Roma, 16 ottobre 2000

COMUNICATO STAMPA
Piero Bernocchi, per l'Esecutivo nazionale Cobas


STRAORDINARIO SUCCESSO DELLO SCIOPERO DEL 16 OTTOBRE, CON CIRCA IL 60% DI ADESIONI E CENTOVENTIMILA DOCENTI ED ATA IN PIAZZA TRA ROMA, NAPOLI, MILANO, CAGLIARI, PALERMO E VENEZIA.

MA IL MINISTRO DE MAURO, PRIGIONIERO DI CGIL-CISL-UIL, PRIMA INVITA ALLE TRATTATIVE I COBAS, POI SMENTISCE E DIABOLICAMENTE INSISTE NELL'ERRORE CHE GIA' E' COSTATO IL POSTO A BERLINGUER: E MERCOLEDI RICEVERA' I "SOLITI NOTI", CGIL-CISL-UIL E SNALS, CHE HANNO PORTATO IL SUO PREDECESSORE ALLA CATASTROFE DEL "CONCORSACCIO".

Dall'ultimo campione di scuole rilevato (ben 3000, dunque attendibilissimo) il numero di scioperanti supera di gran lunga il 50% ed è vicinissimo al 60%. In piazza a Roma il corteo era della stessa lunghezza di quello (allora nazionale, mentre oggi coinvolgeva solo il Centro Italia) svolto da confederali e Snals il 9 ottobre. Allora venne "sparata" la cifra di 100.000; oggi noi parliamo realisticamente di 50 mila docenti ed ATA, che hanno manifestato con grande entusiasmo, ricchezza di slogan e coreografie, e superato brillantemente il blocco che la polizia aveva effettuato a Piazza Venezia per impedire al corteo di raggiungere il Ministero P.I., dove si è svolto il comizio conclusivo con gli interventi dei Cobas, della Gilda e della Cisal.

Altrettanto impegnato, allegro e partecipato il corteo di Napoli con altri 50 mila manifestanti; mentre a Milano il nubifragio non ha impedito a circa 10 mila manifestanti di essere in piazza:

infine, 5000 in corteo a Cagliari e altrettanti a Palermo, e un migliaio a Venezia.

Ma questa straordinaria giornata non sembra aver riportato alla ragione il ministro De Mauro, il quale, prima in una conferenza stampa ha dichiarato che mercoledì avrebbe invitato alla riapertura delle trattative anche i Cobas, poi, rimesso in riga dai sindacati confederali, ha smentito le sue stesse affermazioni grottescamente, dichiarandosi disposto in futuro a discutere "con tutti", su "materie non contrattuali" (i grembiulini delle studentesse nelle scuole elementari della Val Brenbana, le dimensioni dei banchi delle scuole superiori ecc..).

De Mauro si destina a seguire la sorte di Berlinguer e si prepara a ricevere un prossimo sciopero di almeno il 90% della categoria. Su cosa, infatti, confederali, Snals e ministro potranno accordarsi mercoledì contro la volontà della grande maggioranza di docenti ed Ata?

 

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