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CORRIERE DELLA SERA, 27 aprile 1998

Elezioni/Il centro sociale candida per il collegio 6 Luca Ghezzi, l'autonomo oggi alla sbarra per tentato omicidio di un poliziotto
LA PROVOCAZIONE DEL LEONKA: MANDERESTE UN TEPPISTA A MONTECITORIO ? NOI SI'

La faccia c'e', quella di Luca Ghezzi. Lo slogan pure : "Mandereste un teppista a Montecitorio ? Noi, si'". Dicono che una prima volta ci sia sempre. Anche in politica. Ma la soglia che separa i damaschi rossi della Camera dai calcinacci e i graffiti di via Watteau era rimasta un tabu' anche per loro. Per i ragazzi del Leonka. E invece eccoli qui, una domenica mattina, a sorridere di loro stessi, ma non troppo, dell'ultima "provocazione" del leono dal cavallo sulla criniera.

Il Leonka "goes to Montecitorio", il Leonka si candida alla Camera dei deputati con Luca Ghezzi.
Trent'anni o giu' di li'. Per l'anagrafe giudiziaria, detenuto in attesa di giudizio per violenza a privati, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, tentato omicidio di un agente di polizia.
Per loro, per i suoi compagni del centro sociale, monumento vivente a una "battaglia di liberta'" dalle "politiche d'ordine" e dall'"intolleranza xenofoba e razzista".
Vecchia storia, la sua. Cominciata in una brutta sera dell'aprile '97, in Piazza Greco, a Milano, quando un grupo di ragazzi del Leonka incrocia gli "attacchini" della Lega. Comincia male, finisce peggio. Arriva la polizia e alla fine, qualcuno si ritrova in ospedale, altri, come Ghezzi, a San Vittore.

Oggi conoscera' la sentenza che lo attende, Luca Ghezzi. Ma oggi verra' ufficializzata anche la sua candidatura per il voto di giugno nel collegio di "Milano 6". La roccaforte di Forza Italia che il destino ha voluto ospiti proprio la nuova sede del Leonka e che il 21 aprile '96, con 43.325 voti, consegno' ad Achille Serra, che di Milano era stato questore, un seggio alla Camera dei Deputati.

Gli slogan destinati a manifesti e t-shirts sono pronti, sorride sornione Daniele Farina, volto dialogante del centro sociale : "Luca Ghezzi alla Camera: il peggior candidato possibile nel peggior collegio di Milano"; "Mandereste un teppista a Montecitorio ? Noi si' !". Mentre per le firme necessarie alla presentazione della candidatura si comincera' oggi. Tra le 500 e le 1000, "che per noi non sono poche", spiega Farina, "ma se si pensa che, normalmente, intorno al Leonka gravitano sicuramente almeno 500 persone, non dovrebbe essere troppo complicato farcela".
Vincere in questo collegio, naturalmente, e' fuori discussione. Per il Leoncavallo, come per il resto della sinistra, che i suoi candidati non ha ancora scelto. Ma "puntare al 5 per cento dei voti non e' impossibile".

E il messaggio e' soprattutto alla sinistra. "Sulle questioni della giustizia e della battaglia antiproibizionista, e' finito il tempo delle deleghe. E' finita l'epoca in cui si va alle urne e si vota alla fine sempre per i soliti : Verdi, Rifondazione... vogliamo dare un messaggio e intendiamo darlo qui, in questo collegio comunque perso", avverte Farina.

Interessante sara' capire come prenderanno la sfida gli altri centri sociali. Se seguiranno o meno l'esempio o se considereranno questa come l'ultima tappa del "compromesso conveniente".

Carlo Bonini