Radio Onda Diretta

   
Milano, 6 giugno 1996

RADIO ONDA DIRETTA
PESANTI PENE RICHIESTE DAL PUBBLICO MINISTERO
MERCOLEDI' 19 GIUGNO LA SENTENZA

113 mesi di reclusione e 6.600.000 di multa sono state le richieste del PM Fabio Roia al termine del processo all'emittente Radio Onda Diretta, che ha trasmesso per un anno e mezzo da via Leoncavallo 22.
Pene pesanti, soprattutto per il meccanismo che le sottende, che e' quello dell'individuazione di presunti responsabili per attivita' decise e gestite collettivamente, sulla base, ad esempio, di chi ha firmato i contratti con la Sip per le linee telefoniche del centro sociale o di chi ha aperto il conto corrente intestato all'Associazione delle Mamme del Leoncavallo.
Un meccanismo inaccettabile, quello proposto dalla Magistratura del Tribunale di Milano, che individua 7 persone come responsabili dell'attivita' di una emittente, Radio Onda Diretta, nata per contestare il monopolio dell'informazione sancito dalla legge Mammi', e che e' stata fatta vivere da centinaia di persone che hanno compreso appieno l'importanza di uno strumento comunicativo nato per dare voce a chi voce non ha.
Un meccanismo che, se venisse accettato dal Pretore, creerebbe la possibilita', per tutti i Tribunali del paese, di identificare sempre e comunque presunti responsabili all'interno di quelle realta' collettive, centri socviali e associazioni, che da sempre storicamente sono gestiti in maniera orizzontale e aperti alla massima partecipazione da parte di tutti.
Tutto questo inserito appieno nella campagna politica della Magistratura contro i luoghi dell'autogestione, scandito in questi e nei prossimi anni, da infiniti processi che hanno il solo e unico fine di far tacere ovunque le voci del dissenso.

NON BASTANO I TRIBUNALI A FAR TACERE QUELLE VOCI CHE HANNO DATO VITA A NUOVE ESPERIENZE COMUNICATIVE.

NON BASTA LA MAGISTRATURA A FAR TACERE IL DISSENSO.

Centro Sociale Leoncavallo


RADIO ONDA DIRETTA
Mercoledi' 19 la sentenza

VOGLIONO
condannare 7 persone a pesanti pene variabili da 3 a 18 mesi di reclusione.

NEGANO
che l'esperienza di Radio Onda Diretta, nata per contrapporsi al monopolio dell'Informazione sancito dalla Legge Mammi', sia stata collettiva e comune a centinaia di persone, che hanno deciso di riappropiarsi di questo diritto alla Comunicazione.

INCRIMINANO
con pretestuosi meccanismi che intendono stabilire l'esistenza di responsabili, in esperienze collettive che ne sono prive.

CONCLUDONO
l'unico processo per violazione della Legge Mammi' oggi esistente sull'intero territorio nazionale.

Mercoledi' 19 giugno
TUTTI IN AULA
ore 9,30 Aula 11 Pretura Penale
Palazzo di Giustizia - Milano

Centro Sociale Leoncavallo