura protesta, attuando lo sciopero della fame ad oltranza. Le rivendicazioni principali riguardano il diritto ad avere quattro ore d'aria giornaliere, come peraltro riconosciuto loro dal Tribunale di Sorveglianza di Roma, competente per territorio, contro le due soltanto attualmente autorizzate dal Direttore della struttura". "Inoltre - afferma ancora il legale - c' è la totale mancanza di assistenza sanitaria, nonostante sia attivo all'interno della stessa casa circondariale un attrezzato presidio medico, in cui è operativa, con rapporto convenzionale, 24 ore su 24 una guardia medica. Molte richieste di assistenza sanitaria avanzate dai detenuti sono rimaste, infatti, senza risposta, nonostante, nella stessa struttura, dove è attivo un presidio per soggetti tossicodipendenti e ed un'infermeria attrezzata per la degenza, terapie infusionali e ossigenoterapia, ed un gabinetto odontoiatrico, è anche possibile eseguire esami doppler, ecocardiografie, ecografie, endoscopie digestive e radiografie".