La Nato e l'Italia sono in guerra.
Ma contro chi?



E' opinione comune che la Nato e l'Italia stiano combattendo una guerra contro Belgrado, a sostegno del popolo, prima schiavizzato, oggi espulso dalle sue terre, del Kosova.
Ma la verità poco a poco emerge.
L'intervento Nato era necessario a Belgrado per condurre con la ferocia che oggi vediamo la pulizia etnica nel Kosova. Belgrado voleva la guerra e l'ha ottenuta. Ha preparato accuratamente queste due settimane di offensiva militare da mesi, almeno dall'ottobre scorso, data alla quale ha proceduto al rinnovo di tutta la gerarchia militare, probabilmente contraria alla "soluzione estrema" del "Problema Kosovo". Da parte loro fonti del Pentagono affermano: "Quello che sta succedendo adesso lo sapevamo da novembre. Era scontato che Belgrado avrebbe proceduto all'espulsione di massa degli albanesi". Venerdì 2 aprile l'amministrazione di Washington ha escluso formalmente ogni aiuto umanitario alle decine di migliaia di profughi che stanno letteralmente morendo di fame nelle vallate ancora sotto controllo della resistenza kosovara.

La Nato, gli USA, l'Europa temendo che l'esempio della rivolta del popolo kosovaro contro i propri oppressori potesse essere ripreso dai milioni di rifugiati serbi, croati, musulmani, cacciati dalle proprie case in Croazia e in Bosnia, hanno acconsentito ad una guerra necessaria al regime di Belgrado. Oltre all'esempio della rivolta in Kosova, scioperi e mobilitazioni dei lavoratori si stavano moltiplicando in tutti i Balcani, dalla Croazia alla Grecia, alla Romania - addirittura nella martoriata Bosnia ! La Nato, gli USA e l'Europa non potevano tollerare tutto ciò: loro sono in primo luogo preoccupati della "sicurezza", dello "status quo" nei Balcani. Questa "sicurezza" può essere assicurata solo da regimi nei fatti dittatoriali, che si reggono su un'oppressione sistematica delle minoranze nazionali, oppressione che permette di legare indissolubilmente élites dirigenti e masse popolari. Questa "sicurezza" comportava il rafforzamento del regime serbo di Milosevic e la "soluzione" del problema albanese del Kosova con l'espulsione della sua popolazione e con il probabile ritaglio nel futuro di un "bantustan" kosovaro (oggi delineato dalle operazioni di pulizia etnica delle forze militari di Belgrado, che stanno risparmiando circa il 30% del Kosova) dove ammassare tutte le disperate centinaia di migliaia di profughi - sulla base del ben rodato esempio palestinese.

La guerra della Nato non è contro il regime di Milosevic. E' contro tutte le popolazioni dell'attuale Federazione Jugoslava: contro la popolazione civile serba e montenegrina, sottoposta direttamente ai bombardamenti dell'Alleanza Atlantica, e contro il popolo del Kosova, massacrato e cacciato dalle proprie case dalle forze militari serbe con la complicità dell'Occidente.

No ai bombardamenti !
No alla guerra della Nato contro i popoli dell'ex Jugoslavia !
No al regime di terrore di Milosevic!
Per il diritto di autodeterminazione e di indipendenza del Kosova e di tutti i popoli oppressi dei Balcani ! Appoggiamo la resistenza kosovara !
Apertura immediata delle frontiere italiane ai profughi !

Comitato di solidarieta' con il Kosova
Brescia, 3 aprile 1999