COMUNICATO STAMPA
Stamattina nell’aula CD (o aula Gialla) del Polifunzionale si è svolta una ricca assemblea degli studenti sui temi della vivibilità e della sicurezza nel Campus, sul Polifunzionale e sulla gestione degli spazi da parte degli studenti. L’assemblea è stata promossa da un cartello di associazioni, che seppur in forme diverse, lavorano nel Campus e che hanno espresso l’esigenza di migliorare la qualità della vita nell’ateneo e di costruire un progetto dal basso sul Polifunzionale. Molti sono stati gli interventi, da parte di studenti e studentesse: per quanto riguarda sicurezza e vivibilità è emersa da più parti la necessità di vivere il Campus giorno, sera e fine-settimana, di riempire gli spazi attualmente deserti, per garantire una sorta di autosorveglianza interna da parte degli studenti, e soprattutto riempire le strutture di contenuti, attraverso la promozione di iniziative culturali, tendenti a superare il degrado e la disgregazione che permettono ad episodi di violenza gratuita di attecchire. E’ stato portato da più voci l’esempio del centro storico di Cosenza, che da ghetto è stato trasformato in un centro di aggregazione, tramite il recupero degli spazi e la creazione di servizi per i cittadini. Qualcuno ha espresso un dubbio rispetto alla eventuale presenza delle forze dell’ordine nel campus: la risposta unanime è stata che gli studenti non vogliono un campus militarizzato, e che comunque carabinieri e polizia non risolverebbero il problema, così come la loro presenza non garantisce alcuna sicurezza nelle città, nei quartieri, ecc. La discussione ha affrontato inevitabilmente anche tematiche più ampie, come il disagio sociale, l’architettura del Polifunzionale opposta a quella del Ponte, il rapporto tra l’Unical e la città, ecc. Sul Polifunzionale in particolare c’è stata una riflessione approfondita, e esistono già dei progetti in cantiere da parte degli studenti per riempire gli spazi che da qui a breve si renderanno disponibili per il trasferimento delle biblioteche e di alcuni dipartimenti. Fatto salvo il punto che lo spazio sociale Filo Rosso, che in questi giorni è sotto aperta minaccia di sgombero, va salvaguardato, in quanto è già uno spazio per gli studenti da cinque anni a questa parte (solo deve "regolarizzare" la sua posizione), sono venute fuori idee per una radio universitaria, per una sala prove, delle aule-studio aperte anche la sera, dei punti internet, lezioni e seminari serali, ma anche una farmacia, un alimentari, una lavanderia, ecc. L’unica discriminante è che si tratti di servizi per gli studenti e non di una gestione privatistica degli spazi. A livello istituzionale pare che attualmente esista solo un finanziamento di 1.400 milioni per ristrutturare il Polifunzionale, ma non ci sia un progetto su come riempire gli spazi. Se questo esiste, inoltre, è palese che gli studenti, ancora una volta, non sono stati coinvolti nelle decisioni che riguardano il futuro dell’università.
L’assemblea ha proposto una conferenza pubblica sul Polifunzionale, nella quale si mettano a punto, tramite il coinvolgimento di altre associazioni e singoli, le proposte accennate, per aprire in seguito una vertenza con l’amministrazione. La data orientativa dovrebbe essere martedì 20 giugno. L’assemblea ha inoltre pensato un’iniziativa festosa per il prossimo fine-settimana, che dia una dimostrazione concreta di come è possibile, tramite la socialità e la partecipazione, colmare il deserto e rendere il campus più vivibile.
L’assemblea degli studenti
Arcavacata, 6/06/2000