Consiglio regionale Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia |
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VIII LEGISLATURA - ATTI CONSILIARI - PROGETTI DI LEGGE E RELAZIONI
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MOZIONE N. 98
<<Richiesta di regolamentazione dell'uso medico della canapa indiana e dei suoi derivati>>
Puiatti, Gottardo, Londero, Cisilino, Tesini, Stefanoni, Violino, Fontanelli, Brussa, Salvador, Zvech, Travanut, Baiutti, Moretton, Degano, Dal Mas, Cruder, Marini, Antonaz
Il Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giuliapremesso che
- nel nostro ordinamento è già previsto lutilizzo di diverse droghe per uso medico, tra cui merita particolare menzione quello della morfina;
- il Senato ha approvato in via definitiva il 24.1.2001 il Ddl 49378 contenente le "norme per agevolare limpiego dei farmaci analgesici oppiacei nella terapia del dolore";
- in Canada, Gran Bretagna, Germania, Israele, Olanda, Stati Uniti e Australia sono state condotte ricerche sullutilizzo medico dei derivati della canapa indiana;
- nel 1999 lInternational Narcotic Board delle Nazioni Unite ha incoraggiato le ricerche sulluso terapeutico della cannabis;
- il governo canadese nel 1999 ha adottato un piano quinquennale per la produzione di canapa indiana per uso medico;
- nel 1999 il ministro tedesco della sanità si è espresso a favore dellutilizzo terapeutico dei derivati della canapa indiana;
- il governo israeliano nel 1999 ha adottato le linee guida per luso medico della canapa indiana e dei suoi derivati;
- in Gran Bretagna nell'autunno del '98 la Commissione "Scienza e Tecnologia" della Camera dei Lords, basandosi sulle conclusioni di numerosi studi scientifici, si è schierata a favore della introduzione per scopi terapeutici della canapa indiana e dei suoi derivati;
- il 5 novembre del 1998 gli elettori americani di Alaska, Arizona, Colorado, Nevada, Oregon e Washington, consultati con un referendum su questo tema, hanno approvato l'uso terapeutico della marijuana per i malati di tumore e di AIDS;
- la commissione federale statunitense dell'Istituto di medicina della National Academy of Sciences di Washington nel 1999 ha chiesto lintroduzione in campo medico del principio attivo della canapa indiana (THC);
- nel 1999 un comitato della British Medical Association si è espresso a favore dellutilizzo terapeutico dei derivati della canapa indiana;
ritenuto che
- la scelta di approvare lutilizzo terapeutico della canapa indiana non rientra nel confronto tra lapproccio probizionista e quello antiproibizionista sulle droghe;
considerato che
- gli effetti collaterali più comuni e fastidiosi dei chemioterapici nella terapia neoplastica risultano essere il profondo senso di nausea e il vomito;
- i farmaci utilizzati nella cura dellAIDS presentano frequentemente tra gli effetti collaterali un forte senso di nausea, che determina un aumentato rischio di inedia per i malati;
- la canapa indiana e i suoi derivati presentano unimportante effetto antiemetico;
- l'American Cancer Society ha finanziato negli ultimi mesi ricerche per determinare se un cerotto al THC (il principio attivo dei cannabinoidi) possa essere usato come metodo alternativo e piu' efficace, per offrire i benefici effetti dei cannabinoidi ai pazienti che soffrono di nausea, vomito e altri effetti collaterali provocati dalla chemioterapia;
- riviste scientifiche internazionali riferiscono che il 44% dei medici avrebbe consigliato ai propri pazienti di utilizzare i derivati della canapa indiana e pertanto, per procurarseli illegalmente, ai malati sarebbero state, e sono, inflitte inutilmente ulteriori pene e ansie;
- gli effetti collaterali della canapa indiana e dei suoi derivati risultano essere poco rilevanti nel periodo immediatamente successivo allassunzione e scarsamente dimostrati nel lungo periodo, nonostante siano stati cercati da numerosi studi condotti dalle autorità federali statunitensi;
- non è stata rilevata tolleranza farmacologia, ovvero per ottenere effetti analoghi nel tempo non è necessario incrementare la dose del farmaco, né presenza di sintomi dastinenza, se non in casi aneddotici;
- la commissione composta da dieci accademici esperti in sostanze psicoattive, incaricata dal Ministero della Sanità francese e presieduta da Bernard Pierre Roques, nel 1999 ha riconosciuto che la canapa indiana è meno dannosa per la salute umana di tabacco e alcool;
considerato inoltre che
- diverse e autorevoli riviste scientifiche internazionali riportano studi sullefficacia della canapa indiana e dei suoi derivati nel ridurre la pressione intraoculare nella terapia del glaucoma e che sono in atto diverse sperimentazioni scientifiche per valutare lefficacia terapeutica per i cannabinodi nella terapia della sclerosi multipla;
- sono in corso diverse ricerche per stabilire lefficacia e la possibile utilizzazione dei cannabinoidi nella terapia dellasma bronchiale;
- lalta densita' di recettori cannabinoidi CB1 all'interno dei gangli basali suggerisce un potenziale ruolo degli endocannabinoidi nel controllo del movimento volontario e nei disturbi del movimento correlati con i gangli basali, quali il morbo di Parkinson e che laumento dei livelli dei cannabinoidi nel globus pallidus si associa con una riduzione dei movimenti in un modello sperimentale di Parkinson realizzato su cavie;
- studi clinici riportati da autorevoli riviste scientifiche riferiscono dei benefici dalluso dei derivati della canapa indiana per pazienti affetti dalla sindrome di Gilles de la Tourette;
- ricerche, condotte su modelli sperimentali con animali, hanno dimostrato che i cannabinoidi hanno efficacia terapeutica su cellule tumorali cerebrali;
- durante il XIII Congresso della Societa' Italiana per lo Studio dell' Arteriosclerosi , tenutosi dal 3 al 5 dicembre '99 all'Università degli Studi di Milano, è emersa lipotesi di un possibile utilizzo di derivati della canapa indiana per contribuire alla prevenzione dellaterosclerosi;
considerato infine che
- riviste scientifiche internazionali riferiscono casi clinici di epilessia ed emicrania che hanno beneficiato dellutilizzo dei derivati della canapa indiana, che secondo studi sperimentali potrebbero inoltre rappresentare unutile alternativa agli oppiacei nel trattamento dei dolori cronici;
- Paul M. Hyman, portavoce della American Cancer Society di New York, nel corso del 2000 ha dichiarato: "Battersi contro questo uso medico della marijuana vuol dire combattere la stessa ricerca scientifica";
CHIEDE
al Governo e al Parlamento di regolamentare luso medico della canapa indiana e dei suoi derivati;
IMPEGNA
il Presidente del Consiglio regionale e il Presidente della Regione a comunicare il contenuto della presente mozione al Governo e al Parlamento nazionale.
Presentata alla Presidenza il 14/05/2002
Discussa ed approvata il 26/06/02 nella seduta n. 360
Approvato il seguente ordine del giorno:
ORDINE DEL GIORNO n. 1
Approvato a maggioranza nella seduta n. 360 d.d. 26/06/02
Collegato alla mozione n. 98
Il Consiglio regionale
Vista la mozione n. 98, concernente la richiesta di regolamentazione delluso medico della canapa indiana e dei suoi derivati
Attesa lesigenza che lutilizzo della stessa per gli usi di cui sopra vada sottoposta a previa sperimentazione
Fa voti
perché il Governo e il Parlamento provveda a regolamentare luso medico della canapa previa approfondita ricerca scientifica ed idonea sperimentazione.