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Iraq, per media tedeschi abusi Usa su bambini in carcere

SDA-ATS (Agenzia Telegrafica Svizzera), 6 luglio 2004

Oltre cento bambini detenuti nelle carceri irachene sarebbero stati arrestati e avrebbero subito maltrattamenti da parte di soldati americani e della coalizione, secondo informazioni riportate dai media tedeschi. Stando all'edizione in rete del settimanale Der Spiegel, che si rifà al programma 'Report' della rete Swr, gli episodi di abusi sarebbero avvenuti anche nel famigerato carcere delle torture di Abu Ghraib.

Da Ginevra il portavoce della Croce Rossa Internazionale Florian Westphal, intervistato da Swr, ha detto che «fra gennaio e maggio di quest'anno abbiamo registrato 107 bambini in tutto durante 19 visite in sei differenti carceri». Si trattava di carceri sotto il controllo delle truppe alleate, ha sottolineato, precisando che il numero dei minori detenuti potrebbe essere anche superiore.

Il programma tv ha anche riferito di segnalazioni e testimonianze secondo cui i soldati americani avrebbero anche abusato di bambini e ragazzi. Secondo Samuel Provance, un sottufficiale americano di stanza a Abu Ghraib, personale addetto agli interrogatori avrebbe insidiato una ragazzina di 15-16 anni nella sua cella e la polizia militare sarebbe intervenuta solo quando era già seminuda.

In un altro episodio denunciato, un ragazzo di 16 anni sarebbe stato inzuppato d'acqua e poi fatto girare al freddo e quindi imbrattato con fango. Stando al programma tv, l'Unicef, l'organizzazione per l'infanzia delle Nazioni Unite, avrebbe confermato in un documento interno gli arresti di bambini da parte delle truppe straniere. In un passo del documento finora inedito del giugno scorso si afferma che «bambini arrestati a Bassora e Kerbala per presunte attività contro le forze di occupazione venivano, secondo informazioni riferite, regolarmente consegnati a un istituto di detenzione a Umm Qasr». La «classificazione di questi bambini come internati - afferma il documento - preoccupa perché in tal modo possono essere detenuti a tempo inderminato senza contatto con la famiglia e senza aspettativa di procedimento o processo».

Spiegel online riferisce che la sezione tedesca di Amnesty International ha sollecitato chiarimenti sulle denunce e una presa di posizione dell'amministrazione americana.