Ancora un giornalista per diffamare Silvano
Questa storia non passa.
Benché sia stato precisato un buon numero di volte che coinvolgimenti di
Silvano Pelissero con i fascisti siano una pura invenzione giornalistica,
la calunnia strisciante continua. Evidentemente il bisogno di creare dubbi
intorno a Silvano è ancora presente nei desideri dei padroni di queste
squallide marionette.
Questa volta l'esecutore degli ordini è il giornalista di Repubblica
Marco Travaglio che nella cronaca di Torino del 28.03.2001 bela un
articolo intitolato "I misteri della montagna da 'Roccuzzo' a
Pelissero", che completa una pagina sulla Val di Susa in occasione
dell'arresto di quattro calabresi sospettati di far parte di
un'organizzazione mafiosa che agisce in zona.
Riporto la parte finale dell'articolo:
"E
iniziano a scoppiare le bombe nei cantieri del Tav e nelle centraline
dell'Autofrejus, col contorno di volantini e sigle varipinte (un po' nazi,
un po' verdi, un po' rosse). Tutte bombe impunite, tutte avvolte nel
mistero tranne una: quella della galleria Giaglione, per cui è stato
condannato uno strano squatter
di Bussoleno che leggeva il Mein
Kampf, attentava ai pollai e da giovane faceva l'attacchino per il Msi:
Silvano Pelissero, un altro simbolo di questa valle pirandelliana."
Giusto tre spalate di merda in un rigo, eppure il nome di Silvano è nel
titolo, se ti pagano per fare il giornalista potresti anche perdere
mezz'ora a informarti. Ma lo stile antico del pennivendolo di sinistra
(ricordate Bertoli, fino alla morte hanno scritto falsità su di lui...)
inaugurato nel caso di Silvano dal giornalista leftist per antonomasia
Luca Rastello - un bravo ragazzo, informato su alcune cose e su altre no,
in certe occasioni un po' pigro, ma soprattutto tanto tanto presuntuoso -
insomma un buon giornalista! - è duro a morire. Anche perché, parliamoci
chiaro, chi ti pagherebbe per scrivere che Silvano Pelissero è un
anarchico condannato in un processo farsa senza alcuna prova?
Fonte: comunicato
diffuso da zorrykid@hotmail.com il 21.04.2001